venerdì 29 febbraio 2008

RUOLO INGANNEVOLE DI CINEMA E PUBBLICITA'

Il cinema e la tv spesso ci offrono dei modelli irreali, falsi e irraggiungibili, troppo spesso però per un giovane in formazione i miti della tv sono dei modelli da prendere in considerazione , facendo propri i pensieri degli altri senza valutare se giusti o sbagliati, se possono andare bene anche per il nostro stile di vita.
Le pagine sportive dei quotidiani si interessano molto spesso di doping, soprattutto dopo che qualche controllo ha scoperto qualche atleta in fallo e magari nei controlli a sorpresa oppure durante le manifestazioni nazionali & internazionali.
E' altrettanto vero che l’informazione mediatica tende a sottolineare l’aspetto scandalistico del fenomeno, tralasciando quello legato alle conseguenze negative che il doping ha sulla salute degli atleti. Il problema del doping nasce con l’”humus” culturale dei nostri tempi:
l'uomo di oggi vive per apparire, non per essere. Pensiamo solo agli effetti emulativi, richiamati e rinforzati dai mass media, esercitati dai grandi campioni sportivi del professionismo: una grande squadra di calcio, glorificata fino al giorno prima per i suoi ripetuti successi, perde una “finale” e subito si scatena il finimondo e la delusione totale dei suoi sostenitori, “bisognosi” di vincere sempre e comunque.
Chissà perché poi è impossibile perdere, quasi che gli atleti, siano delle macchine che agendo in automatico non sbagliano mai. Di conseguenza ci sono poi troppe polemiche, che andando a colpire un soggetto fragile, che dà molta importanza al giudizio degli altri, porta inevitabilmente alla spinta di doparsi.
Dal punto di vista sociologico però lo sport è costitutivo dell’identità sociale di quasi tutti gli adolescenti; pochi sono quelli che non si identificano con una squadra di calcio o con un suo campione, e questo fenomeno è andato tanto più generalizzandosi quanto più abbiamo visto cadere in crisi le culture “forti” dello scorso secolo come le ideologie politiche o la religione: al loro posto sono subentrate culture superficiali, con troppa presa sui giovani, come quelle rappresentate dal mondo della musica pop, del cinema e, per l’appunto dello sport.
Gli adulti , punti di riferimento per i giovani, dovrebbero fungere anche da mediatori di questi Mondi per evitare inutili illusioni.
Gli adulti devono insegnare ai loro figli a fare sport, musica e quant'altro con il,solo scopo di crescere e divertirsi, non dargli troppe pressioni e non voler vedere a tutti i costi solo perché bravo, con talento un campione.
L’attuale società di massa del nostro pezzetto di mondo iper sviluppato, sempre più impegnata ad auto conservare ritmi di sviluppi sempre più difficili da mantenere in un pianeta dove, per contro, il sottosviluppo procede causando guasti e contraccolpi imprevedibili, continua a farsi portavoce di messaggi educativi contraddittori, entrambi di fatto condivisi: da un lato ci sono le norme morali, sociali e giuridiche con i valori ad esse sottesi; dall’altro c’è lo strapotere dei media perennemente bisognosi di creare audience, indifferenti alle conseguenze psicologiche e sociali che essi producono attraverso la riproposizione continua a costante di miti suggestivi ma inarrivabili come il successo nel cinema, in TV o nello sport.
Tutto questo falso terreno può portare le persone più deboli, più fragili con una scarsa- bassa autostima a sviluppare dei disturbi alimentari: la maggior parte dei culturisti soffre di bulimia in quanto non si vede mai abbastanza grosso.
Ecco che mass media, scuola e genitori in questo ambito devono fare la loro parte: dare migliori informazioni sui danni che queste sostanze fanno e sulla fine che hanno fatto gli atleti che si sono dopati a lungo.
Si potrebbe evitare di dare molto spazio agli atleti molto muscolosi, o alle atlete troppo minute.
Un ruolo importante c'è l'hanno gli sponsor, che potrebbero dare il loro appoggio solo agli atleti che si comportano onestamente.

Questo per onestà nei confronti dei giovani che magari non riescono a capire come mai serve prendere tante cose per farcela e cominciano a dubitare di stessi.

COSA SUCCEDE AL TUO ORGANISMO QUANDO TI DOPI?

Negli ultimi anni si è posta sempre più attenzione alla prestazioni sportive
associata alla ammirazione ed alla emulazione che suscitano i modelli corporei muscolarmente superdotati fa si che, soprattutto da parte degli utilizzatori di sostanze dopanti, vengano trascurati o completamente dimenticati i gravissimi danni che tale utilizzo può comportare.

E' molto complicato parlare ai ragazzi che usano sostanze, informandoli sui rischi che corrono in quanto si sentono particolarmente felici ed entusiasti dei risultati che hanno raggiunto fino ad ora e che vogliono migliorare e superare senza sentirsi stanchi o affaticati.

La distinzione dalle droghe vere e proprie è quindi davvero sottile.
Per me personalmente non c'è , considero la droga ogni sostanza che mi impedisce di essere LIBERA e che oltre a tutto incide negativamente sul mio corpo , danneggiandolo.

Di vita c'è ne una sola e bisogna imparare a trattarla bene.
Le sostanze o le classi di sostanze dopanti sono fra loro nettamente diverse ma alla fine gli esiti, immediati o ritardati, sono quasi sempre devastanti: dai danni gravi all’ipofisi da parte degli anabolizzanti, agli insulti esercitati sulle cellule nervose da parte degli stimolanti come le anfetamine o la caffeina somministrata in grandi dosi.

Il cuore è quello che ne risente maggiormente in quanto deve far fronte a richieste di prestazioni che progressivamente lo affaticano, esso deve provvedere a masse muscolari molto più estese del normale, con incremento enorme dei carichi di lavoro, anche a motivo di un sangue che risulta molto più denso e viscoso a causa del doping ematico. Certamente, un cuore giovane può sopportare meglio la sovra stimolazione, almeno immediatamente, ma col tempo i danni non potranno che manifestarsi anche nei giovani sotto forma di gravi patologie come l’ischemia miocardica e l’infarto.

Un altro organo colpito è il fegato, il quale metabolizza la maggior parte delle sostanze, nella sua funzione di depuratore ematico e viene pertanto progressivamente intossicato, con gravi conseguenze per la sua integrità.

Nei soggetti che usano e abusano di doping le patologie maggiormente riscontrate sono quelle di tipo epatico così frequenti da aver talora interessato perfino intere squadre nazionali, a causa delle emotrasfusioni, sono state le epatiti, ma vi sono da segnalare anche le epatopatie provocate da depositi in eccesso di ferro, e le forme tumorali associate all’abuso di anabolizzanti, di somatotropina e di ACTH. Anche lo stomaco può essere coinvolto con una certa frequenza, per cui gastriti e ulcere gastriche e duodenali sono non rare patologie osservate nei soggetti dopati.
L’assunzione di amfetamine, soprattutto per quello che viene definito il "doping" estetico del dimagrimento, può comportare gravi irregolarità nei processi metabolici. Frequenti e numerose sono anche le disfunzioni renali gravi indotte dal doping e le statistiche dicono che sono molti fra gli ex campioni o gli ex atleti professionisti quelli a dover ricorrere precocemente alla dialisi.
Fino ad ora sono stati citati gli organi interni, importanti quale fegato, reni, cuore.
Non dobbiamo trascurare però il nostro contenitore, senza il quale non ci muoviamo : L'apparato scheletrico il quale viene sottoposto a sollecitazioni fuori dalla norma, invecchia prima ( e noi giovani lo sappiamo benissimo, vorremo avere l'elisir della giovinezza), rischiando più frequentemente le infiammazioni tendinee e gli infortuni in quanto l'osso è più vecchio dell'età anagrafica. Tutto questo spesso è legato ad abusi di anabolizzanti o cortisone che nascondono fatica ed infiammazione
Riguardo dell’apparato muscolo scheletrico, il ruolo patogeno della somatotropina la quale facilita la decalcificazione ossea, con conseguente osteoporosi .

Per i maschietti c'è un discorso molto importante da farsi sulla sessualità; C'è chi pensa che grandi muscoli garantiscano delle ottime prestazioni, si vuole essere tutti stalloni del sesso, ma anche i testicoli ne pagano le conseguenze, rimpicciolendosi e causando sterilità.
Problemi a carattere sessuale lo possono avere anche le donne, con irregolarità del ciclo mestruale e assumendo tratti somatici di tipo mascolino.

Evidente cambio dei caratteri somatici si osserva anche con la somministrazione dei vari tipi di ormone della crescita (GH) il quale, da principio terapeutico impiegato per alcune forme di nanismo, è diventato uno dei più utilizzati prodotti dopanti. Oltre all’incremento delle masse muscolari, si riscontra l’ispessimento delle ossa mandibolari e un anomalo accrescimento delle ossa delle mani e dei piedi.


E' importante imparare a divertirsi quando si fa sport lasciando le sostanze fuori dalla porta, in quanto ci han concesso solo una vita, impariamo a riflettere prima , quando siamo in tempo prima di trovarsi nella situazione di rimpiangere il passato quando vogliamo un figlio, per esempio, e non arriva, oppure arriva malformato.

mercoledì 27 febbraio 2008

LATO B

Dal un punto di vista anatomico i glutei occupano quello che a Miss Italia a fatto tanto discutere: Il LATO B. Punto meno visibile, con il quale tendiamo a confrontarci solo un paio di volte all'anno.

In qualche caso, qualcuna di noi,fa addirittura finta che non esista. Innanzitutto perché la moda primavera-estate lo tende ad esaltare facendolo diventare IL PROTAGONISTA con abiti e pantaloni attillati e trasparenti, scollature vertiginose e profonde.Fondamentale quindi cominciare a prendersi cura di lui fin da adesso.

Spesso tendiamo anche a chiederci le cause del cedimento: spesso noi donne quando ci mettiamo a dieta tendiamo a fare diete troppo drastiche eliminando degli elementi fondamentali.Molte di noi inoltre, passano alla vita a una scrivania, ma cercate se possibile di fare un po' di movimento quando staccate dal lavoro, basta anche parcheggiare la macchina ad un isolato più in là del posto di lavoro, oppure prendere l'autobus una o due fermate dopo, così come scendere qualche fermata prima.

Tutte queste situazioni tendono a compromettere tonicità e compattezza dei tessuti cutanei.Per modificare tutta questa situazione ed evitare che diventi drammatica: fate molta ginnastica e usate creme e prodotti specifici.

SI ALLA MEDITAZIONE TIBETANA PER LIBERARSI DALLO STRESS

La vita che fanno molti di noi ci porta ad essere molto stressati.Lo stress però troppe volte viene visto come una cosa negativa, quando invece è solo un modo per attivare la nostra volontà ed il nostro organismo.Purtroppo però troppe volte non sappiamo riconoscerlo ed allora cosa facciamo...alla fine impazziamo!Quindi quando i livelli di ansia e stress superano un certo limite è fondamentale imparare a riservarsi uno spazio di decompressione mentale di almeno 20 minuti per allentare le tensioni nervose e recuperare l'equilibrio psicofisico.Ecco un esercizio di meditazione tibetana utile a tale scopo. Seduti per terra su un cuscino con le gambe incrociate, socchiudere gli occhi. Concentrare l'attenzione sul respiro, sul petto che si alza e si abbassa e l'aria che riempie i polmoni. Lasciar fluire i pensieri senza seguire il corso. Il battito in questo modo si regolarizza, il respiro si equilibra e imparerete a ritrovare la vostra dose di relax.

COSA MANGIARE PRIMA DELLO SPORT

Molti di noi hanno un appuntamento fisso il pomeriggio, quasi fosse l'amante del momento: la palestra o lo sport comunque sia. Ma molte volte ci sono state tante discussioni su cosa mangiare prima di accingerci a fare dell'attività: proteine, carboidrati, ma si anche gli zuccheri vanno bene...E così in mezzo a tante discussioni arrivo ora io a darvi dei buoni suggerimenti. Innanzitutto i medici dello sport consigliano di fare dei piccoli pasti completi almeno 2/3 ore prima di fare dello sport.Se ci si allena al mattino è consigliata una colazione con pane, biscotti, burro e marmellata ed una banana.Se invece ci si allena al pomeriggio l'ideale a pranzo è un piatto di pasta o riso con sugo di pomodoro ( o comunque sia a base vegetale) ed una porzione di carne alla griglia, in modo da introdurre le proteine necessarie ai muscoli e i carboidrati utili per dare energia.

L'USO DELL'ALCOL NELLE PRESTAZIONI SPORTIVE

L'alcol è stato sin dai tempi più antichi un potente anestetico, in quanto l'alcol come principio attivo ha un potente effetto antidepressivo del SNC.Il problema è che con il passare del tempo, si è scoperto che l'alcol poteva dare dipendenza, inoltre , danneggia organi importanti come fegato e cervello. Ma pochi sanno che il detto " bere per dimenticare" è una verità a livelli fisiologico, in quanto va a colpire il centro del piacere che si trova nell'ipofisi.Problema maggiore però è che da tante persone viene usato come antidepressivo, come tranquillante, quindi usato anche nelle competizioni sportive di alto livello, soprattutto negli sport tipo la pallanuoto, rugby,...Ma anche diversi sport di mira.A piccole dosi tutti sanno che fa bene, ma il problema è che in questo modo si rischia la dipendenza e allora che fare?Concedetevi dell'alcol solo in casi particolari, qualche festa , qualche cena, purché sia dopo la partita. Ma soprattutto imparate a godere delle vostre vittorie, bagnate dal sudore della fatica degli allenamenti, ma soprattutto fate dei bei salti di gioia, godete di voi stessi e della vostra bravura e l'alcol lasciatelo al supermercato....

SOLLEVARE PESI PER DIMAGRIRE

Spesso troppi ragazzi e persone adulte si rifiutano di andare in palestra perchè preoccupati della loro pancetta, o ancora di più di un bel sovrappeso. Ma da oggi c'è un motivo in più per andare in palestra e dimagrire.

Come , direte voi?Sollevando pesi.Con buona pace dei puristi del fitness, secondo cui panche e bilancieri non avrebbero senso per raggiungere la forma ideale.La rivalutazione del sollevamento pesi arriva al termine di uno studio realizzato dalla statunitense Boston University School of Medicine, secondo cui come nella corsa si tende a bruciare i grassi e si sconfigge, o comunque in qualche modo si allontana il diabete.


Gli scienziati americani hanno creato topi da laboratorio dotati di un gene che ha dato loro muscoli simili a quelli prodotti dal sollevamento pesi.Quando il gene è stato disattivato, i topi-alimentati con cibo da fast food sono diventati nell'arco di breve obesi e hanno sviluppato problemi al fegato.Se attivato il gene, invece ha permesso alle cavie di bruciare il grasso in eccesso.

Il gene del " sollevamento pesi" ha dimostrato di essere in grado di prevenire il diabete di tipo II, aiutando i topi a regolare l'insulina nonostante venissero alimentati con una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi e senza aumentare l'attività fisica.Segreto?In un certo tipo di muscoli, il tipo II, che si sviluppano con il sollevamento pesi! Si è dimostrato che questi muscoli non sono solo funzionali per sollevare oggetti pesanti, ma anche nel controllo del metabolismo corporeo. Essendo dotati di questi muscoli, poi in realtà non serve fare molta attività fisica, che si brucia ugualmente energia.Scoperta molto utile per tutti, ma soprattutto per le persone anziane.

SPAZIO ALLA SPIRITUALITA'

Perché questo articolo qui, in questo spazio direte voi?Ma semplicemente perché qui si parla anche di welness, non solo di fitness.E che cos'è l'welness se non benessere in generale, benessere che arriva anche dalla meditazione.Per meditazione qui non intendo il ritirarsi in una chiesa, o in qualche altra parte in solitaria.Qui si intende semplicemente coltivare la propria parte spirituale ( che evade da ogni religione), per imparare a stare meglio, prima con se stessi e poi anche con gli altri.

AMARE è senza dubbio uno dei capisaldi della spiritualità.Solo chi ama il prossimo senza distinzioni sa agire con generosità e intuire le necessità di chi gli sta intorno;COMUNICARE, i rapporti interpersonali sono spesso un veicolo e un'espressione d'amore.

Ma non deve mancare un serio dialogo con noi stessi per migliorarci..MEDITARE : imparare a stare in silenzio è una cosa molto importante, dedicare un piccolo angolo al culto è importante per riuscire a trovare un angolo di pace dentro se stessi.

Ma se non siete credenti, l'importante è riuscire a trovare comunque degli spazi per , una passeggiata da soli in campagna, in giro con il proprio cane, magari al mattino quando nessun rumore urbano ci disturba per imparare ad apprezzare le piccole cose al di fuori di noi, per amare poi di più noi stessi.

Inevitabilmente questa sarà la nostra forza, prima di poter prendere sostanze per aumentare la propria forza fisica, senza sapere come aumentare la propria forza spirituale.

SII TE STESSO!!!!

Troppe volte i nostri genitori, insegnanti o chi per loro ci hanno insegnato che le cose le persone capaci riescono a farle in una volta sola; la prima. Invece non è vero. Solitamente per fare bene le cose si fanno 3 volte. Oppure troviamo le scuse: non ho tempo, non ho soldi, non è tempo per me.
La mancanza di interesse è un alibi. Il limite è nella nostra testa.I giochi sono riferimenti.Come faccio a sapere qual è il mio limite se non sperimento il limite, devo imparare a non darmi aspettative ne sugli obiettivi, sulle persone.Il problema è che entrando in competizione con gli altri, la vita ci pone questa situazione anche senza volerla direttamente.In ognuno di noi c'è un leader in qualche cosa.La fortuna non esiste, così come la sfortuna: è un fatto punto è basta, è successo, stop.Ricordiamoci quindi l'importanza di distinguere tra il fatto e l'interpretazione di esso.Ricordate una summa: "Se pensate di farcela o se pensate di non farcela, comunque hai ragione!"Importante è andare a cercare la vecchia credenza per crearmene una nuova.Un modo diverso di vedere le cose ti permette di essere diverso. Avere diverse distinzioni Uguale/fare = ESSERE. Io sono come mi comporto, a seconda di quello che vedo agisco, la prima cosa da capire è dare delle priorità alle priorità.Ricordatevi che la cosa più importante siete VOI STESSI. Prima le cose importanti, poi quelle urgenti.L'importante è dove metto il mio FOCUS .Bisogna essere consapevoli di se stessi, rendersi conto dei propri errori e correggerli:- volontà indipendente;sognare, immaginare.Dovremo avere prima di tutto onestà verso noi stessi.L'amore per la vita.Senza emozioni non muoviamo niente. Che tipo di rapporti sto cercando? Chiedi perdono quando sbaglio?Dobbiamo aumentare la nostra flessibilità , focalizzandoci sempre sull'obiettivo.La mia realtà è quello che mi fa evidenziare il mio focus.Se non ci creiamo nuovi limiti e sappiamo distinguere il fatto dall'interpretazione.L'importante è avere un proposito. Più di che cosa è importante il PERCHÉ'? Posso dare e ricevere amore. Importante è definire una chiara visione, cosa voglio creare che rappresenti la mia visione.VEDERE- ESSERE. Quando io comincio a vedere, diversamente, sono già leader di me stesso.Il leader pensa che i limiti non ci siano e anche quelli che ci sono (al di fuori dei limiti fisici) sono superabili.L'ambiente ci condiziona a tal punto che non riusciamo a superare la media delle persone che frequentiamo.Se resto nello stesso ambiente, mi adeguo.Possiamo e dobbiamo fare uso della nostra fantasia e della nostra creatività.Importante è essere PRO ATTIVI: creare le condizioni. Un leader è riconosciuto dai suoi pari, ed è seguito. Non comanda , ha carisma.Permette agli altri di intervenire.Così dobbiamo imparare ad essere noi per poter essere sempre persone migliori!

L'IMPORTANZA DI METTERSI IN GIOCO

Quando stiamo facendo un'azione, o ci stiamo accingendo a farla, troppe volte abbiamo paura del giudizio degli altri, ci nascondiamo dietro falsi alibi, abbiamo paura fondamentalmente di mettersi in gioco.Mentre quello che conta è cercare di valorizzare sempre di più quello che abbiamo, che andare alle ricerca di quello che ci manca.Sia che ci si trovi in famiglia, a scuola o nel lavoro l'importante è diventare una squadra, dove ci sono SOLO 2 regole VINCO-VINCI.Ognuno di noi ha delle abitudini e si possono vedere in due direzioni: verso a...qualcosa che mi fa stare meglio; oppure scappo dai miei dolori.

Che all'apparenza è molto più semplice ma non è detto che ci permetta di imparare.La vita ti aspetta un po' e dopo bussa alla porta, ogni impegno solitamente tendiamo a rimandarlo, ma in genere il cambiamento non si fa mai.Ecco che allora la vita ti butta addosso la situazione e così inevitabilmente sei costretto a cambiare.Abbiamo paura della CRISI = cambiamento , rottura,... è una situazione che ti butta per terra e spesso non abbiamo la forza di rialzarci.Impariamo quindi a crearci le crisi prima che arrivino, in questo modo siamo più pronti ad affrontare la situazione.

C'è solo un fallimento che non possiamo fare : imparare dai nostri errori.Ma per fare questo dobbiamo imparare a sconfiggere le nostre abitudini e ad uscire dalla zona di comfort.Spesso però abbiamo paura. Che cosa vuol dire PAURA?

La CONVINZIONE è qualcosa che ci ha messo in testa, la CREDENZA è una grossa convinzione.Se ci dimentichiamo che la credenza è un'interpretazione della realtà viviamo solo in funzione di questa.

Dobbiamo imparare a distinguere il fatto dall’interpretazione del fatto.Importante è:1. osservare se stessi;2. cosa sta facendo;3. questo è un fatto preciso o un'interpretazione?Se non sappiamo dove ci porta una strada, impariamo a percorrerla. Non possiamo avere la certezza che percorsa una strada arriveremo all'obiettivo.Se ho paura, non scelgo.DECIDERE = da -recidere: uccidere la scelta.

Quando mi rendo conto che non arrivo da nessuna parte cambio decisione.La paura mi ferma! Il peggio che si può fare è non prendere nessuna decisione.Ogni azione è determinata dall'emozione. Comprendere è la base dell'empatia.

Per comprendere l'altro ho bisogno di comprendere le piccole cose.La paura non va mai via prima di affrontare una situazione, va via solo dopo. E' stupido fermarsi per paura.Il coraggioso è colui che sa affrontare la paura.

La paura è buona quando impariamo ad usarla bene, quando si prende cura di noi, mentre è negativa quando è usata male, quando ci penalizza. La PAURA è UNA RISORSA.

CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO DIVENTARE?

Ognuno di noi è una persona in divenire, ognuno di noi deve sentirsi responsabile ( ma non per questo colpevole ) delle proprie azioni.Spesso, troppe volte tendiamo a dare la colpa delle nostre azioni sbagliate, agli altri.Se io non ho un intervento da fare sono impotente e quindi una vittima.

Poi alla fine ci lamentiamo anche dei risultati, quindi è decisamente meglio farsi responsabile.Entrambe non posso essere devo fare una scelta: meglio sia io a decidere per me, o è meglio siano gli altri e poi...magari , perché poi capita così ci si lamenta in continuazione della situazione in cui ci troviamo.Ogni persona deve imparare a DARSI DEGLI OBIETTIVI?

Uno deve mettersi nella condizione di poter raggiungerlo, magari poi non riesce, perché le situazioni sono avverse o perché quello è un modo della vita per dirci: " cambia obiettivo, non sei sulla strada giusta!".

Siamo educati per un mondo che non esiste più: LA MAPPA NON E' IL TERRITORIO.Per essere migliori possiamo soli imparare ad essere leader di noi stessi.Imparando a comunicare meglio e voler avere maggiori informazioni.Impareremo così ad essere persone migliori.Non devo avere la pretesa di cambiare gli altri perché le cose mi vadano meglio, perché l'unica persona che posso cambiare sono me stesso.

E troppe volte abbiamo voglia di una soluzione immediata.

DISTURBI D'ANSIA E PERSONALITA' LEGATI ALL'ABUSO DI SOSTANZE DOPANTI

C'è chi dice che l'assunzione di dosi massicce di steroidi faccia aumentare l'aggressività. C'è però chi giustamente è di parere contrario.Perchè?Perchè molte volte si pensa che dietro l'assunzione di sostanze ci siano persone fragili, con disturbi d'ansia o di personalità.

Tutti questi fattori non fanno altro che creare anche una certa dipendenza, la quale dipende comunque da molti fattori, tra cui:· Steroidi usati per periodi più lunghi di quanto desiderato;· Tentativi di sospensione inutili; Viene speso molto tempo per usare ristabilirsi dagli steroidi;· Uso continuo anche se si conoscono i diversi problemi psicologici e tossicologici provocati da questi ormoni;· Sintomi caratteristici dell’astinenza;
Si assumono steroidi per attenuare i sintomi dell’astinenza.Perchè si sviluppi una dipendenza però sono necessari molti altri fattori, ricordando i principali:· Meccanismi di rinforzo positivo, che hanno sede nei centri cerebrali , che mediano le funzioni sessuali e di gratificazione, come il sistema dei peptidi oppioidi e il sistema dopaminergico.· Sviluppo muscolare, che induce benefici psicologici,sociali e professionali. In parallelo ci sono:· Meccanismi di rinforzi negativi, necessità di evitare i sintomi depressivi o astinenziali, mediati dalla carenza di testosterone o ridotta attività del sistema dei peptidi oppioidi e del sistema dopaminergico, accoppiati a:· meccanismi psicosociali, che si evidenziano in seguito alla riduzione della massa muscolare e alla perdita delle gratificazioni sociali e professionali.Pope nel 1997 ha individuato al “ sindrome del dimorfismo muscolare”, in cui i soggetti si preoccupano in modo patologico del proprio sviluppo muscolare. Nuova sindrome non rientra nei criteri definiti del DSM IV per il dimorfismo corporeo in quanto l’insoddisfazione riguarda il corpo nel suo insieme e non una sua particolare struttura o parte di esso.Il tutto è legato a disturbi dell’alimentazione o a disturbi d’ansia.

IL MECCANISMO D'AZIONE DEL TESTOSTERONE

Come la maggior parte degli ormoni steroidei produce i suoi effetti principali interagendo a livello del nucleo, modificando la biochimica cellulare.Molecola liposolubile, attraversa facilmente le membrane plasmatiche e penetra all’interno della cellula. All’interno del citoplasma, si lega ad un recettore specifico che lo trasporta fino al nucleo.

Qui il complesso ormone-recettore si lega a specifiche sequenze regolatorie del DNA attivando la sintesi di proteine con la funzione sia enzimatica che strutturale. Non può essere comunque esclusa la possibilità che il testosterone e altri anabolizzanti possono produrre i loro effetti farmacologici mediante il legame con i recettori presenti nella membrana citoplasmatica.

In qualche tessuto il testosterone viene convertito in 5 α- diidrotestosterone ( DHT), detto anche androstanolone, dall’enzima 5α-reduttasi.DHT trasportato poi fino al nucleo del suo recettore e produce effetti biochimici simili a quelli del testosterone . Attualmente si pensa che gli effetti anabolizzanti del testosterone in molti dei tessuti sensibili a questo ormone, siano dovuti principalmente al DHT.

Il quale si forma a partire dal testosterone nel testicolo, fegato, cervello, prostata, genitali esterni. Nel tessuto muscolare scheletrico umano l’attività 5 α- riduttasica è scarsa, così pure la produzione diretta di DHT.Nel fegato ed in alcune aree cerebrali come l’ipotalamo il testosterone può essere convertito a estradiolo attraverso l’azione del complesso enzimatico aromatasi.

L’” aromatizzazione “ del testosterone a estradiolo è fondamentale per il differenziamento sessuale del cervello, consolidamento della massa ossea e la fusione delle epifisi delle ossa lunghe alla fine della pubertà. Mentre il DHT ha effetti androgeni, l’estradiolo antagonizza gli effetti androgeni,favorendone altri.Il testosterone può avere effetti androgeni o anabolizzanti.

Relativamente ai primi: sono responsabili dello sviluppo dei caratteri primari nei maschi, di solito il testicolo embrionale comincia a differenziarsi sotto l’influenza dell’antigene H-Y, la cui produzione è diretta dal cromosoma Y. Non appena cominciano a differenziarsi le gonadi maschili, si formano le cellule interstiziali di Leydig e iniziano a produrre testosterone.

Le modificazioni puberali indotte da questo aumento sono i caratteri sessuali secondari, come la configurazione muscolo-scheletrica, dimensioni dei genitali, cambiamenti psichici, produzione di sperma. La crescita dei peli tipici dell’adulto è stimolata dal DHT.

Mentre per i secondi ( effetti anabolizzanti), ovvero promuovono la sintesi proteica e la crescita muscolare, ma lo possono essere anche altri effetti: stimolazione e definitiva inibizione della crescita scheletrica nei giovani.
( fonte: Farmaci e sport di D. Mottram)

L'IMPORTANZA DEL TESTOSTERONE NELLA COSTRUZIONE MUSCOLARE

Alcuni ricercatori scoprirono che il testosterone era del tutto inefficace quando era somministrato per via orale o iniezione. Se assunto per bocca, assorbito dall’intestino tenue, mediante la vena raggiunge il fegato dove viene rapidamente metabolizzato a composti inattivi.Anche il testosterone somministrato per via endovenosa raggiunge il sangue e da qui il fegato.

Dopo 40 anni di ricerche individuarono 3 tipi di modificazioni della molecola di testosterone, ognuna della quali da luogo ad una classe di steroidi anabolizzanti. L’aggiunta di un radicale alchilico in posizione 17 ritarda il catabolismo epatico della molecola, che mantiene la sua attività anche se somministrata per via orale.

Un altro tipo di modificazione rende il composto adatto alla somministrazione parenterale sotto forma di depot, mentre anche quella di tipo C ne permette la somministrazione per via orale, aumentando a volte la potenza.Ci si chiede però quali siano i cambiamenti che avvengono all’interno del muscolo?

Alcune modificazioni nell’architettura del muscolo comunemente legate alla produzione di forza possono essere causate dal testosterone + allenamenti di resistenza. Il testosterone aumenta l’angolazione e la lunghezza delle fibre muscolari.

Dopo le ultime ricerche bisognerebbe chiederci se:· Vale la pena continuare gli studi con dosi così basse;· Non sia il caso di dare agli studi futuri più risalto a quegli effetti steroidei anabolizzanti che non sono direttamente legati all’aumento di forza muscolare, cioè le modificazioni psicologiche e l’aspetto fisico.


L’aumento della massa magra nei corridori e l’aumento dell’aggressività nei giocatori di football americano possono essere più importanti dell’aumento della forza muscolare.L’andamento in tutte le gare analizzate,in particolare nei 10.000 metri, nel salto con l’asta, lancio del disco, getto del peso, dimostrarono un aumento regolare dei record anno dopo anno senza picchi improvvisi in nessuna disciplina.

Gli steroidi anabolizzanti non possono essere quindi ritenuti responsabili dei miglioramenti, in cui si pensa che gli atleti assumano sostanze. Una inchiesta di Norton e Olds, 2001, suggerisce che molti altri fattori, nella selezione e nella dieta possono essere responsabili dei miglioramenti delle prestazioni.


LA COLLERA DA STEROIDI

Diverse persone testimoniano che dopo aver cominciato ad assumere steroidi si nota un cambiamento di personalità: dott. re Jekyll e Mr. Hyde.

Ma diversi studi non confermano ciò.Ci si chiede allora se l'uso degli steroidi diventa, quindi, una scusante come tante altre per giustificare un comportamento aggressivo.alcuni studi mostrano che contrariamente all'opinione popolare, gli uomini che hanno un basso livello si testosterone sono più inclini ad un comportamento violento.

Sono stati fatti degli esami psicometrici che hanno valutato il cambiamento di personalità dei soggetti. Inizialmente i gruppi non hanno mostrato differenza per quanto riguarda la collera, la depressione, la tensione e la confusione. Mentre dalla seconda settimana hanno cominciato a mostrare una diminuzione della stanchezza e del vigore.

In base a questi dati gli autori dicono che questo dosaggio di testosterone può influenzare sulla capacità di essere empatici, riducendo la sensibilità verso le emozioni altrui. Ciò può determinare un atteggiamento più aggressivo.

ASSOCIAZIONI CON LA CAFFEINA

La caffeina effetto additivo sulle prestazioni quando è associata a stimolanti come l’efedrina. Bell e coll a Toronto nel 1998 esaminarono gli effetti combinati di caffeina ed efedrina in diversi tipi di esercizi scoprendo un miglioramento degli esercizi notando un miglioramento delle prestazioni nel cosiddetto “ test del guerriero delle Forze Armate Canadesi”, dei tempi di corsa e aumento della frequenza cardiaca.

In un esercizio anaerobico Bell e coll, nel 2001 notarono come l’efedrina aumentava la potenza sviluppata nella prima fase del test mentre la caffeina aumentava il tempo di esaurimento delle forze. Spiegarono questi risultati con la stimolazione del SNC da parte dell’efedrina e del muscolo da parte della caffeina.

Nel 1996 si è cercato di capire i processi psicologici che influenzano l’abuso di stimolanti centrali da parte degli atleti e possibilmente anche i fattori mentali che contribuiscono al successo o alla sconfitta nello sport.

Begel nel 1992 analizza i fattori psicodinamici che regolano il miglioramento ed il mantenimento delle prestazioni negli atleti. Diversi scienziati dello sport hanno cercato di mettere a punto modelli e tecniche di misurazione per valutare i condizionamenti psicologici nello sport. In una recente rassegna sul suo “ modello si salute mentale” ha rilevato che gli atleti di successo sono solitamente più estroversi e possiedono un benessere mentale superiore agli atleti di minor successo.

Raglin osservò come la salute mentale di questi ultimi è normale se paragonata a quella del resto della popolazione e che l’introversione è un vantaggio in discipline che dimostrano una certa abilità manuale come nel tiro a segno.Il tono dell’umore è spesso legato al livello di allenamento o di super allenamento. Ci può essere un rapporto tra prestazioni scadenti, superallenamento e cattivo umore.

È possibile che gli atleti ricerchino gli stimolanti centrali quando gli allenatori siano incapaci di identificare o risolvere problemi legati alla tecnica degli atleti, oppure non sappiano consigliarli adeguatamente quando le prestazioni calano.

Begel afferma di come sarebbe interessante sapere quali tipi di personalità siano più predisposti all’uso / abuso di stimolanti e se i disturbi psichiatrici favoriscano o no questo abuso.Strüder e Weicker (2001a) affermarono che l’esercizio intenso ed estenuante può portare ad alterazione degli equilibri neurotrasmettitori nel cervello ed in particolare delle vie serotoninergiche.

Ma c’è anche un’altra seconda ipotesi che vede come i sintomi mentali avvertiti da molti atleti super allenati non siano dovuti a modificazioni del metabolismo sistemico,ma ad uno “ stress centrale da esaurimento fisico”.

È semplicistico legare l’abuso di stimolanti nello sport a delle leggere modificazioni della neurotrasmissione centrale.È interessante notare come sia la corsa volontaria che l’assunzione di cocaina hanno effetti simili sui centri di “ ricompensa “ nel cervello del ratto.

EFFETTI DELLA CAFFEINA SULLA RESISTENZA A BREVE TERMINE

Alcuni autori nel 1995 confermano che dosi crescenti di caffeina migliorano le prestazioni di resistenza fino all’esaurimento delle forze al ciclo ergometro, ma anche che non c’è rapporto tra la dose di caffeina e le prestazioni o la concentrazione dei trigliceridi ematici.

Effetti della caffeina sugli sforzi intensi ma brevi sono controversi. Il gruppo di Wiles nel 1992, dimostrò che la caffeina migliorava la velocità di corsa in atleti di medio livello, anche se mancava la correlazione tra l’entità del miglioramento e la dose ingerita.

La caffeina sembra avere effetti ergo genici in almeno 4 prove atletiche, attraverso meccanismi diversi a seconda dei teorici. I primi esperimenti davano gran credito alla “ teoria del risparmio del glicogeno”: la caffeina stimola la secrezione di adrenalina con un aumento della lipolisi e della concentrazione di acidi grassi liberi ematici, aumento dell’ossidazione dei grassi e riduzione dell’uso dei carboidrati.

Graham nel 2001 affermò che oggi ci sono molte meno evidenze a favore di quest’ipotesi in particolare perché è stato dimostrato che la caffeina potenzia alcune caratteristiche dell’esercizio breve ma intenso, dove l’influenza degli acidi grassi è irrilevante.

Altri autori nel 2000 dimostrano che gli acidi grassi nel sangue non aumentano durante le prove di resistenza. Graham rivede così la teoria: la caffeina stimolerebbe la liberazione di acidi grassi antagonizzando i recettori adenosinici A1 negli adipociti, gli acidi grassi raggiungerebbero il fegato dove verrebbero poi ossidati e convertiti in trigliceridi.

Nel 2001 cita diversi studi dove la caffeina porta ad un aumento della glicemia, affermando però che generalmente ha un effetto scarso/nullo su questo parametro.Ad aumentare la confusione, precedentemente si era sostenuto che la caffeina aumenta i livelli di lattato ematico durante l’esercizio fisico.

Nonostante ciò il gruppo di Graham ha da poco dimostrato che questo lattato non è di origine muscolare, ma che la caffeina e la teofillina sono senza effetti sul metabolismo lipidico o glucidico durante l’esercizio.

La caffeina inoltre può ridurre la riduzione della fosfocreatina e la formazione di ADP durante il lavoro muscolare, lo studio però è stato condotto su un piccolo gruppo di volontari. La caffeina aumenta i livelli plasmatici di adrenalina, effetto che non sembra legato ai miglioramenti della resistenza, potenza e velocità indotti dalla caffeina durante l’esercizio.

Una ricerca recente dimostra come la caffeina induce un aumento del rilascio di noradrenalina durante il lavoro muscolare , ma la dose-dipendenza di questo effetto deve essere ancora verificata mediante protocolli sperimentali.

Le azioni sul bilancio elettrolitico, sul flusso sanguigno e sull’accoppiamento eccitazione-concentrazione.Un’altra area di ricerca piuttosto trascurata è quella degli effetti della caffeina e delle metilxantine sul SNC.

Ancora da chiarire quali siano i tipi di recettori adenosinici che si trovano nel cervello e quali siano le implicazioni funzionali della loro inibizione.Cole nel 1966 , insieme a dei collaboratori dimostrarono che la caffeina può alterare la percezione da parte dell’atleta dello sforzo compiuto. Allo stesso modo Plaskett e Caffarelli ( 2001) stabilirono che la capacità della caffeina di prolungare la resistenza alle contrazioni isometriche ripetute del quadricipite poteva essere causata da un’alterazione della propriocezione muscolare.

Anselme e coll (1992) notarono che la caffeina aumentava la potenza massima in scatti di 6 secondi perdendo efficacia però in un altro test di 30 secondi. Graham quindi ha dedotto che la caffeina può avere un effetto ergogenico in esercizi che al massimo durano 1 minuto.

Nella sua rassegna egli nota come molti atleti fanno uso di caffeina per incrementare la forza e suggerisce che questo uso possa essere ricondotto ad un’alterazione della percezione delle sensazioni di forza, potenza e fatica.
( fonte: INTERNET)

EFFETTI DELLA COCAINA NELLO SPORT

Effetti della cocaina negli atleti e nell’esercizio fisico.
Usata per secoli dagli indigeni del Sud America per incrementare la forza, vigore e resistenza fisica. 1884 Freud provò su di sé gli effetti della cocaina cloridrato per via nasale sulla forza della ·

La cocaina rilascia catecolamine, che aumentano la glicogenolisi e la produzione di lattato con conseguente affaticamento precoce;·

Induce vasocostrizione muscolare, riducendo l’apporto di ossigeno, il metabolismo ossidativo, forza e tempi di reazione e stimolando la degradazione del glicogeno;·

La cocaina può avere un effetto diretto sulla degradazione del glicogeno muscolare.Inizialmente le evidenze sperimentali suggerirono che il secondo meccanismo fosse improbabile, dal momento che la riduzione del flusso coronarico indotto dalla cocaina non si associava ad un aumento della degradazione del glicogeno nel miocardio; ma nel 1994 Braiden e coll dimostrarono che la cocaina aumentava di 3 volte l’accumulo di lattato durante l’esercizio nei ratti.

Esperimenti su animali possono spiegare gli effetti deleteri della cocaina, ma senza spiegare perché questa sostanza continua ad essere usata nello sport. Probabilmente ci sono altri aspetti della sostanza che possono contribuire a causare l’impressione che essa sia ergo genica.

Hanna , 1970 studiò gli effetti della cocaina in masticatori abituali di foglie di coca delle Ande peruviane, trovando che rispetto ai soggetti di controllo, non c’era effetto significativo né sulle prestazioni fisiche, né sui tempi di recupero, né sulla pressione arteriosa.

Ancora Hanna dimostrò che masticando foglie di coca non aumenta il rendimento sul lavoro.A riposo sia i consumatori abituali che i controlli presentavano livelli plasmatici simili di adrenalina e noradrenalina, ma i livelli di acidi grassi liberi erano più alti nei consumatori abituali.

Durante l’esercizio la captazione di ossigeno e l’efficienza di lavoro erano simili nei 2 gruppi, mentre, con l’aumento del carico di lavoro , i consumatori abituali dimostravano una ridotta saturazione dell’ossigeno arterioso. I livelli plasmatici di acidi grassi liberi erano più alti nei consumatori abituali con il salire dell’intensità dell’esercizio fisico, ma il possibile effetto benefico di questo fenomeno non fu determinato.

Non vennero effettuate misurazioni simultanee delle modificazioni del metabolismo glucidico o della resistenza. È indubbio quindi se masticare coca porti ad un meccanismo di risparmio dei carboidrati e, in quanto i livelli plasmatici di catecolamine rimanevano inalterati, nemmeno il meccanismo responsabile dell’aumento degli acidi grassi liberi ematici è stato chiarito.

Anche FAVIER e coll descrissero un aumento delle concentrazioni di acidi grassi liberi in seguito a masticazione di coca, anche se durante l’esercizio osservarono un aumento dei livelli di acidi grassi liberi e adrenalina insieme ad una riduzione della glicemia. Secondo gli autori questo potrebbe provare che la cocaina prolunga il lavoro, ritardando la comparsa della fatica mobilizzando i grassi e risparmiando l’utilizzazione del glicogeno, ma in realtà esso non prolungò il tempo richiesto per esaurire le forze.

La cocaina non ha effetti benefici sulle prestazioni fisiche e atletiche.Anzi fumare cova porta ad un calo delle prestazioni , probabilmente per una demotivazione o una distorsione della percezione dello sforzo.


La farmacocinetica della cocaina potrebbe essere alterata in caso di assunzione per via orale , inoltre le foglie potrebbero contenere altre sostanze naturali capaci di:a. Influenzare il metabolismo e la riduzione della cocaina;b. Influenzare l’azione della cocaina a livello dei recettori e dei trasportatori;

Avere effetti metabolici di per sé.Si è dimostrato quindi che la cocaina causa un aumento notevolissimo della produzione di lattato e secrezione di noradrenalina e adrenalina indotta dall’esercizio.

Questi effetti sulla secrezione delle catecolamine potrebbero costituire la base dell’effetto ergolitico della cocaina che si osserva negli atleti. Può anche essere che gli effetti ergogenici positivi della cocaina si manifestino solamente per attività di breve durata che richiedono sforzi concentrati ed intensi e attività associate agli effetti stimolatori centrali della sostanza piuttosto che ai suoi effetti metabolici periferici.

Sembra sia per questi effetti centrali si aumento della concentrazione e attenzione, ottenuti prevalentemente a basse dosi, che c’è un abuso di coca anche fra gli sportivi.È ancora indubbio se la coca venga assunta a scopo socio/ricreativo o per migliorare le prestazioni atletiche, presa e sul temo di reazione e notò che gli effetti erano più positivi, tanto più lui era stanco.

LA COCAINA....

" Bevi la coca cola che ti fa bene, bevi la coca cola che ti fa digerire..." , così cantava Vasco Rossi nel lontano 1982.
Immessa nel mercato verso la fine del XIX sec, ingrediente del famoso “ Vin Mariani” venduto come tonico del corpo e della psiche denominato “ Vino degli atleti”: bevanda elogiata da papa Leone XIII che diede una medaglia al merito a Mariani.

Anche Freud la usò per combattere la depressione propagandandola come bevanda tutto fare, in quanto dopo averla sperimentata dopo pochi minuti sentì subito felicità e senso di tranquillità.Uso della coca fu interrotto negli anni 20, diversi anno dopo, intorno agli anni ’60 è ricomparsa come uno dei principali farmaci d’abuso.

Agisce sul cervello in modo complesso. Primi effetti più evidenti : riduzione del senso di fatica , aumento dell’attività motoria e della loquacità, associata ad una generale euforia e benessere. Effetti che terminano presto e vengono sostituiti dalla disforia e dal peggioramento dell’umore.

Induce dipendenza.Può essere assunta per via iniettiva, orale , intranasale o inalatoria. La somministrazione orale da i suoi effetti massimi dopo tempi soggettivamente variabili e così le modificazioni comportamentali che possono durare fino ad un’ora.Così per la sniffata intranasale, gli effetti cominciano dopo 5-10 minuti, stessa durata.

L’inalazione di cocaina “ base”, produce i suo effetti in pochissimi secondi, gli effetti fisiologici poi sono brevissimi, pochi minuti.Fortissima dipendenza e chi ne abusa può andare incontro a una sindrome psicotica acuta, compiendo gesti irrazionali, in aggiunta ala ben nota euforia. Si può rilavare una psicosi paranoide analoga a quella indotta da amfetamine, con confusione e delirio.

Abbassamento della soglia convulsiva con attacchi epilettici manifesti, i quali si possono avere anche con assunzione di piccole dosi, ma ripetute,che possono rivelarsi più tossiche di assunzioni meno frequenti di dosi anche maggiori.

L’uso della cocaina è associato all’insorgenza di attacchi cerebrali causati da una rottura dei vasi cerebrali. Qualcuno di questi attacchi possono essere dovuti a vasculopatie preesistenti.La cocaina è responsabile anche di altri disturbi cardiovascolari.

L’idea che la vasocostrizione indotta da cocaina porti a un sovraccarico del miocardio per discrepanza tra apporto e richiesta di ossigeno sembra troppo semplicistica. Probabilmente è una complessa interazione tra diversi fattori: vasocostrizione, trombosi, accelerata arteriosclerosi coronarica.

ABUSO NELLO SPORT

È difficile stabilire l’incidenza dell’abuso di tali sostanze nello sport dal momento che molti atleti trovati positivi dicevano di averle assunte come “ cura per il raffreddore!”.Il primo studio approfondito sui possibili effetti ergo genici di tali sostanze è stato condotto da Sidney e Lefcoe ( 1977), esaminarono l’effetto di 25 mg di efedrina contro placebo in uno studio di 3 settimane in doppio ceco in 3 diverse prove atletiche.

Misurate 10 variabili tra cui forza, resistenza, tempo di reazione, soglia anaerobica e velocità di recupero dopo lo sforzo. I risultati dimostrarono che l’efedrina aumentava la frequenza cardiaca durante l’esercizio fisico e la pressione a riposo , ma non migliorava le prestazioni fisiche misurate.

Nessuno di questi atleti, inoltre, trovò miglioramenti a,livello soggettivo.A riguardo della fenilpropanolamina, Swain e altri non trovarono effetto sulla massima potenza aerobica, né percezione di effetti soggettivi positivi.Rispetto al placebo, l’efedrina aumentava significativamente la potenza sviluppata durante i primi 10 sec di esercizio.

Non aveva incidenza sul deficit di ossigeno nella sulla VO2 accumulata. Interessante notare che la caffeina, presa singolarmente potenziava solamente gli effetti dell’efedrina nei primi 10 secondi.

Trattamento con efedrina associato ad un aumento dei livelli ematici di glucosio sia a riposo che durante l’esercizio e ad un aumento dei livelli plasmatici di lattato e noradrenalina dopo l’esercizio.Efedrina e fenilpropanolamina possono essere usate dai ginnasti ( e forse dai culturisti) per il loro effetto anoressizzante.

PROSPETTIVA STORICA DEL DOPING

L'uomo moderno vorrebbe essere il primo a trovare la sostanza miracolosa per vincere, ma come si è sempre sforzato di trovare nel cibo un afrodisiaco per primeggiare in amore, così lo sta cercando nello sport.Lo troverà mai?

L’abitudine di usare farmaci per alleviare la sintomatologia delle malattie , risale ai tempi del medico Galeno, III sec. a.C. , fu proprio lui a consigliare l’uso di stimolanti da parte degli atleti dell’antica Grecia per migliorare le prestazioni fisiche.Ai Giochi Olimpici dell’antichità gli atleti seguivano diete speciali o sostanze di vario tipo per potenziare le loro capacità.

L’uso di farmaci è ampliato anche al mondo dei cavalli, l’intenzione principe è di voler far perdere gli altri più che potenziare le prestazioni del proprio cavallo. Proibito nel 1903, ma nel 1910 è stato introdotto il test della saliva, confermando l’esistenza di questo fenomeno.Nel XIX sec i nuotatori che gareggiavano nel canale di Amsterdam usavano sicuramente qualche tipo di stimolante , così i ciclisti nelle gare di resistenza.

È stato riportato a quei tempi l’uso di caffeina, cocaina, striscina, etere, alcol , ossigeno, sia da soli che associati.1896 primo caso di decesso associato al ciclista Arthur LINTON, il tutto somministrato dal suo allenatore che poi venne squalificato a vita.Nel 1920 venne introdotto il Dangerous Drugs Act ( documento sui farmaci pericolosi) , per certificarne uso e abuso. In quanto si voleva regolamentare l’uso di coca e oppio, si voleva venissero somministrati solo dietro prescrizione medica.
( fonte: Farmaci e sport di D: Mottram)

LA CAFFEINA

La caffeina è il farmaco sociale più diffuso, la troviamo in molte bevande quotidiana, dal te, caffè,bevande…Eppure ci sono stati tentativi di usare la caffeina come sostanza dopante sotto forma di compresse o iniezioni. Ciò ha chiesto l’introduzione nelle regolamentazioni antidoping di un limite superiore per la concentrazione urinaria di caffeina. Inclusa così dal 2004 nel programma di monitoraggio della WADA, riguardando alcune sostanze che non compaiono nella lista delle s.o.s Caffeina è il farmaco sociale più diffuso, la troviamo in molte bevande quotidiana, dal te, caffè,bevande…Ci sono stati tentativi di usare la caffeina come sostanza dopante sotto forma di compresse o iniezioni. Ciò ha chiesto l’introduzione nelle regolamentazioni antidoping di un limite superiore per la concentrazione urinaria di caffeina. Inclusa così dal 2004 nel programma di monitoraggio della WADA, riguardando alcune sostanze che non compaiono nella lista delle sostanze proibite,ma si vuole tenere sotto controllo l’uso e abuso nello sport. Non fa parte dello sostanze proibite,ma si vuole tenere sotto controllo l’uso e abuso nello sport.Fa parte delle sostanze stimolanti più usati nella vita, e nello sport, è una sostanza farmacologicamente attiva che si trova in bevande di uso comune: caffè, te, cola, per ridurre la fatica però sono necessarie grandi quantità, rischiando grossi effetti collaterali, quali il tremore. Costituente di qualche medicinale da banco, ha blanda azione stimolante, simile a quella dell’amfetamina, riduce la fatica e aumenta la concentrazione e vigilanza. Effetti collaterali di tipo fisiologico: incremento frequenza cardiaca, tasso metabolico ( ok), stimolo persistente di urinare.La caffeina modifica la neurotrasmissione dell’adenosina.Tendiamo spesso a usare il caffè per svegliarci e attivare la nostra attenzione, ma se andiamo oltre una certa soglia, si rischiano attacchi d'ansia, problemi gastrointestinali e l'elevazione dei valori del colesterolo. Quindi.. bevetene pure il caffè quando vi pare e piace, ma attenzione provate a sostituirlo saltuariamente con il decaffeinato, il gusto è sempre lo stesso.Ricordate poi che troppe volte dietro ogni effetto giocano un ruolo importante le aspettative che ci portiamo dietro da sempre, perchè lo abbiamo provato sulla nostra pelle o perchè c'è l'hanno detto.E' comunque sempre bene scegliere del buon caffè e moderare le dosi!

LE AMFETAMINE NELLO SPORT

Uso di amfetamine è cominciato intorno agli anni ’60 negli USA, portò l’American Medical Association a dar vita a diversi progetti di ricerca al fine di valutare gli effetti di questi composti sulle prestazioni sportive e l’incidenza degli effetti collaterali derivanti dal loro uso, uno di questi studi riportò che 14-21 mg di amfetamina solfato per kg di peso corporeo miglioravano il rendimento nel 75% dei casi esaminati quando questa veniva somministrata 2-3 ore prima di una gara di corsa, nuoto o lancio del peso. Lo studio condotto in doppio ceco, dimostrò che 14 nuotatori su 15 e 19 corridori su 26 mostravano un aumento delle prestazioni dopo assunzione di amfetamina. Lo studio fu criticato perché a volte erano gli stessi atleti a misurare i tempi delle loro prestazioni, in quanto le condizioni meteo non erano standardizzate, distanze percorse erano variabili e la dose di amfetamina assunta era molto bassa rispetto alla media.Chandler e Blair riportarono che l’amfetamina migliorava le prestazioni per quanto riguarda l’accelerazione, potenza estensoria del ginocchio e il tempo di esaurimento delle forze, ma senza effetti sullo SPRINT VELOCE.Da uno studio si vide che non ci sono differenze significative su chi ha assunto amfetamine e chi si.Si sono inoltre verificati diversi decessi dovuti all’uso di amfetamine tra ciclisti soprattutto a causa del colpo di calore, soprattutto fra i ciclisti considerando il notevole sforzo e i chilometri che devono fare quotidianamente soprattutto in gara. Alcuni autori facendo un esperimento su uno studio biochimico e fisiologico controllato contro placebo su ciclisti di altissimo livello al cicloergometro. Lavorando ad una determinata frequenza di pedalata emerse che non c’era differenza fra l’amfetamina ed il placebo per quello che riguarda il consumo sottomassimale e massimale di ossigeno, frequenza cardiaca e il volume minuto respiratorio. Tuttavia c’era un aumento significativo nel sangue di acido lattico. Gli autori conclusero quindi che l’amfetamina non altera la capacità di sviluppare il lavoro livelli maggiori di metabolismo anaerobico. POTENZIALE PERICOLO in quanto gli atleti che assumono amfetamine potrebbero trascurare i segnali interni di sovraffaticamento e stress termico.Negli ultimi anni l’interesse per le proprietà ergo geniche dell’amfetamina si è notevolmente ridimensionato a causa del suo ridotto uso tra gli atleti e nella società, a sua volta dovuto al maggior controllo sulle prescrizioni e sulla diffusione.Controversi i pareri degli effetti delle amfetamine sull’uomo, in particolare i suoi effetti ergogenici. Aspetto poco esplorato: sull’affaticamento, pochi studi e contradditori.Diversi atleti continuano comunque ad usarla per un qualche effetto psicologico positivo ( da non trascurare!), miglioramento dell’umore , dell’autostima e della capacità di concentrazione.Poi come per gli steroidi anabolizzanti, le sostanze possono essere le stesse, ma poi gli effetti ricercati sono diversi.L’amfetamina può poi facilitare l’atteggiamento preparatorio e rendere gli atleti più pronti alla gara; da diversi studi si denuncia un effetto auto suggestivo che rende poi positiva la prestazione.Può avere un effetto importante sulla MOTIVAZIONE e. gli atleti allenati hanno spesso una spinta motivazionale più elevata rispetto a quelli non allenati.

MECCANISMO D'AZIONE DELL'AMFETAMINA

Ci sono 4 meccanismi mediante i quali l’amfetamina può esercitare i suoi effetti:· Liberazione dei neurotrasmettitori quali DA,NA,e 5-HT dai rispettivi terminali nervosi;· Inibizione della ricaptazione di questi neurotrasmettitori da parte del terminale pre - sinaptico;· Inibizione della monoaminossidasi deputate al catabolismo delle catecolamine;

Azione diretta sui recettori di questi trasmettitori.La liberazione dei neurotrasmettitori sembra essere la più importante.L’amfetamina favorisce la liberazione di DA invertendo il senso di funzionamento del trasportatore di membrana che normalmente ricapta questo neurotrasmettitore all’interno del terminale pre- sinaptico .

Molti dei numerosi effetti comportamentali indotti dall’amfetamina siano più verosimilmente riprodotti dalla stimolazione dei neuroni cerebrali noradrenergici.

Come conseguenza l’aumento dell’attività locomotoria e l’auto stimolazione indotte dall’amfetamina nell’animale da esperimento, così come il miglioramento del tono dell’umore prodotti nell’uomo siano da ricondursi al potenziamento dell’attività noradrenergica.

AMFETAMINA = POTENTE ANORESSIZZANTE, aumento dei livelli plasmatici di acidi grassi liberi; così la temperatura corporea sale. Effetti cardiovascolari, gastrointestinali e respiratori dell’amfetamina sono legati ad un ipertono del simpatico.

Comunque dati sperimentali in animali e nell’uomo suggeriscono che gli effetti delle amfetamine sono mediati dall’aumentato rilascio di almeno due trasmettitori, la NA e la DA, mentre nel ratto lo sviluppo lo sviluppo della tolleranza sembra legato al rilascio della serotonina.

Mentre il comportamento stereotipato indotto nel ratto dall’amfetamina sembra dipendere da un ipertono dopaminergico.

AMFETAMINE

E' una serie di molecole strutturalmente simili come la destro amfetamina, metamfetamina e altre. Sintetizzata per la prima volta nel 1920 è una fenil-isopropilamina ; inizialmente usata come de congestionante nasale.

Dal 1935 in poi fu usata per combattere la narcolessia, della depressione, ansia e per combattere la sintomatologia della sindrome iper cinetica del bambino.
Spesso si ricorre all’uso delle amfetamine per aumentare il tono dell’umore, migliorando le prestazioni fisiche. C’è consenso però sul fatto che le amfetamine alterino la percezione del tempo, errori nelle prove di pianificazione nella guida di un’automobile.

L’apprendimento in certi test comportamentali risulta favorito dall’assunzione di questi composti.Chi assume amfetamine dice di avere maggiore fiducia in se stesso, di sentirsi efficiente ed ambizioso e avere meno appetito.EFFETTI NEGATIVI : ansia, indifferenza, lentezza del pensiero, comportamento irresponsabile, irritabilità, irrequietezza, secchezza della bocca, tremori ed insonnia, seguendo poi una fase di depressione all’interruzione dell’assunzione.

Effetti sull’umore che si devono ricondurre ad una stimolazione della neurotrasmissione dopaminergica e noradrenergica.La dipendenza si sviluppa rapidamente. Si ha tolleranza quando è necessario aumentare le dosi per ottenere gli stessi effetti.

Brookes ha riportato diversi casi di individui tolleranti che hanno bisogno di un grammo di amfetamina al giorno per avere gli stessi effetti; quando gli individui alle prime somministrazioni sono sufficienti 10-30 mg.Il tossicodipendente da amfetamine sviluppa sintomi psicotici , diventando aggressivo e antisociale.

L’astinenza da amfetamine è associata a depressione psicofisica.Inizialmente usato nel trattamento della narcolessia, oggi è limitato alla cura della sindrome iper cinetica del bambino. Raramente le amfetamine possono essere usate come aiuto diagnostico per individuare i pazienti che non possono essere sottoposti a terapia con particolari farmaci anti maniacali o anti psicotici.

Quando però si arriva ad avere effetti tossici i sintomi sono ancora più gravi:· Confusione· Delirio, sudorazioni, palpitazioni· Respiro frequente e dilatazione della pupilla· Ipertensione· Tachicardia, tremori, dolori muscolari e articolari;·

Nel lungo periodo la libido tende a ridursi, questo vi deve portare a riflettere sul fatto che le droghe non si possono dividere in " pesanti" e " leggere" ma sono tutte droghe.Un ultimo avvertimento per i minorenni: Se tali sostanze vengono assunte sotto i 16 anni si può incorrere in patologie miocardiche e ritardo nella crescita.

Solitamente le alterazioni della personalità indotte dall’uso cronico di amfetamine a basse dosi, tendono a normalizzarsi con la sospensione dell’assunzione. Sono state però riportate modificazioni permanenti nella personalità in caso di uso cronico e ad alte dosi. Tra le alterazioni psichiche indotte dall’amfetamina, la più pericolosa è la psicosi anfetaminica.

SOPERTO IL MUSCOLO CHE AUMENTA LA RESISTENZA NELLA CORSA

Il sogno di qualsiasi fanatico dello sport è l'incremento all'infinito della propria resistenza, potrebbe essere meno impossibile di quello che si pensa.

E senza ricorrere all'uso di sostanze dopanti. tutto questo per merito dell'ingegneria genetica condotto da alcuni scienziati dell'Harward Medical School di Boston negli USA. Come si trova nella rivista " Cell Metabolism", gli esperti americani sono riusciti a scoprire il " muscolo della resistenza" e a trasformare dei semplici topolini in " fondisti" arricchendo il loro tessuto muscolare di una fibra fin'ora poco conosciuta e misteriosa.

Scoperta che potrebbe aiutare a migliorare le capacità sportive, evitando la perdita del tono muscolare nei malati di una patologia molto grave la sclerosi laterale amiotrofica.I muscoli umani sono composti da diversi tipi di fibra muscolare , di cui due sono a contrazione lenta e una a contrazione veloce, adatte rispettivamente per la resistenza e lo sprint veloce.

Sul quarto tipo di fibra si sa poco, solo che tutti i muscoli ne hanno una parte. Ogni fibra permette al fisico di svolgere diversi tipi di attività. Quelle a contrazione lenta, tipi I e IIA, si trovano insieme ai mitocondri e servono per gli esercizi continui e di resistenza, con l'uso di molto ossigeno.

Tipo IIB è presente nel quadricipite, è a contrazione veloce, opera senza ossigeno, usato per attività che richiedono potenza. Le fibre IIX si trovano un po' a metà, ricche di mitocondri, ma si contraggono anche velocemente. La funzione è un po' oscura.Gli scienziati di Boston hanno convertito tutte le fibre muscolari delle cavie nel tipo IIX con risultati sorprendenti.

Gli animali sono stati in grado di correre per un tempo più lungo del 25% rispetto al solito, prima di essere esausti. Gli scienziati hanno visto che accendendo un gene, il Pgc-alfa, era possibile trasformare i muscoli composti dalle diverse fibre in muscoli composti principalmente da fibre a contrazione lenta. Poi si sono serviti dell'ingegneria genetica per attivare un gene fratello, il Pcg-beta, nei muscoli dei topi.

In questo modo i loro muscoli , contenevano circa il 15-20% di fibra IIX ne avevano quasi 100.Seconda tale ricerca questo tipo di fibre ha un ruolo ben più importante di quanto pensato finora nelle capacità e abilità degli sportivi. E' possibile che gli atleti siano naturalmente dotati di una quantità maggiore di queste fibre rispetto alle persone che non praticano attività sportiva di nessun genere in quanto l'allenamento intensivo ne stimoli la produzione.
( fonte: INTERNET)

AUMENTIAMO LA RESISTENZA SENZA IL DOPING

E' il sogno di qualsiasi amante dello sport o dell'esercizio fisico, aumentare la propria resistenza fisica all'infinito, potrebbe essere più facile di quanto si pensi e senza l'uso di sostanze stupefacenti ( comunemente doping).Tutto questo per merito di un esperimento di alcuni scienziati dell'Harevard medical Scholl di Boston negli USA.

Come si legge sulla rivista " Cell Metabolism" gli studiosi americani sono riusciti a scoprire il " muscolo della resistenza" trasformando i topolini in " fondisti" arricchendo il loro tessuto muscolare di una fibra fin'ora poco conosciuta e misteriosa .

Scoperta questa che potrebbe aiutare a migliorare le proprie capacità sportive, evitando la perdita di tono muscolare nei malati di sclerosi laterale amiotrofica.I muscoli umani sono composti da quattro diversi tipi di fibra muscolare, di cui da due a contrazione lenta e una contrazione veloce, adatte rispettivamente per la resistenza e lo sprint veloce.

Poco si sa sul quarto tipo di fibra, diffusa in tutti i muscoli, ogni fibra permette al fisico di svolgere diverse attività. Quelle a contrazione lenta, si trovano insieme con i mitocondri e servono per fare esercizio di resistenza, usando molto ossigeno. Il tipo IIB, presente nel quadricipite, è a contrazione veloce, opera senza ossigeno ed è usato per attività che richiedono potenza.Le fibre IIX si trovano un po' a metà: ricche di mitocondri,ma si contraggono anche velocemente. Poco chiara ancora la funzione.Gli scienziati di Boston hanno provato a convertire quasi tutte le fibre muscolari delle cavie del tipo IIX, con ottimi risultati.

Gli animali sono stati in grado di correre per il 25% del tempo in più, prima di essere esausti.

Gli scienziati hanno visto che accendendo un gene, il Pgc-1alfa, era possibile trasformare i muscoli composti dalle diverse fibre in muscoli composti principalmente da fibre a contrazione lenta.

Successivamente si sono serviti dell'ingegneria genetica per attivare un gene fratello , il Pgc-beta nei muscoli, che contenevano circa un 15-20/ di fibra IIX, ne avevano circa il 100%.Secondo questa ricerca, questo tipo di fibre ha un ruolo più importante di quanto pensato fin'ora nelle capacità e abilità degli sportivi. E' possibile infatti che gli atleti siano naturalmente dotati di una quantità maggiore di queste fibre rispetto alle altre persone, o che l'allenamento ne stimoli la produzione.

PERCHE' SI USANO FARMACI NELLO SPORT?

Legittimo uso terapeutico· recupero infortuni· uso ricreativo/ sociale ( legale/illegale)· miglioramento delle prestazioni. Non sempre è possibile operare una chiara distinzione fra questi modi di usare i farmaci. Ci sono molte circostanze per cui assumere farmaci è una necessità, quasi un imperativo.
Dovrebbero però sapere le conseguenze sulla propria salute.

Alcuni preparati vitaminici o integratori alimentari contengono sostanze vietate, incorrendo ( magari senza volerlo)in alcuni problemi se sottoposti a controlli antidoping, quindi è bene informarsi prima.Legittimo uso terapeutico.

Tutti, compresi gli atleti, hanno diritto di ammalarsi, ecco quindi che qualsiasi farmaco assumono va certificato dal medico.Esempi di sostanze vietate sono gli stimolanti psicomotori, caffeina,amine simpatico mimetiche, efedrina, pseudo efedrina. Anche se il loro dosaggio nelle medicine è basso, i metodi attuali sono altamente sofisticati che vengono immediatamente rilevato con un semplice dosaggio delle urine.Recupero degli infortuni.

Gli atleti soffrono spesso di infortuni ai muscoli, legamenti e tendini; se l’infortunio è lieve si sottopongono a cure sintomatiche a base di analgesici e antinfiammatori, permettendo quindi loro di continuare ad allenarsi e di partecipare a competizioni durante il periodo di convalescenza. L’uso e abuso di questa condotta = discutibile.

Le regolamentazioni antidoping hanno delle restrizioni per quello che riguarda il tipo di analgesico che può essere usato e le modalità di somministrazione farmaci come i corticosteroidi.

Valutando poi le conseguenze di un’iniezione antidolorifica, il medico considererà poi il tempo che manca alla gara e la gravità dell’infortunio. Mentre l’atleta penserà poi ai sacrifici per arrivare a quel livello, alla gara, gli sponsor, incitamento famiglia e amici, opportunità che gli rimangono, sottovalutando poi i rischi del trattamento.

Iniezioni ingiustificate di corticosteroidi possono avere effetti deleteri sulle articolazioni e frequenti complicanze sistemiche.Perfino i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’aspirina possono produrre sanguinamento gastrointestinale.

MOTIVAZIONI FARMACOLOGICHE NELLO SPORT

Le motivazioni farmacologiche nello sport sono per usi ricreative sociale
Le amfetamine sono usate in società per migliorare il livello di attenzione e diminuire la fatica; alterando però il senso del giudizio e disturbando la concentrazione. Provocando pure ansia e depressione.

Motivazioni farmacologiche che comportano ad un rischio dipendenza se usate in modo continuativo.Cocaina : potente stimolante. Inalata sotto forma di polvere, ma se in forma cristallina ( crack) i vapori possono essere fumati.

Indicazioni farmacologiche indicano comunque un effetto negativo sulla glicogenolisi, la psicosi paranoide, convulsione, ipertensione e la tossicità miocardica= ischemia, aritmie, morte improvvisa.Se fumata è più pericolosa perché ha un assorbimento più veloce,il che porta a maggior tossicità a livello del sistema cardiovascolare

Altre indicazioni faramcologiche indicano comunque casi di morte improvvisa sembra siano dovuti all’uso della coca + alcol e steroidi anabolizzanti, portando così alla produzione di un nuovo metabolita cardiotossico, la norcocaina.Dopo un paio di somministrazioni regolari, rischio la dipendenza.

La caffeina è il farmaco sociale più diffuso, la troviamo in molte bevande quotidiana, dal te, caffè,bevande…anche qui ci sono le motivazioni farmacologiche molto importanti nel tentativo di usare la caffeina come sostanza dopante sotto forma di compresse o iniezioni.

Ciò ha chiesto l’introduzione nelle regolamentazioni antidoping di un limite superiore per la concentrazione urinaria di caffeina. Inclusa così dal 2004 nel programma di monitoraggio della WADA, riguardando alcune sostanze che non compaiono nella lista delle sostanze proibite,ma si vuole tenere sotto controllo l’uso e abuso nello sport.

Le motivazioni farmacologiche nello sport riguardano inoltre Analgesici/ narcotici assorbiti rapidamente se assunti per via orale, iniezione o inalazione. La scoperta di recettori specifici per gli oppioidi nel cervello è stata di aiuto per capire il meccanismo di azione della morfina, eroina e di altri analgesici-narcotici.
Motivazioni farmacologiche che hanno al proprietà di mimare gli effetti degli oppioidi endogeni: endorfine ed encefaline.
Motivazioni farmacologiche che deprimono alcuni centri del cervello provocando una riduzione della capacità di concentrazione, della paura e dell’ansia.Un'importante motivazione è il fatto che il dolore prolungato viene inibito in misura maggiore rispetto al dolore acuto. Alcuni centri del cervello ( vomito, salivazione, sudorazione e secrezione bronchiale)vengono prima stimolati, poi con l’uso continuativo vengono depressi.
Respirazione diventa meno frequente , più profonda e periodica, questa è una buona motivazione per l'assunzione di farmaci, quindi la morte da sovradosaggio avviene solitamente per depressione respiratoria.
Gli effetti collaterali caratteristici degli analgesici caratteristici sono la costrizione pupillare, secchezza delle fauci, pesantezza degli arti, non determinando differenze di motivazioni farmaceutiche per gli atleti, di diventare tossicodipendenti, per potersi allenare , mascherando gli infortuni.
Gli analgesici narcotici sono tristemente noti per la loro capacità di dare tolleranza e dipendenza per chi ne fa uso regolare.
La dipendenza da narcotici analgesici porta ai sintomi della sindrome di astinenza, la quale esordisce con sudorazione, sbadigli, lacrimazione e rinorrea, nausea, vomito, diarrea, insonnia, agitazione.
Il metadone è spesso usato per liberarsi dall’eroina, ma anche questo può provocare dipendenza ( anzi alcuni tossici affermano che è più bello l’effetto dell’ero dopo l’assunzione del metadone), provocandone la morte.
Il miglioramento delle prestazioni,è seria minaccia alla credibilità dello sport competitivo, ma rimane comunque un'importante motivazione di assunzione farmaci , diventando l’oggetto principale dei controlli antidoping. Uso deliberato ed illegittimo per trarre vantaggio sleale nei confronti degli altri avversari .
È difficile definire esattamente cosa si intende per farmaco in grado di migliorare le prestazioni, sia quali sono le reali motivazioni di assunzione farmaci per diversi motivi:

1. un farmaco può migliorare le prestazioni in un particolare sport, ma può essere addirittura dannoso per quanto riguarda altre discipline sportive.

2. Quelli in grado di migliorare le prestazioni potrebbero essere definite sintetiche, escludendo il testosterone e altri ormoni peptidici endogeni ampiamente usati per scopi illeciti.

3. Alcune sostanze naturali come la creatina o la L- carnitina sono state ampiamente usate per migliorare la prestazione.

4. La maggior difficoltà nel definire con precisione in grado di definire le motivazioni farmacologiche in grado di migliorare le prestazioni si deve alla prescrizione e all’uso di farmaci che vengono assunti per scopi legittimi, ma allo stesso tempo devono avere la capacità di migliorare le prestazioni.

La questione del miglioramento delle prestazioni è u argomento che richiama l’attenzione dei mezzi di informazione ogni volta che si assiste ad un evento sportivo importante.

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