martedì 24 novembre 2015

Correre A Piedi Nudi Fa Bene Alla Salute



Correre a piedi nudi fa bene alla salute.

Dalle città neozelandesi ai prati di Central Park, tra i maratoneti come tra i runner della domenica in cerca di contatto con la natura, il barefoot running o corsa a piedi nudi è sempre più di moda. Ma fa davvero bene, migliora le prestazioni sportive o al contrario aumenta i rischi di infortunio? Per risolvere il dilemma ci vengono in aiuto alcuni studi recenti sull’argomento.

Gli esseri umani hanno corso scalzi per centinaia di migliaia di anni, dopodiché hanno imparato a correre con calzature leggere e sandali che non influenzavano sensibilmente la qualità della corsa.
Le prime calzature tecniche per l’atletica leggera sono state inventate dopo il 1970. Questo non vuol dire però che siamo tutti pronti a rinunciare alle scarpe, afferma Stuart Warden, ricercatore in fisoterapia presso l’università americana dell’Indiana.

Il fatto è che se siamo cresciuti calzando scarpe da ginnastica rinforzate, alcuni muscoli delle nostre caviglie e dei nostri piedi,soprattutto quelli dell’arco plantare, possono essere poco sviluppati o poco allenati. Le calzature moderne sostengono e proteggono il piede a tal punto che alcuni muscoli possono fare a meno di lavorare e finiscono per indebolirsi. In questi casi, correre a piedi nudi può essere rischioso.
Daniel Lieberman, biologo evoluzionista dell’università di Harvard, è andato oltre e ha analizzato la corsa di persone abituate a correre scalze, comparandola con lo stile di corsa di tutti gli altri. Ebbene i corridori scalzi tendono ad appoggiare a terra prima l’avampiede, poi il resto del piede: in questo modo ammortizzano il contatto con il suolo ed evitano forti contraccolpi
corridori abituati alle scarpe, invece, impattano il terreno direttamente con il tallone. Ne consegue che mentre i primi possono correre in tutta sicurezza lunghe distanze a piedi nudi, i secondi rischierebbero di sovraccaricare le articolazioni e di infortunarsi.
Siamo quindi condannati a usare per sempre le scarpe? Niente affatto: correre a piedi nudi si può, basta abituarsi con gradualità.
In particolare i bambini è sempre bene che stiano i più scalzi possibili!

8 Buoni Motivi Per Camminare



8 Buoni Motivi Per Camminare 

Riuscire ad immaginare qualcosa di più naturale e innato del ‘camminare’, almeno per un essere umano, è veramente difficile. Ciò che ci distingue da tutti gli altri esseri viventi è  proprio la capacità di tenere una posizione eretta e riuscire a compiere dei movimenti simultanei e armonici compiendo una serie di passi attraverso l’uso di gambe e piedi.

Forse ‘viziati’ dalle cattive abitudini moderne e dai ritmi frenetici della città che spingono verso l’utilizzo di mezzi di trasporto più comodi e veloci, la maggior parte delle persone  ha perso di vista i molti benefici che si nascondono dietro questa semplice, e solo apparentemente ‘banale’, azione, come il camminare.


Passeggiare all’aria aperta, magari al parco o intorno al proprio quartiere, può diventare un elisir di benessere e giovinezza se praticato per almeno 30/40 minuti al giorno; 10.000 passi, compiuti alla velocità che preferite, passeggiando o camminando a  passo svelto. Un piccolo traguardo quotidiano non troppo difficile da centrare se consideriamo che molte delle attività che compiamo quotidianamente equivalgono, in media, a circa la metà dell’obiettivo. E se proprio il tempo per concedersi una bella passeggiata all’aria aperta non c’è, tocca lasciare l’auto in garage per occuparsi di ciò che, in fondo in fondo, si può fare benissimo a piedi: andare a far la spesa, accompagnare i bimbi a scuola … qualsiasi pretesto è buono per fare un po’ di sano movimento!

Non siete ancora convinti? Ecco allora i famosi 8 buoni motivi per abbandonare la sedentarietà e sposare uno stile di vita dinamico e attivo:
1. Camminare tutti i giorni previene il diabete. Recenti studi confermano che una passeggiata quotidiana a passo svelto riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 poiché triplica l’aumento della sensibilità all’insulina, perfino nei soggetti geneticamente predisposti.
2. Camminare migliora la vita sessuale. Un esperimento condotto su un campione di donne di età compresa tra i 45 e i 55 anni ha dimostrato che una regolare attività fisica, non solo aumenta il desiderio, ma migliora anche la sensazione di appagamento sessuale dopo ogni rapporto (con grande giovamento per l’armonia della coppia).
3. Camminare tutti i giorni fa bene al corpo, alla mente… e alle tasche! Già, perché oltre che risparmiare i soldi della benzina, una bella camminata all’aria aperta può tranquillamente sostituirsi ad un’ora di esercizio in palestra.
4. ‘Una passeggiata al giorno leva il medico di torno’. Anche in questo caso, è uno studio britannico a confermare che più lunghe e regolari sono le passeggiate settimanali, più basse sono le probabilità di dover ricorrere a medicinali di uso comune o a visite mediche. Via libera, dunque, alle brevi passeggiate durante la settimana, quando il tempo scarseggia, ma nel weekend o durante i giorni di festa aumentate il chilometraggio 
5. Addio al  mal di schiena. Basti pensare  che per combattere il mal di schiena e i dolori muscolari  non servono  lunghe sedute fisioterapiche o massaggi costosissimi? Perfino la fibromialgia (condizione di indolenzimento cronico che colpisce il 4% della popolazione mondiale e che comporta dolore reumatico alla schiena, tensione muscolare e perfino depressione) può essere contrastata con una camminata  di 1 ora per 3 volte a settimana.
6. Passeggiando riduci il rischio di ictus. Una passeggiata di 30 minuti a passo svelto per 5 giorni a settimana: è tutto quel che occorre per ridurre in maniera significativa il rischio di ictus. Secondo uno studio condotto dall’università americana del South Carolina le probabilità di essere colpiti da un attacco apoplettico scendono del 40%.
7. Camminare ogni giorno fa bene a tutti, specie alle donne. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori di Yale che ha studiato gli effetti del camminare quotidianamente sulla salute di un campione di donne colpite da cancro al seno. Il risultato è che l’attività fisica aumenta del 45% le possibilità di sopravvivenza.
8. Passeggiare mantiene giovane il corpo e la mente. Questa volta lo studio è di alcuni ricercatori italiani che dopo 4 anni di ricerche compiute su 749 persone affette da problemi di memoria hanno constatato che coloro che si dedicavano con regolarità a passeggiate all’ aria aperta incorrevano in un rischio molto minore di sviluppare di regredire in demenza senile. Il motivo potrebbe essere riconducibile al fatto che l’attività fisica aumenta il flusso di sangue al cervello.
Oltre che economico e salutare, l’arte del ‘camminare’ fa bene all’umore, è un efficacissimo anti-stress, ristabilisce i valori della pressione sanguigna e del colesterolo, armonizza i battiti cardiaci. Benefici ancora più spiccati se, alla semplice passeggiata, abbiniamo qualche momento di passo più spedito, ad una velocità pari o leggermente superiore ai 5 km/h. In quest’ultimo caso si parla di ‘walking’, termine inglese coniato appositamente per indicare l’atto del camminare inteso come ‘sport’ per mantenersi in forma.
Un’ora di ‘walking’ corrisponde a 262 calorie bruciate in media; per questo motivi gli esperti consigliano di dedicarsi a questa attività almeno 3 volte a settimana, magari sfruttando i momenti più freschi della giornata e le aree verdi della città.
Che siate ‘walker’ provetti o semplici amanti delle passeggiate a ritmo blando, mettere in moto gambe e piedi almeno una volta al giorno vi tornerà utile per il resto della vita. Se a questa sana abitudine abbinerete anche un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano (niente alcol o fumo, riposo notturno e bere tanta acqua) il vostro corpo vi ringrazierà regalandovi per molto tempo la gioia di un benessere psico-fisico (pressoché) totale.
Come si dice in questi casi? Provare per credere…
8 buoni motivi per camminare!

Camminare Fa Bene Alla Salute Ed Allunga La Vita



Camminare fa bene alla salute ed allunga la Vita.

È ormai dimostrato che  camminare fa bene, è facile ed è anche divertente.
Secondo una ricerca dell’Università del Queensland, in Australia, camminare riduce il rischio di morire di infarto ed aiuta i diabetici a gestire al meglio la malattia. D’altronde camminare è un’attività aerobica a bassa intensità, e proprio per questo motivo è indicata per tutti, adulti e bambini.

Rimanere per troppo tempo seduti già in età infantile  può infatti cambiare la conformazione del sistema cardiocircolatorio e portare con il  tempo, alla comparsa di patologie vascolari o di depositi di grasso in corrispondenza del fegato. 
Camminare quotidianamente, anche solo per mezz’ora, aiuta invece a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, diminuisce l’incidenza dei tumori, contrasta l’ipercolesterolemia e l’iperglicemia, questo perché aiuta ad ossigenare i tessuti, favorendo il ricambio energetico e riequilibrando tutti gli apparati. A patto però di non avere problemi articolari.


Camminare fa bene alla salute ed allunga la Vita.


Bastano dalle 2 alle 4 ore alla settimana, ovvero 10.000 passi al giorno, per iniziare a godere dei primi benefici: camminare aiuta a ridurre il girovita, regolarizza l’apparato gastrointestinale, irrobustisce i muscoli della gabbia toracica con evidenti vantaggi per chi soffre d’asma, previene l’osteoporosi e, liberando endorfine, agisce anche sull’ umore, combattendo ansia, stress e depressione.

Chi è fortemente in sovrappeso, può optare per  camminare due minuti ogni ora; in commercio esistono dei comodi fitness band ovvero dei braccialetti intelligenti che sono in grado di mostrare i progressi e incitare al movimento.
Ma per camminare in modo salutare non basta mettere un piede dopo l’altro; la frequenza cardiaca deve raggiungere all’incirca il 50-60% di quella massima, inoltre è importante anche farlo bene, rispettando cioè la corretta meccanica del movimento. 
Secondo la corrente del fit - walking:  camminare significa appoggiare bene il piede, seguire un’andatura armoniosa e una falcata in grado di ‘dettare il ritmo’; spalle e schiena vanno tenute impostate ma rilassate, mentre le braccia devono iscrivere archi ampi.

Passiamo ora ai Benefici Psicologici del camminare: da tempo immemorabile, si dice che camminare in mezzo alla natura faccia bene allo spirito, oltre che al corpo. A dimostrarlo è uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo i cui risultati sono stati recentemente pubblicati dal British Journal of Sport Medicine.
Già da tempo gli scienziati teorizzavano che il contatto con la natura avesse conseguenze positive sull’ attività cerebrale.  Durante alcuni esperimenti eseguiti in laboratorio, infatti, i soggetti ai quali venivano mostrate fotografie di paesaggi naturali manifestavano un’attività cerebrale più “rilassata” rispetto a coloro che visualizzavano invece immagini di paesaggi urbani.

Solo recentemente – con l’avvento dei dispositivi portatili per l’elettroencefalogramma (EEG) – è stato possibile realizzare lo studio all’aperto sui gruppi di individui in movimento. I ricercatori hanno monitorato la risposta cerebrale di 12 adulti sani mentre percorrevano un tragitto che si snodava attraverso tre diverse zone di Edimburgo.
Partendo da un tranquillo quartiere residenziale della città, ricco di vegetazione e poco trafficato, i volontari hanno poi camminato  in un parco pubblico, per terminare la camminata in una zona molto caotica, piena di automobili e soffocata da grossi edifici.

Camminare fa bene alla salute ed allunga la vita.

I risultati dello studio hanno dimostrano che il contesto influenza molto l’attività cerebrale: nell’area più trafficata e rumorosa le onde cerebrali rilevavano picchi elevati, evidenziando una risposta più ansiosa. Nella parte centrale della passeggiata all’ interno del parco, invece, il tracciato mostrava un’attività cerebrale più calma e rilassata, che rendeva i soggetti più attenti e concentrati.
Ancora una volta la scienza dimostra che la natura esercita su di noi un effetto benefico sotto diversi punti di vista. Vale la pena ricordarsene prima di sorseggiare l’ennesimo caffé per affrontare la giornata: da oggi potremmo sostituire questa abitudine poco sana con una bella passeggiatina nel parco…
Secondo i ricercatori dell’American College of Medicine Sports camminare aiuta molto più dei farmaci nella prevenzione di patologie croniche comunemente diffuse come diabete, depressione, cancro e problemi cardiovascolari.

Lo studio americano ha rivelato come ad un adulto normopeso sia sufficiente camminare per  circa 30 minuti al giorno per riuscire a contrastare il pericolo di malattie croniche ma anche per ridurre sintomatologie di carattere ansioso o condizioni mediche più complesse come l’osteoporosi. Per chi vuole anche perdere peso, invece, occorre raddoppiare la dose giornaliera di camminata  a circa 1 ora al giorno.

I ricercatori americani sostengono che il movimento fisico attraverso una semplice passeggiata possa essere di grande beneficio anche per i bambini che, durante il periodo di crescita, dovrebbero muoversi, magari attraverso il gioco, almeno per un’ora al dì.
In realtà questa sembrerebbe una scoperta lapalissiana ma evidentemente l’attuale stile di vita ci ha portato a ridurre o eliminare quasi del tutto un ingrediente salutare della nostra vita come l’attività fisica; insieme ad un modo di nutrirsi più sano e leggero, camminare può costituire una ricetta per prevenire l’insorgere di patologie croniche e spesso invalidanti.
Interessante, vero? A questo punto, non resta dunque che indossare le scarpe giuste, che sappiano proteggere adeguatamente caviglia e piede e poi partire, preferendo i luoghi circondati dal verde.
Camminare fa bene alla salute ed allunga la Vita.

venerdì 13 novembre 2015

Jean Shin Jyutsu : Ritrovare Energia In 15 Minuti



Jean Shin Jyutsu : Ritrovare Energia In 15 Minuti


Il Jean Shin Jyutsu è un’antica tecnica giapponese che permette di donare energia al proprio corpo grazie all’ utilizzo delle dita e alla loro pressione. Si tratta di uno strumento potente per aumentare la consapevolezza del corpo e può rappresentare, secondo la tradizione orientale, una tecnica di auto guarigione.

Il massaggio delle dita si basa sull’idea che in ognuno di noi ci sia un’energia vitale che è parte dell’infinita energia universale, la quale fluisce attraverso diversi livelli del corpo e, quando c’è armonia, scorre liberamente senza ostacoli.
La pressione e il massaggio delle dita facilitano il fluire naturale dell’energia. L’obiettivo di questa tecnica  è di creare un percorso che ci permetta di ritrovare la nostra armonia e di riequilibrare la nostra energia. Lo squilibrio dell’energia è causato sia da malesseri fisici che da problemi che coinvolgono la sfera emotiva, come ansia e preoccupazione.

Jean Shin Jyutsu : Ritrovare energia in 15 minuti
Il metodo si fonda  su un concetto molto semplice: ad ogni dito punto della mano indicato corrisponde un organo o una parte del nostro corpo e, a sua volta, ogni organo è associato ad un’emozione specifica.
In questa tecnica si massaggiano delicatamente le dita e le zone della mano che sono correlate agli organi e alle emozioni su cui vogliamo intervenire.
Per mettere in pratica questa tecnica, il consiglio è di massaggiare ogni dito per tre minuti. Portate sempre la vostra consapevolezza ad ogni dito durante il massaggio e siate nel “qui e ora”.
Il Jean Shin Jyutsu è un’antica tecnica giapponese che permette di donare energia al nostro corpo grazie all’utilizzo delle dita e alla loro pressione. Si tratta di uno strumento potente per aumentare la consapevolezza del corpo e può rappresentare, secondo la tradizione orientale, una tecnica di auto guarigione.
In questa tecnica si massaggiano delicatamente le dita e le zone della mano che sono correlate agli organi e alle emozioni su cui vogliamo intervenire.
Per mettere in pratica questa tecnica, il consiglio è di massaggiare ogni dito per tre minuti. Portate sempre la vostra consapevolezza ad ogni dito durante il massaggio e siate nel “qui e ora”.
 arte giapponese
Fonte foto: Sendero Saludable

1) Pollice

Il pollice simboleggia le braccia e lo stomaco. Le emozioni collegate allo stomaco sono l’ansia e la depressione. I sintomi che ci aiutano ad identificare queste condizioni sono nervosismo, dolori addominali e mal di testa.

2) Indice

Il dito indice è collegato ai reni e alla vescica. Le emozioni che prevalgono sono la confusione e la paura. Per identificare che stiamo vivendo questa condizione, i sintomi più comuni sono problemi con il sistema digestivo, mal di schiena e mal di denti.

3) Medio

Il dito medio rappresenta il fegato. Come forse già sapete, il fegato è l’organo collegato alla rabbia. I sintomi da tenere sotto controllo sono emicrania, problemi alla vista e stanchezza frequente.

4) Anulare

L’anulare è il dito della mano che si collega al colon e ai polmoni. Le emozioni e gli stati d’animo in questo caso sono pessimismo, tristezza, dolore e sofferenza. I sintomi sono soprattutto disturbi digestivi, asma e problemi respiratori.

5) Mignolo

Non dimentichiamo l’importanza del dito mignolo. Infatti il mignolo è il dito legato al cuore e all’intestino tenue. Massaggiare questo dito può essere utile per trovare sollievo ai problemi che coinvolgono questi organi. Dal punto di vista emotivo, il mignolo è legato alla tendenza a fingere e a nascondere la verità.
La pressione e il massaggio delle dita (potrete dedicarvi ad ogni dito uno alla volta) è un esercizio molto rilassante da praticare anche quotidianamente per 15 minuti al giorno.
Per procedere massaggiate ogni dito per 3 minuti, la mattina o la sera. Il consiglio è di massaggiare la mano sinistra al mattino e la mano destra alla sera.
Potrete combinare questa tecnica con lo Yoga e la meditazione per quanto riguarda i benefici legati al rilassamento di mente e corpo.

Con il metodo Jean Shin Jyutsu si può ritrovare l'energia in 15 minuti.

L'Albero della Vita di Kalaloch : Monumento Alla Resilienza




L'albero della vita di Kalaloch: Monumento alla Resilienza



Uno straordinario albero che simboleggia la rivincita della vita e la resilienza. Si trova vicino alla spiaggia di Kalaloch, all’interno dell’Olympic National Park di Washington.
A causa dell’erosione del suolo la vita di questo albero è continuamente appesa a un filo, eppure continua a resistere e ad ancorarsi al terreno con le sue radici. Per alcune persone si tratta quasi di una magia in quanto sembra  di trovarsi di fronte ad un albero immortale.
Quello che sorprende di più è  che sull’ albero proseguano a spuntare nuovi germogli e nuove foglie anche se le sue radici non hanno un contatto abbastanza saldo con il terreno. Eppure l’albero è riuscito a sopravvivere in queste condizioni per anni.


L’Albero della Vita di Kalaloch è un abete del tipo Sitka ma non ha un nome ufficiale. Quindi la popolazione lo ha soprannominato “Tree of Life”. Viene chiamato anche “Albero in fuga” o “L’albero grotta” perché sotto le sue radici si è formata una vera e propria cavità.
La grotta si sarebbe formata nel corso del tempo per la presenza di un piccolo corso d’acqua sotterraneo che sfocia nel mare. Via via l’acqua ha portato via il terreno ed ora l’albero si trova quasi in bilico. Da decenni continua a sopravvivere. Ci insegna a resistere e ad aggrapparci alla vita senza perdere mai la speranza.

Mudra: Lo Yoga delle Mani che Ci Aiuta a Ritrovare Energia E Benessere



Mudra: Lo Yoga delle Mani che  Ci Aiuta a Ritrovare Energia E Benessere

mudra sono gesti delle mani che fanno parte della pratica dello Yoga
Durante la meditazione ma anche in altri momenti della giornata i mudra vi  possono aiutare  a ritrovare energia e benessere.
Concentrarsi sulle posizioni delle mani e delle dita da mantenere per alcuni minuti aiuta la mente a calmarsi. Quando si è irrequieti, praticare i mudra ci può aiutare a recuperare la calma. La pratica dei mudra può rappresentare un momento di pausa e di relax nella nostra vita frenetica.
I mudra vengono usati per ottenere benefici sul piano fisico, energetico e spirituale. La parola mudra deriva dal sanscrito e significa sigillo. Non esistono soltanto i mudra praticati con le dita delle mani. Infatti nello Yoga alcune asana eseguite con tutto il corpo sono in realtà dei veri e propri mudra.
Mudra: Lo yoga delle mani che ci aiuta a ritrovare energia e benessere
In ogni caso i mudra come gesti delle mani non sono ancora ampiamente conosciuti e praticati in Occidente. Perciò questo argomento merita di essere approfondito. Nell'antico testo Hatha Yoga Pradipika troviamo indicati i mudra fondamentali che vengono considerati così potenti da aiutarci a distruggere la vecchiaia e la morte. Tra di essi troviamo Mahamudra, Mahabandha e Mahavedhamudra.
In ogni caso i mudra come gesti delle mani non sono ancora ampiamente conosciuti e praticati in Occidente. Perciò questo argomento merita di essere approfondito. Nell'antico testo Hatha Yoga Pradipika troviamo indicati i mudra fondamentali che vengono considerati così potenti da aiutarci a distruggere la vecchiaia e la morte. Tra di essi troviamo Mahamudra, Mahabandha e Mahavedhamudra.
I mudra si praticano in modo molto semplice. Ci si siede comodi, preferibilmente a gambe incrociate e con la colonna vertebrale bene eretta e si eseguono dei movimenti con le mani e con le dita fino ad ottenere la posizione che vogliamo raggiungere e mantenere.
A questo punto si possono  chiudere gli occhi e respirare con calma per qualche minuto cercando di mantenere immobile la posizione. In ogni caso i mudra, come gesti delle mani, si possono eseguire in ogni luogo, anche sdraiati, in piedi o camminando.
Quali sono i benefici dei mudra? I mudra ci aiutano a ricaricare le riserve di energia, a migliorare la qualità della vita, ad affrontare i disturbi emotivi e a ritrovare l’equilibrio interiore. Potete trovare maggiori informazioni sui mudra, sulla loro esecuzione e sui loro benefici (un argomento molto vasto da trattare) nel libro di Gertrud Hischri “Mudra, lo Yoga delle mani”.

Mudra : Lo yoga delle mani che ci aiuta a ritrovare energia e benessere 

1) Anjali Mudra

Anjali mudra è un gesto di saluto, reverenza e celebrazione. E’ conosciuto anche come mudra del saluto. Spesso lo si accompagna con la parola “Namaskar” o “Namastè”. Per praticarlo ci si siede comodamente a gambe incrociate, oppure si rimane in piedi. Si premono le mani saldamente davanti al petto, unendo i palmi e le dita. Questo mudra ha effetto calmante e ci aiuta a ritrovare la connessione con noi stessi e con l’universo.

2)Mudra del loto

Il mudra del loto è un simbolo di purezza. Ci aiuta ad aprire il proprio cuore verso gli altri e il mondo. In questo mudra i palmi delle mani si avvicinano. Le punte dei pollici e dei mignoli entrano in contatto, mentre le altre dita rimangono aperte e distese. E’ un mudra adatto da praticare quando ci si sente stanchi ed esausti, soli e incompresi.

3) Dhyani Mudra

Dhyani mudra è un gesto di meditazione e di contemplazione. Di solito questo mudra viene praticato proprio durante la meditazione per favorire la calma e il recupero delle energie. Le mani vengono posizionate in grembo. Il dorso della mano sinistra si sovrappone al palmo della mano destra. Le punte dei pollici si toccano. Le mani formano una sorta di coppa pronta ad accogliere ciò che di nuovo arriverà con la meditazione.


4) Jnana Mudra e Chin Mudra

Sono tra i mudra più conosciuti dello Yoga. Qui l’unione tra pollice e indice assume un significato ben preciso. L’indice rappresenta la coscienza umana mentre il pollice simboleggia la coscienza universale che in questi mudra entrano in collegamento. In Chin Mudra (gesto della consapevolezza) le punte di pollice e indice si toccano e le altre tre dita puntano verso il basso. In Jnana Mudra (gesto della conoscenza) la punta dell’indice tocca la prima articolazione del pollice formando un anello in cui il pollice si sovrappone leggermente all’indice, mentre le altre dita puntano verso il cielo.

5) Pran Mudra

In questo mudra si uniscono le punte del pollice, dell’anulare e del mignolo. Praticate Pran Mudra con entrambe le mani. Pran mudra stimola la nostra energia e ci aiuta a ricaricarci quando ci sentiamo stanchi. Lo possiamo utilizzare anche per calmarci, quando siamo in agitazione. Infatti Pran Mudra riduce il nervosismo e accresce la vitalità.



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