sabato 31 maggio 2008

PER UN DECOLLETE PIU' TONICO

Per un collo e decolletè sempre più tonico l'ideale è picchiettare con del ghiaccio per un effetto tonificante.
Per rassodare il decolletè sono ideali le spugnature fredde, fatte con un infuso di camomilla, data l'azione astringente e lenitiva.
La fase succesiva all'applicazione della crema si può fare un esercizio che aiuti a sciogliere i muscoli: con il palmo della mano sulla fronte spingere indietro la testa e nello stesso tempo fare una leggera pressione come a voler riportare la testa in posizione normale.
Oppure ruotare la testa in senso orario e poi antiorario una decina di volte.

COLLO E DECOLLETE'

Troppo spesso noi donne cerchiamo di badare al nostro aspetto in maniera disordinata.
Si, perché se è vero che badare alle gambe è importante, c'è da pensare per quale motivo il nostro collo e decoltè sarebbe da trascurare.
Chi di voi è all'oscuro di cosa siano le " collane di Venere?". Sono degli evidenti segni e profondi che intorno ai 40 anni cominciano ad apparire su collo e decollettè.
Spesso quando mettiamo la crema sul viso, ci fermiamo lì trascurando il resto.
La pelle del collo è più sottile e povera di ghiandole sebacee e quella del decollettè, il quale sostiene il nostro seno, è pronta a cedere.

Collo e decolletè sono i protagonisti fondamentali della seduzione al femminile. Per questo è necessario siano al massimo dello splendore. Questa zona del corpo è rivestita da una pelle fragile e sottile, assente di ghiandole sebacee e per questo maggiormente esposta rispetto al viso ad aggressioni atmosferiche e ad un invecchiamento precoce. Bisogna prendersene cura ogni giorno con trattamenti specifici.

Per mantenerla tonica e idratata sono sufficienti cure quotidiane e mirate. Dopo aver pulito la pelle di collo e decolletè tamponare tutta la zona con il tonico per stimolare la microcircolazione e l'ossigenazione dei tessuti. Sia alla sera che al mattino, applicare una crema idratante, a base di Vit. C ed E, antiossidanti.

Con massaggi a V, accarezzare il collo esercitando pressioni con movimenti ascendenti dal seno al collo. Fare un scrub 2 volte alla settimana, massaggiare con movimenti circolari, risciacquare.

giovedì 29 maggio 2008

LE GAMBE....

Fra i più comuni inestetismi che riguardano le gambe c'è ne uno che colpisce il 95% delle donne: i capillari in evidenza. Sono segni rossastri o blu e si estendono a ragnatela sotto cosce e polpacci rovinando l'uniformità dell'incarnato. Per cancellarli sono necessarie diverse tecniche che in tempi rapidi danno ottimi risultati.
Quelli che solitamente chiamiamo capillari evidenti sono le cosiddette teleangectasie, piccole vene nel derma che si rendono visibili dall'esterno a seconda delle dimensioni; si manifestano sulle gambe principalmente, ma possono apparire anche in altre zone del corpo. Quando le pareti venose perdono elasticità il sangue fa fatica a risalire e ristagna negli arti inferiori sovraccaricando i vasi, che sotto la pressione sanguigna si dilatano e si manifestano in maniera sempre più evidente.


Per eliminare la teleanectasie si ricorre già di diversi anni a diverse tecniche. Fra la più usata ed efficace c'è la scleroterapia.
Il trattamento è ambulatoriale, il medico attraverso aghi sottilissimi inietta direttamente nei capillari dilatati liquidi appositi ad azione irritante; sostanze che innescano un processo chimico che porta progressivamente alla distruzione della vena e al successivo assorbimento.

I primi capillari dilatati possono comparire già intorno ai 20 anni. Ci sono però anche vari fattori di rischio che possono aggravare il problema: brusche variazioni di estrogeni e progesterone, fasi particolari della vita quali la pubertà e la gravidanza. Così come sedentarietà e sovrappeso, professioni molto sedentarie o che costringono a lunghi periodi in piedi.
Oltre ad un fattore puramente estetico le teleangectasie non hanno sintomi importanti a parte lievi gonfiori e bruciori e senso di pesantezza alle gambe.

Un'altra terapia conosciuta e largamente diffusa per cancellare i capillari è il laser. La tecnica funziona così: il raggio laser emesso da un manipolo appoggiato sulla zona da trattare passa attraverso la cute, generando all'interno del vaso calore che ne produce l'immediata e definitiva chiusura. I tessuti del capillare vengono assorbiti dall'organismo.
Durante la seduta è possibile sentire un lieve dolore e nei giorni successivi possono comparire piccole crosticine che sono destinate a sparire nell'arco di una decina di giorni.
La terapia laser è indicata per i capillari evidenti ed ultrasottili diffusi soprattutto su viso e busto, con alcuni effetti collaterali: rischio principale: alterazione della pigmentazione della melanina favorendo la comparsa di macchie bianche.



Buon lavoro per un' estate in piena forma!

martedì 27 maggio 2008

QUATTRO SPLENDIDE RAGIONI PER UN MASSAGGIO!

Quanti di noi dopo una giornata al lavoro stressantissima, non desidererebbero farsi cullare da un massaggio?

Tutti credo. Ecco per voi subito pronte 4 ragioni per non farsi mancare nulla e cedere dolcemente alla tentazione:
Innanzitutto nelle spalle e nella schiena, sono le zone in cui maggiormente si concentra lo stress; il massaggio è necessario per sistendere le fibre muscolari e allentare le tensioni. Così facendo si risolvono eventuali blocchi dolorosi, causati dagli irrigidimenti muscolari, concentrati fra le scapole, nella zona cervicale e lombrae, alleviando le cefalee di origine muscolo tensiva.

Le manovre eseguite nella parte addominale e anteriore del corpo stimolano delicatamente gli organi interni, rilassandoli ne permettono miglioramenti ed efficenza.
Anche la respirazione ne trae vantaggio, spesso limitata da un diaframma irrigidito dalle tensioni, migliorando così l'ossigenazione di tutto l'organismo.
Agiscono sull'apparato digerente, migliorandone le funzioni e risolvendo problemi intestinali quali la stipsi. Per le donne ne migliora anche la sindrome premestruale e le alterazioni del ciclo.
Il trattamento prevede manovre drenanti molto efficaci che permettono la riattivazione della circolazione; tutto questo denota immediatamente una riduzione della ritenzione idrica, i tessuti vengono completamente irrorati.
Lasciarsi andare alle manovre avvolgenti e profonde che si susseguono durante la seduta, chi riceve il massaggio ritrova un completo relax. La stimolazione delle diverse parti del corpo provoca una sorta di risveglio sensoriale. Ascoltando il tocco delle mani del massaggiatore e le sensazioni propriocettive si riscopre una migliore consapevolezza di sè e del proprio corpo.

IN FORMA CON LO YOGA

Disciplina antica quanto l'uomo che cerca il raggiungimento del benessere psicofisico.
E' estrememente efficace contro il sovrappeso dovuto al profondo lavoro muscolare e al relax che dona alla fine dell'esercizio.

Per eseguire le posizioni delle asana è necessario mantenere i diversi muscoli in contrazione costante per alcuni minuti; ciò determina un impegno muscolare di rassodare i punti critici, aumentando la flessibilità, stimolando il metabolismo.

Il movimento favorisce una migliore ossigenazione di tutto il corpo e di tutti i tessuti, l'apporto di più sostanze utili alle cellule che permettono un miglioramento della propria efficenza,
con l'esito di un migliore consumo dei grassi ed un più efficace smaltimento di tossine e liquidi in eccesso.

Lo yoga però considera l'uomo nella sua totalità, privilegia l'aspetto spirituale , oltre al fisico, determiando una situazione di rilassamento.
I disturbi sono la conseguenza di alterazioni nel flusso energetico vitale, che scorre nel corop mediante i canali, permettendo una buona irrorazione dei tessuti e organi , garantendo il buon funzionamento.

Un accumulo eccessivo di grassi dipende da squilibri lungo tutti i canali energetici che toccano gli organi dell'apparato digerente.
Mediante precisi movimenti e il mantenimento delle asana, lo yoga permette la stimolazione dei diversi canali energetici, eliminando i blocchi e ristabilendo l'armonia.

La determinazione di uno stato di rilassamento può notevolmente aiutare lo stato psicofisico di una persona che si sta mettendo a dieta...per un'estate più toniche e più eleganti.

sabato 24 maggio 2008

TRAINING PRIMA DELL'AVVENTURA

Qualunque persona che desidera avvicinarsi ad una qualsiasi attività sportiva, il trakking a cavallo in particolare, deve sostanzialmente rivolgersi ad operatori qualificati che possano garantire qualità e copetura assicurativa in caso di infortunio.

Una gita in campagna senza inconvenienti, necessita di un paio di lezioni preparatorie, ma così anche per qualsiasi disciplina sportiva, anche lo sci richiede della ginnastica presciistica durante l'autunno.
Le basi per prendere confidenza con il cavallo e imparare a guidarlo in tutta sicurezza senza paura, cercado di divertirsi al massimo, rilassati; in questo modo la gita sarà molto piacevole.
Durante le ore di maneggio si impara la postura più corretta da tenere sullla sella, le principali andature senza scordare la cura del cavallo. Innanzitutto prima di saperlo cavalcare bisogna saperlo sellare.

I principianti farebbero un grosso errore a partire subito all'avventura, bisogna procedere gradatamente. I gruppi sono omogenei e i cavalli vengono assegnati i più tranquilli, ma la prudenza non è mai troppa.

Durante le passeggiate vanno mantenute alcune regole fondamentali, non allontanarsi mai da soli, stare sempre in fila indiana ed in gruppo. Le redini non vanno mai tenute tese, ma sempre morbide onde evitare di irrigidire il cavallo.

Questa attività è ottima per scegliere momenti di relax, silenzio, amici e avventura....
Questi sono solo qualche motivo fra i tanti importanti per scegliere una vacanza diversa.

Sfogliando fra le diverse pagine di internet troverete gli alloggi per voi più idonei e i percorsi migliori alle vostre esigenze ed esperienze.

TREKKING A CAVALLO

Quanto è bello cavalcare lungo sentieri di montagna, costeggiando i fiumi seguendo percorsi alternativi. Questa è un'esperienza che affascina molto tantissime persone. Esperienza che per quanto bella , bisogna prestarci molta attenzione, soprattutto se è la prima volta, bisogna prepararsi con un minimo di allenamento.

Questa esperienza del turismo a cavallo è un'esperienza che sta sempre più prendendo piede fra la gente che vuole fuggire dal traffico cittadino, è una pratica fra sport e turismo. L'importante all'inizio è farsi seguire da una società che organizzi essa stessa dei percorsi, onde trovarsi in pericolosi equivoci e contrattempi.
Ricordiamo la Federazione Sport Equestri & la Società Italiana del Cavallo.

Le passeggiate a cavallo seguono le cosiddette ippovie.
Il cavallo viene fornito dall'organizzazione in base alle caratteristiche individuali ( altezza, peso, capacità, esperienza), i gruppi invece sono accompagnati da guide.

In alcuni punti particolarmente difficili si deve scendere da cavallo e proseguire a piedi, seguiti da una macchina che ha a bordo tutto il necessario , soprattutto quando i trekking durano più giorni.

venerdì 23 maggio 2008

NO DOPING...SI ALLA VITA !

Sono trascorsi pochi giorni dal blitz dei NAS sul Giro d'Italia di Ciclismo. Ci si interroga quindi se sia opportuno intervenire in quel preciso momento con un'operazione così spettacolare. Ma per la lotta al doping non c'è solo un'azione repressiva, il tutto deve partire dalla prevenzione che si caratterizza soprattutto nelle capacità degli operatori sportivi di stroncare ed interrompere sul nascere ogni forma di strumento distorto usato per raggiungere alti obiettivi.
Lo sport deve essere visto come uno strumento sociale; quato ha portata alla mancanza di una formazione di tutti gli operatori del settore che sono chiamati a gestire la crescita dei nostri ragzzi siano essi bambini, giovani o adolescenti, causando l'emergere dello sport deviato e di giovani che assumono comportamenti sbagliati, mettendo a repentaglio la propria salute e la propria carriera.

Lo sport dilettantistico si basa molto sul volontariato di ex- giocatori, che gestiscono, promuovono ed organizzano con molto entusiasmo le diverse iniziative sportive.
I tecnici sono molto consapevoli della necessità di aggiornarsi su nuove metodologie di allenamento, maggiormente disponibili ad interventi formativi, rispetto al dirigente sportivo.
Mentre quest ultimo dovrebbe svolgere il ruolo di facilitatore della comunicazione fra diversi ruoli e professionalità: allenatore , preparatore atletico, medico, massaggiatore e genitori, cercando di costruire un dialogo permanente con l'obiettivo di facilitare il percorso atletico, agonistico e formativo di ogni atleta. L'obiettivo principe deve essere il benessere dell'atleta di qualsiasi età e sesso.
Bisogna cercare un'organizzazione di una collaborazione fra tecnico e dirigente per essere in grado di osservare, aiutare ed incoraggiare, consolare, spronare il ragazzo futuro campione , sia il ragazzino più timido ed impacciato che è già tanto se riesce a fare un piccolo nuovo gesto atletico.

Bisogna rivalutare il ruolo del dirigente sportivo come un punto di riferimento per tutti i componenti di ogni realtà sportiva e atutti i livelli agonistici.
Si presente sempre più necessario ed urgente definire un progetto specifico finalizzato alla formazione di base dei dirigenti sportivi che deve vedere le Istituzioni sportive in collaborazione fra di loro.

Solo attraverso un impegno concreto sulla formazione degli operatori sportivi promosso ed organizzato dalle Istituzioni sportive e calato in ogni realtà periferica, in stretta collaborazione con gli Enti Locali, si potrà sperare di avere un futuro uno sport più pulito; chiaramente in gioco devono entrare anche gli inerventi economici dello Stato .
Potendo così finalmente e per sempre dire: NO AL DOPING...SI ALLA VITA.

domenica 18 maggio 2008

MOMENTI DI RELAX

Prendersi cura del proprio corpo è un lusso che ogni tanto bisogna concedersi, soprattutto durante la gravidanza.
Periodo in cui il proprio corpo ha bisogno di più coccole.

In un minuto proteggi le gengive. Tutte le sere dopo esserti lavata i denti, sciaquati con un colluttorio astringente e disinfettante.
Tre minuti per un massaggio rilassante ai piedi. Soprattutto quando nelle ultime settimane si gonfiano. Per aveer sollievo, massaggia il dorso e la pianta usando l'olio di mandorle.

Per tenere sotto controllo la cellulite, problema che in gravidanza tende ad aumentare è importante usare delle creme agli estratti vegetali. Per contrastare la formazione delle smagliature è importante usare l'olio di mandorle, ma va anche bene il comunissimo olio d'oliva, sulle gambe, ma anche sulla pancia, in questo modo aumentiamo l'elasticità della pelle che si sta dilatando.
Farlo per 12 minuti, quotidianamente.


In 8 minuti puoi anche depilarti, ma solo con il rasoio in quanto i capillari sono più fragili e lo strappo della ceretta, che sia caldo o a freddo, potrebbe romperli.
10 minuti sono ottimi per una maschera idratante e rilassante a base di estratti naturali e rigeneranti.

IL DESIDERIO DELLA PERFEZIONE

Crisi nera, crisi di identità, devo ritrovarmi, questo è spesso la farse d'esordio di una qualsiasi donna che intorno ai 40, continua a ricercare il desiderio della perfezione.

Bisogno che spesso nasce quando ci sidedica interamente ad una sola cosa, oppure quando c'è il desiedrio di volere fare tutto e bene.
IMPOSSIBILE!!!
Ovvero fare tanto e bene è anche possibile, ma c deve essere collaborazione con la famiglia nella quale si vive.
Dedicare tutto il tempo alla famiglia ad esempio, con l'ossessione che non sia mai abbastanza e che non vada mai ben quello che si è fatto, fa si che ogni momento che si dedica a sè sembra tempo perso.
Ecco che si comincia a trascurare la palestra, il parrucchiere, l'estetista o anche la sola uscita con le amiche finendo per diventare brutte, ma brutte dentro perchè non si è abbastanza coltivata la propria identità.

Spesso alle spalle c'è una famiglia molto perfezionista che non la rassicurano e non la gratificano, non soddisfando le sue esigenze.

Il perfezionismo è una brutta malattia che molte persone applicano alla valutazione della propria vita, la rigidità di carattere e di educazione è sinonimo di profonda fragilità ed insicurezza, rischiando di travisare giudizi che vengono dati sui propri comportamenti.
E' possibile però liberarsi da questa prigionia, facendo uno sforzo per imparare a misurarsi su quello che siamo in grado di fare, senza essere distratti da modelli interni ed imposti dagli altri. Essere perfezionisti ci porta ad essere sempre più soddisfatti di noi.

Imapriamo a concentrarci su quanto si è fatto in quella giornata e su come lo abbiamo fatto bene.
Impariamo a darci delle piccole gratificazioni, perchè è importante imparare ad essere sempre più soddisfatti di noi stessi.

Impariamo a fare della pigrizia una virtù, un modo per avere uno spazio tutto nostro intoccabile da tutto e da tutti.

mercoledì 14 maggio 2008

RIATTIVIAMO IL NOSTRO CORPO

Troppe ora seduti davanti ad un pc, oppure al contrario troppe ora passate in piedi ci causano strani ristagni di liquidi in diverse zone del corpo, determinando una certa rigidità che a volte nememno l'esercizio fisico è sufficiente a sblocacrlo.

......necessario quindi un buon linfodrenaggio manuale, il quale è il primo massaggio depurativo efficace e valido.

Analizzando la fisiologia dei tessuti hanno studiato tutta una serie di movimenti delicati che convogliano la linfa verso le principali stazioni linfonodali, dove viene ripoluta dalla scorie accumulate e poi rimesse in circolo.
Messaggio utile ed efficace in tutti i casi di ristagno liquidi, dalla più tradizionale cellulite ad un'edema post- trauma.
Può essere vivamente consigliato nei soggetti che soffrono di insufficienza venosa, tale problema provoca un aumento della linfa , in questo modo i vasi linfatici non riescono più a drenare,

Inoltre favorisce poi i processi di cicatrizzazione. Otttima soluzione dopo un'intervento chirurgico.
Il tutto deve essere eseguito da personale qualificato, in ambiente riscaldato e al massimo un'ora di tempo.
In genere c'è anche un sottofondo musicale per facilitare l'induzione al rilassamento.

E' bene quindi che le persone che soffrono di cellulite e ritenzione idrica lo facciano regolarmente, oppure anche i soggetti che sofforno di insufficienza circolatoria.

Tale massaggio è anche necessario quando c'è qualche soggetto che ha delle difese immuniatrie abbassate, riducendo qualsiasi tipo di infiammazione, riducendone l'intensità.

Voglio però cercare di ricordarvi che la ritenzione di liquidi può essere la sintomatologia nascosta di una ritenzione delle emozioni del Mondo esterno...quindi!

Prima o durante questi cicli di massaggi...fate una dieta depurativa, dell'esercizio fisico che vi permetta di liberare lo stress e imparate a ridere...se non ce la fate, guardatevi qualche film comico, fatevio aiutare dal vostro partner, ma ridete .

LA LINFA

Il sistema linfatico è una complessa rete costituita dai linfonodi e dai vsi linfatici, che drena i tessuti della linfa, riversandola nela vena cava.

Oltre ad essere un'importante componente del sistema immunitario, ha quattro funzioni che si relazionano tra di loro garantendoci così un perfetto equilibrio psicofisico.
Da non scordare la rimozione dei fluidi dei tessuti eccedenti, a seguire c'è l'assorbimento di acidi grassi e conseguente trasporto di garsso e chilo verso il sistema circolatorio,

Poi c'è la produzione di cellule immunitarie come linfociti, monociti, ultima nella lista, ma non nell'ordine di importanza la PRODUZIONE DI ANTICORPI.

Ma ci si chiede ancora troppo spesso che cos'è la linfa da un punto di vista biologico?

La linfa è un liquido trasparente, a reazione leggermente alcalina che circola nel sistema dei vasi linfatici. Costituita principalmente da acqua, proteine, elettroliti, grassi e da elementi figurati, a causa del suo contenuto in fibrogeno il quale coagula se viene estratta dai vasi linfatici.

venerdì 9 maggio 2008

CARI SPORTIVI....

E' un fatto noto e più volte accertato dai NAS , che nel Mondo del fitness e delle palestre circolano prodotti di ogni genere, spesso inutili rispetto alle finalità promesse e sperate, a volte anche dannosi, se non altro per l'arbitrarietà dei dosaggi.
Tutti gli atleti, dilettanti o professionisti, giovani o veterani, non importa nè il livello, nè la disciplina che praticano, sono accomunati dall'intima ed errata conviznione che gli integratori, assunti in dosi elevate, possano migliorare in qualche modo le prestazioni fisiche. Eppure due grandi esperti di nutrizione, come Fredrick Stare ( fondatore del Department of Nutrition dell'Hrvard University) ed Ancel Keys ( promotore degli studi sulla dieta meditteranea), hanno firmato insieme questa frase " La realtà è che non esistono diete speciali per gli atleti. Essi necessitano di calorie sufficienti e cioè molte di più di quelle di cui ha bisogno la maggior parte di noi, ma della stessa proporzione e dello stesso tipo di proteine, vitamine, sali minerali che occorrono a chiunque altro. Gli integratori sono quindi degli inutili presidi terapeutici, se correttamente formulati ed usati, ma proprio per questo devono essere controllati seriamente. Bisogna evitare che il fragile mondo dello sport, abbagliato da una pubblicità miracolosa, ne faccia un uso improprio ed eccessivo.

Purtroppo anche tra gli spportivi, soprattutto nelle palestre dove mancano istruttori di Scienze motorie o in Dietistica, si forniscono consigli impropri sull'alimentazione e peggio ancora sulla presunta necessità di raddoppiare o triplicare la quota proteica della dieta per potenziare quella muscolatura che fra banchi di scuola o poltrone d'ufficio, motorini, auto, moto o mezzi di trasporto pubblici, non è giustamente sollecitata.

E' bene ricordare agli sportivi che più che pensare a mangiare devono imparare a bere bene.
Con una minima perdita , anche solo del 2% dell'acqua corporea può ridurre forza e resistenza. Con la sudorazione si perdono elettroliti che devono essere reintegrati, ma senza esagerare nella concentrazione dei soluti per non rallenatre il tempo necessario per l'assorbimento intestinale.
Si all'acqua minerale naturale , magari bicarbonato alcalina o di rubinetto dopo qualsiasi impegno fisico e prolungato.
Le bibite non devono essere troppo concentrate, nè gasate, in quanto l'assorbimento avviene nell'intestino, perciò le bevande iperosmolari ( troppo addizionate di minerali e/o zuccheri) devono stare più a lungo nello stomaco ritardando così la reintegrazione idro- salina.
( fonte: Eugenio del Toma. Consumatori il mensile dei soci COOP).

martedì 6 maggio 2008

LATO B

Lato B , tanto discusso, quanto mai contestato mai come negli ultimi periodi.

Fisicamente ti senti perfetta: alta slanciata, oppure piccolina ma giustamente proporzionata.
Ecco che tutti i tuoi problemi però stanno lì al lato B.
Come esercizio fitness ti posso consigliare il pattinaggio e la pedana vibrante.
A tavola l'ideale è tenere bilanciato l'introito di carboidrati pane, pasta , cereali integrali e proteine vegetali come funghi, legumi , soia e derivati. Alimenti che rinforzano le fibre muscolari.
Tutto inutile però senza sport!

Il tuo problema invece sono le culottes de cheval, accumuli di grasso sui fianchi e sui glutei. Per eliminarle occorrono sport e massaggi.
Come sport l'ideale è l'elastico, stese a terra, di fianco, sollevate la gamba per 30 volte min per 2 serie.
Sport al top è il beach volley, la sabbia toglie la possibilità di sfruttare la spinta del piede nei salti e spostamentio laterali.
Odiate la spiaggia e soprattutto giocare sotto il solleone..via libera ai balli latino americani per un lato B da star.
Le tossine intasano gli strati sottocutanei e rallentano la microcircolazione. In questo modo le cellule soffrono e si forma la cellulite. Si a cibi ricchi di vitamina c e ad alimnenti disintossicanti: carciofi, cicoria, lattuga, ananas, broccoli e verdure a foglia verde, kiwi e albicocche.


Tu invece sei una ragazza formosetta, hai bisogno sostanzialmente di camminare e pedalare per mettere a posto il tuo lato B. Camminare soprattutto in acqua alternando le andature per almeno mezz'ora. Se puoi sfrutta la bici , regolando la sella per far lavorare al massimo i glutei.
Il problema dell'alimentazione per voi sono i carboidrati in eccesso, il glucosio eccessivo si trasforma in grasso accumulandosi nei fianchi e nei glutei. Per aggiustare il fondoschiena STOP pane, pasta e dessert. Se gli zuccheri calano l'organismo è costretto a prelevare i depositi di grasso e trasformarli in energia.
Via libera quindi a carne magra, pesce, uova , formaggi light, almeno 3 volte per settimana.

Dolcis in fundo tu invece che hai un fondoschiena piatto perchè sei eccessivamente sottopeso o perchè sei così naturalmente l'ideale è imparare a nuotare con le pinne, in quanto costringono i glutei ad uno sforzo proporzionato all'acqua spostata nella battuta dei piedi.
Non ami il nuoto, ma desideri migliorare il tuo lato B..ok, niente di più semplice pratica la kick boxing,continue estensioni della gamba permettono un allenamento intenso ai glutei.
Per quanto riguarda l'alimentazione ideali sono i cibi integrali, semi di lino, finocchio, te verde, fagioli, soia e derivati.

NUOTARE PER GIOCARE- GIOCARE PER NUOTARE

Il nuoto da sempre è definito uno tra gli sport più completi e migliori per noi e i propri figli.
Ci si trova però che molti bambini hanno paura dell'acqua, ma attenzione che le tue paure diventano inevitabilmente le sue.
Il bambino non annega ( è stato 9 mesi nel liquido amniotico), nemmeno quando va a fondo e va bene a partire dai primissimi mesi di vita. L'importante è che ogni cosa venga fatta per gioco, magari cominciando nella vaschetta di casa durante il bagnetto.
Verso i 5-6 anni c'è un maggior controllo del corpo, una volta imparata questa abilità non la si scorda più.
Comunque sia non bisogna forzare il bambino, ma procedere per gradi ricordandosi che il gioco per il bambino è vita, tutto deve avvenire mediante il gioco, il quale deve essere un mezzo e non un fine.

IL KAYAK PER RIMETTERSI IN FORMA

Il kayal non è solo un cercare avventure lungo le rapide di un torrente, è anche una disciplina olimpica che si svolge sulle acque tranquille di un lago e per brevi tratti.
Il kayak è uno sport di potenza e di resistenza, le forze degli atleti sono spinte al massimo.

Il bello di questo sport è che è uno sport di squadra, ma ci si può allenare anche in separata sede, puntando la concentrazione sui propri punti deboli e lavorando secondo i ritmi del proprio corpo. L'affiatamento viene nell'imbarcazione in quanto si vive in simbiosi, il ritmo lo impone chi sta davanti, l'altro segue.

Buttandosi il lago alle spalle, si riesce a buttare dietro tutti i pensieri tristi e a trovare una certa empatia con la natura e a ritrovare l'energia giusta per proseguire nel corso della vita.

LA PALESTRA DOMESTICA

Sei una donna super impegnata e stressatissima alle prese tra lavoro e famiglia, non riesci a trovare degli spazi adeguati per il tuo benessere psicofisico.
Niente di più sbagliato adesso. Anche la tua casa può trasformarsi in una palestra, ma non solo così anche l'ufficio che si trova al 2-3 o 4° piano...

Prendiamo per esempio l'ascensore che si rompe, scocciatura al massimo, ma niente di meglio per trasformarla in una palestra domestica, che siano le scale di casa o quelle dell'ufficio.
I gradini poi hanno dato il via ad una vera disciplina sportiva, cosi definito vertical sprint: atleti impegnati sull'Empire State Building di New York, oppure al Pirellone di Milano.

Non è necessario trasformarsi in cat woman per stare in forma, ma le scale che incontrate sul vostro cammino, sfruttatele al massimo. Muoversi in salita è un gesto che costa molta fatica , in quanto si deve vincere la forza di gravità. Anche uno sportivo nato e convinto fa molta fatica a gestire la propria " palestra fai da te" perché l'apparato cardiorespiratorio lavora al 100%.

Occasione da sfruttare anche per chi è in sovrappeso/obeso causa pigrizia: bastano una decina di scalini al giorno per migliorare la propria forma fisica.

Piccoli consigli dalle star:
"Il trucco per sfruttare le scale in salita è spingere forte con il piede dietro come una molla, così tonificate tutti i muscoli delle gambe; Sarah Jessica Parker".
" Il top dell'allenamento : le scale in salita, quando il piede va su, contraete i glutei e appoggiate bene la pianta, così tonificate i muscoli di tutta la gamba; così fa Paris Hilton.

( fonte: donna in forma 30 aprile 2008)

GENI O GYM?

Per fortuna o sfortuna che dir si voglia non tutte abbiamo la fortuna di avere nel nostro patrimonio genetico la predisposizione ad un corpo magro, tonico e asciutto.
Il segreto sta nelle migliaia di cellule così chiamati geni che vanno a costituire l'unicità della persona e su cui è impossibile intervenire.
C'è da dire però che non serve demoralizzarsi per questo, ma armarsi di tanta pazienza e buona volontà si.
Lo sport può fare miracoli : bruciare calorie e alzare il metabolismo rendendolo più reattivo. l'importante è farlo bene ovvero: giusta qualità in giusta quantità.

Chi si vuole tonificare e buttare giù qualche chilo di troppo deve evitare i pesi, in quanto così ingrossa i muscoli, buttando giù pochissime calorie. Allo stesso modo è inutile sfiatarsi sul tapis roulant 2 volte alla settimana.

Se desideriamo cedere alla gola più di 1 volta a settimana e mantenere un certo fisico: tonico e magro meglio scegliere le attività aerobiche 3 volte a settimana per circa 60 minuti, al 75% della massima capacità cardiaca. Gli ultimi studi hanno dimostrato che se si desidera far crescere i muscoli l'allenamento ideale è 3 volta a settimana, in quanto cosce e glutei si scolpiscono meglio durante il giorno di pausa.

lunedì 5 maggio 2008

IL PROBLEMA DELL'INCONTINENZA

E' un problema molto diffuso, per quanto ancora troppa gente si vergogna e si sente a disagio a parlarne apertamente , almeno agli amici più cari.

E' un disturbo che colpisce 3 milioni di persone in Italia, soprattutto donne. Consiste nella pedita involontaria di alcune gocce di pipì.
Il problema si può manifestare in due forme:
- da stress: colpisce maggiormente le donne ed è dovuta ad un parto impegnativo, che ha portato un maggiore affaticamento dei muscoli del pavimento pelvico, riusltando così indeboliti, non costituendo un valido supporto per vescica e uretra. Anni e sovrappeso aggravano la situazione.
- da iperattività invece è causata da una contrazione involontaria che può essere determinata da causa diverse, per l'uomo una causa è l'ipertrofia prostatica benigna.
La donna è più colpita, soprattutto con il calo degli estrogeni in menopausa rende i muscoli intorno alla vescica più cedevoli.
Per gli uomini è un problema che si collega ai disturbi prostatici.
Per entrambe può essere la spia di un problema neurologico, quale Morbo di Parkinson o ictus, oppure problemi a livello del cervello che possono causare danni ai centri nervosi responsabili del controllo della vescica.
Le tecniche per curare tale problema sono diverse:
Innanzitutto la ginnastica del perineo : sono semplici esercizi di allenamento dei muscoli, fare pipì ad intermittenza. La persona deve interrompere la minzione e ricominciare qualche secondo dopo.
L'elettro stimolazione elettrica, ma indolore dei muscoli così vengono tonificati.
La kinesiterpaia;
La stimolazione magnetica perineale, così' come nei casi più gravi si deve ricorrere alla chirurgia , intervento che può essere risolutivo per la donna, se l'incontinenza è dovuta ad un indebolimento grave delle strutture muscolari che reggono la vescica. Operazione eseguita in anestesia generale.

domenica 4 maggio 2008

I BENEFICI DEL NORDIC WALKING

E' un ottimo alleato sportivo per tutte quelle donne che soffrono di gonfiori alle gambe, in quanto stimola la circolazione sanguigna e linfatica, mantenendo una bella forma fisica.

La gente comune pensa troppo spesso che si tratti di una normale camminata. In realtà il nordic walking insegna a camminare correttamente , migliorando anche la postura a a muoversi con più controllo. Tra i suoi principi base è che le abilità devono poi essere applicate alla vita di tutti i giorni.

Questa è una disciplina anaerobica che permette di bruciare molte calore, in un'ora di camminata CON BASTONCINI si possono bruciare fino a 480 cal, contro le 280 di una camminata senza bastoncini.
Si possono poi, sciogliere le tensioni e i dolori che si tendono ad accumulare nella zona delle spalle. Esercitando i muscoli che tirano verso il basso, le spalle, automaticamente si rilassano anche i muscoli che tirano verso l'alto, ovvero quelli che creano le tensioni.

Recenti studi hanno dimostrato che questo sport aumenta la frequenza cardiaca senza affaticare eccessivamente il cuore: l'aumento dei battiti cardiaci non corrisponde all'aumento del consumo energetico e del lavoro. Il cuore quindi riesce a pompare più velocemente una maggiore quantità di sangue, grazie alla riduzione della resistenza dei vasi sanguigni e all'attivazione dei muscoli che danno quell'effetto pompa senza superare la soglia di guardia. Migliorando così l'ossigenazione e il nutrimento di organi e tessuti.

Per praticare il nw è necessario imparare a muovere correttamente il corpo, coordinando le varie parti con i bastoni. Ciò aiuta a prendere maggiore consapevolezza di e dei propri movimenti nello spazio. Quindi si impara a muoversi meglio, ad essere più coordinati e flessibili.
Ogni volta che si sollevano i piedi i vasi che stanno alla base delle estremità si riempiono di sangue, quando si appoggiano a terra, il peso del corpo fa svuotare le vene, spingendo il sangue verso l'alto. Questo impedisce che si formino ristagni di sangue nelle vene. Camminare è essenziale per chi ha problemi di stasi venosa, gonfiori alle gambe e di circolazione linfatica.

In questo modo si impara a godere del meraviglioso Mondo naturale.

Può essere fatto ovunque: mare, montagna, in città, o in paese. Tutto va bene...l'importante è fare sempre un po' di riscaldamento iniziale e defaticamento finale.
Attività adatta a chiunque dai più piccoli a chi è avanti con gli anni, per chi è in gravidanza , come per chi ha necessità di perdere peso.

Per avere maggiori informazioni il sito internet da contattare è
anwi@anwi.it
Oppure contattando direttamente l'elenco degli istruttori certificati nel sito http://www.anwi.it/


Buona camminata!

sabato 3 maggio 2008

NORDIC WOLKING

E' finalmente arrivata la bella stagione, il caldo e le giornate lunghe ci invitano a trascorrere sempre più tempo all'aria aperta.
Magari proprio da pochi giorni il medico o anche personalmente ci siamo resi conto che dobiamo smaltire qualche chilo di troppo.
Che fare , soprattutto se mai abbiamo messo ai piedi un paio di scarpe da ginnastica o non siamo mai saliti su una bicicletta ( e se fosse elettrica, ancora meglio?).

Ma da oggi c'è una dolce attività sportiva, adatta per tutte le età, che ci permette di attivare circa 600 muscoli del nostro corpo ( così tanti ne abbiamo!?!), permettendoci di perdere anche qualche chilo di troppo. Che disciplina sarà mai?
Il nordic wolking, in arrivo per voi dalla Finlandia, ha le sue radici già negli anni '30, quando gli sciatori finlandesi, cominciarono ad usare questi bastoni anche durante l'estate.
Come attività fisica ricreativo pertì negli anni '80.

Il nordic wolking è uno sport completo , una camminata naturale e fluida, intensificata dall'uso di speciali bastoncini e dall'attivazione dei muscoli di tutto il corpo.
Si basa su tre pilastri essenziali: la tecnica corretta di cammino, il lavoro attivo di schiena e muscoli, postura e allineamento del corpo, uso corretto dei bastoncini.
I pedi sono allineati ma distanti circa 15 cm, ginocchia morbide, ma bloccate.
La falcata deve essere naturale con una buona estensione dell'anca, non si deve ancheggiare, la parte deve rimanere stabile.
Il tallone deve essere la zona del piede che compie una rullata, attinando in questo modo tutta la muscolatura della zona interessata.
Durante il nordic wolking si impara la postura corretta, ovvero la posizione centrale, neutra e controllata. Si devono attivare i muscoli profondi della zona addominale che sono quelli che danno sostegno al tronco e stabilità, oltre alla potenza a tutti i muscoli.
Mantenendo una posizione più alta del corpo si facilitano i movimenti del tronco.

Per quanto riguarda l'uso dei bastoncini è simile a quello dello sci di fondo classico; le braccia devono oscillare in modo naturale, quasi una camminata senza bastoni. L'obiettivo è di aumentare la naturalezza e fluidità del movimento.

venerdì 2 maggio 2008

I MECCANISMI DELLA RESPIRAZIONE

I meccanismi deputati al miglioramento della respirazione non sono ancora ben definiti.
Comunque sia è bene ricordare che l'esercizio respiratorio chiede grande attenzione per aspetti di postura, propriocettivi e quelli relativi la variazione di frequenza e profondità del respiro.
Qualsiasi tecnica di training respiratorio che si possono utilizzare richiedono una diretta progressione didattica per apprendere correttamente gli esercizi da eseguire, evitando di allenare l'errore, come solitamente si tende invece a fare.
Migliorare la percezione del proprio respiro, nel minor affaticamento dell'efficenza ventilatoria e nella diminuzione del senso di affanno respiratorio. Anche una minore competizione tra i muscoli respiratori e periferici per l'uso dell'ossigeno apportato dal circolo sanguigno potrebbero essere di fondamentale importanza.
Apprendere una tecnica in modo corretto potrebbe garantire una migliore respirazione.

La ginnastica respiratoria potrebbe anche essere un mezzo di prevenzione del decadimento fisico, soprattutto per quanto riguarda argomento infortuni, in quanto non richiede sforzi impegnativi e può essere praticata ovunque.
I benefici sono immediati e duraturi nel tempo soprattutto per quanto riguarda il mantenimento di una buona efficenza fisica soprattutto seguente un periodo di inattività.
Per chi pratica sport a livello agonistico però non va trascurata l'importanza di un corretto training respiratorio, fondamentale per tutti gli atleti soggetti a malattie cardiache.

CONSIDERAZIONI APPLICATIVE SULLE DINAMICHE RESPIRATORIE

Durante un'attività sportiva più o meno intensa interverranno dinamiche che prevedono una maggiore espansione con un intervento aggiuntivo di una respirazione medio toracica completa.
Ogni allargamento della gabbia toracica va concepito sempre nello spazio tridimensionale.
E' fondamentale acquisire la capacità di saper generare volontariamente e poi riflessa l'adattamento dei controlli respiratori atti ad attività specifiche.
Importante mantenere le dinamiche respiratorie ottimali anche in posizioni del corpo particolari.
L'uso ottimale della muscolatura espiratoria nel rispetto delle posture funzionali all'attività.
U uso consapevole e automatico delle apnee, sia nella fase piena che vuota.
Mantenimento di una ventilazione costante anche nei momenti difficili della competizione.
La capacità di variare a volontà sia la durata delle fasi respiratorie in funzione delle necessità contingenti.
La capacità di sfruttare al massimo il ritorno elastico dei tessuti polmonare e della gabbia toracica dopo un'inspirazione ed una espirazione massime.

( fonte: Rivista trimestrale Scuola dello Sport)

IMPORTANZA DI UNA CORRETTA RESPIRAZIONE IN CAMPO

La personale modalità di respiro è indotto da diversi fattori.
Qualcuno può essere riferito a dinamiche respiratorie e posture scorrette, calo della mobilità delle strutture scheletriche ed elementi di scarsa coordinazione legate ad abitudini consolidate.
E' importante quindi imparare ad allenare la respirazione, che può comportare comunque qualche problema, in quanto siccome respiriamo spesso in maniera automatica - quindi sbagliata- rischiamo di allenare l'errore.

La respirazione è per l' essere umano un'attività troppe volte automatica ed involontaria. Fondamentale per quanto riguarda i processi vitali in quanto apporta ossigeno.
La respirazione ha una funzione essenziale: l'ematosi.

I tessuti del corpo e le cellule in generale hanno bisogno di ossigeno per poter funzionare, tale viene fornito dal sangue arterioso.
La funzionalità delle cellule produce anidride carbonica veicolata dal sangue venoso verso i polmoni.
Doppio fenomeno che viene chiamato respirazione interna, la quale si produce a livello di tessuti e cellule. All'interno dei polmoni viene realizzata la trasformazione del sangue venoso in arterioso. La quale si produce anche attraverso gli scambi di ossigeno e anidride carbonica dall'esterno: l'aria ricca di ossigeno entra nei polmoni, e dai tessuti, il sangue ricco di anidride carbonica entra dai tessuti.
Lo scambio di gas avviene attraverso le membrane alveo - capillari. Dunque l'aria entra dal'esterno del corpo verso i polmoni e viceversa circa 15-20 volte al minuto, fenomeno che va sotto il nome di ventilazione, si produce a livello dei polmoni.
L'ossigeno non può essere accumulato nel corpo, noi abbiamo sempre bisogno di respirare.

L'atto respiratorio è definito da un'alternanza tra una fase di espansione della gabbia toracica detta inspirazione ed una fase di restringimento della stessa , detta espirazione. Tali atti sono inframmezzati da un tempo di pausa detto apnea a pieni polmoni e apnea a polmoni vuoti.
L'atto di inspirazione viene manifestato da un'espansione di una parte o della totalità del tronco. L'espansione può avere diverse ampiezze e localizzazioni.
Il muscolo motore principale dell'atto respiratorio è il diaframma.
Nell'atto respiratorio oltre al diaframma vengono coinvolti altri muscoli importanti:
- i muscoli inspiratori costali;
- i muscoli che innalzano le coste a partire dal tratto dorsale della colonna;
- i muscoli spinali;
- i muscoli che elevano le coste a partire dal capo e dal collo.

L'espirazione invece si manifesta con una chiusura del ventaglio costale. In questa fase il diaframma si rilassa progressivamente , ritornando alla sua posizione. La forza che determina l'espirazione dipende:
* dal ritorno elastico del tessuto polmonare e dall'azione dei muscoli espiratori.
Per aumentare la quantità d'aria espirata la velocità e la potenza dell'espirazione intervengono di più i muscoli addominali, quelli del pavimento pelvico, i muscoli espiratori che agiscono sulle coste, i muscoli ad azione variabile, ovvero gli intercostali e gli inspiratori.

giovedì 1 maggio 2008

SPORT E CICLO MESTRUALE

I dati sul ruolo del ciclo mestruale nell'allenamento della forza tendono a scarseggiare. Si è però notato che nelle sportive vi è una sindrome premestruale meno importante rispetto alle non sportive.
Sono ancora in via di accertamento quanta attività fisica sia necessaria, quanto e se possa avere qualche incidenza negativa sul profilo mestruale dell'atleta. Le alterazioni del ciclo mestruale comprendono l'amenorrea primaria & secondaria, la dismenorrea, l'ipermenorrea: anomalia di quantità del flusso mestruale mensile che si presenta più abbondante della norma e ad intervalli regolari. Ed infine l'oligomenorrea : ciclo irregolare.
Il tutto deve però essere in concomitanza con eventi o fattori stressanti della donna sportiva con alterazioni del ciclo.

L'esercizio fisico da solo non può determinare le alterazioni del ciclo, ci possono essere altri fattori: es la mancanza di sostanze nutritive adeguate, scarso introito calorico.
La percentuale di donne affette da amenorrea secondaria è maggiormente presente fra le donne che fanno attività agonistica che fra le donne che svolgono una vita tendenzialmente sedentaria.

La forza non cambia durante un ciclo mestruale normale, anche se ci sono ricerche in atto che sottolineano come le migliori prestazioni fisiche si ottengono, stranamente, proprio nella fase mestruale.
Siccome gli studi su sport e ciclo mestruale non sono chiari, probabilmente gli effetti sono individuali.
Ma per esaminare a fondo ogni aspetto dell'allenamento della forza per le donne un gruppo di esperti ha esposto alcuni risultati, di cui io cercherò di sintetizzarli :
1. adeguati programmi di allenamento della forza e condizionamento fisico permettono di migliorare la prestazione sportiva e riducendo i rischi di infortuni.
2.le risposte fisiologiche fra uomini e donne sono simili, quindi anche gli allenamenti devono essere tali.
3. nella parte inferiore del corpo delle donne non allenate è grosso modo uguale a quella degli uomini.
4. nelle donne l'ipertrofia dei muscoli indotta dall'allenamento contro resistenze è uguale a quella degli uomini in termini relativi.
5. distribuzione della tipologia di fibre muscolari nelle atlete è uguale a quella degli uomini, anche se nelle donne, l'area della sezione trasversale delle fibre è inferiore.
6. le donne atlete nel caso di amenorrea secondaria sono più esposte al rischio di lesioni muscolo - scheletriche.
7. l'allenamento contro resistenze deve essere eseguito con degli esercizi strutturali che coinvolgono più articolazioni per stimolare il sistema scheletrico ed indurre l'immagazzinamento del calcio nelle ossa.
8. le donne possono continuare ad allenarsi anche in gravidanza, salvo consiglio contrario dal ginecologo.
9. visti gli effetti della rilassina, proteina prodotta dall'ovaio in gravidanza, che causa espansione del bacino e rilassamento dell'utero, inibendo la contrazione durante lo sviluppo del feto, causando un allentamento di tendini e legamenti in previsione del parto, si consiglia alle donne la massima prudenza per quegli esercizi ( tipo squat), che chiamano in causa più articolazioni.
10. è stato osservato che l'allenamento contro resistenze induce cambiamenti positivi nella composizione corporea con minime modificazioni del peso.
11. considerando che le donne presentano una forza inferiore a quella degli uomini nella parte superiore del corpo, le donne adulte che praticano un allenamento della forza si devono impegnare più muscoli nello sviluppo della forza di questa parte del corpo.


( fonte: Scuola dello Sport, rivista trimestrale)

DIFFERENZE FRA UOMINI E DONNE

Le donne hanno meno fibre muscolari e sono più piccole di quelle degli uomini. Fatti che smentiscono il mito che un allenamento naturale della forza possa portare una donna ad avere un aspetto da uomo. Le donne hanno la stessa composizione di fibre muscolari degli uomini con fibre a scossa lenta e a scossa rapida.
Le fibre a scossa lenta servono principalmente agli impegni di resistenza, quelle a scossa rapida servono per gli impegni di velocità, forza e potenza. Nei soggetti non allenati troviamo una differenza per quanto riguarda il rapporto nella grandezza delle fibre muscolari.


Causa di questa differenza è ancora tutta da studiare. E' stato anche ipotizzato che questa sia dovuta ad una richiesta inferiore di forza e potenza nell'attività quotidiana nella donna. Ma qualcuno sospetta che si potrebbe trattare anche di una differenza di genere.
Comunque sia queste differenze nelle fibre muscolari possono influenzare un programma di allenamento della forza per cui, dopo un periodo tranquillo, necessario perchè le fibre a scossa rapida superino quelle a scossa lenta. Per avere tali effetti bisogna usare resistenze più pesanti per stimolare l'aumento delle dimensioni più rapido delle fibre muscolari di tipo II che si trovano nelle unità motorie con una soglia di attivazione più elevata.
Si è visto che quando c'è una predominanza di fibre a scossa lenta il fenomeno di disallenamento è più rapido. Bisogna quindi prevedere sessioni di mantenimento più frequenti.

Le differenze di genere nel numero delle fibre muscolari e delle dimensioni della loro area della sezione trasversale si riflettono nelle differenze di forza assoluta. Le correzioni che tengono conto di dimensioni e massa corporea possono ridurre le differenze osservate nella forza della parte inferiore del corpo, ma non nella parte superiore.

Nelle donne la forza massimale media di tutto il corpo corrisponde a circa il 60% della forza massimale media del suo compagno maschio.

La differenza più banale che troviamo alla base dei meccanismi fondamentali che regolano l'adattamento della forza di uomini e donne è il testosterone. Presente in entrambe i sessi, anche se con percentuali diverse, le donne presentano quantità inferiori da 10 a 20 volte in meno rispetto agli uomini in condizione di riposo. Differenza che si evidenza soprattutto in fase adolescenziale, quando comincia la differenziazione dei caratteri sessuali secondari.
Nelle donne tale ormone è secreto dalle ghiandole surrenali.
I loro valori sono comunque inferiori rispetto agli uomini; aumentando un po' sotto stress da esercizio fisico.
Si è poi notato che nelle donne le modificazioni nei muscoli, ossa e tessuti connettivi sono maggiormente collegate alla produzione da parte dell'ipofisi dell'ormone della crescita.
In fase di riposo nelle donne la concentrazione dell'ormone della crescita bioattivo sono più elevate di quelle degli uomini e le modificazioni portate dall'allenamento avvengono in modo diverso.
Anche il livello normale dell'ormone della crescita delle donne è più elevato di quello degli uomini, fornendo poi un meccanismo di compensazione nella regolazione degli adattamenti anabolici nei muscoli e tessuto connettivo.

Se si notano aumenti massivi dell'apparato muscolare nelle donne è dato da altri fattori che bisogna prendere in considerazione:
- livelli a riposo di testosterone;
- capacità di svolgere un allenamento della forza più intenso;
- risposta ormonale all'allenamento della forza superiore alla norma;
- rapporto estrogeno- testosterone inferiore alla norma;
- predisposizione genetica allo sviluppo della massa muscolare.
Le donne hanno risposte più rapide rispetto agli uomini; si sono poi rivelate molto sensibili agli stimoli dell'allenamento contro resistenze.

Ideare un protocollo per le singole sessioni di allenamento è il primo step da superare per creare un adeguato programma di allenamento. Per lo sviluppo della forza in una donna ci sono efficaci protocolli che prevedono variazioni nelle richieste di allenamento, serie multiple ed uno schema di variazione dei sovraccarichi che comprenda resistenze più pesanti.

( fonte:Scuola dello sport. trimestrale)

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