giovedì 1 maggio 2008

SPORT E CICLO MESTRUALE

I dati sul ruolo del ciclo mestruale nell'allenamento della forza tendono a scarseggiare. Si è però notato che nelle sportive vi è una sindrome premestruale meno importante rispetto alle non sportive.
Sono ancora in via di accertamento quanta attività fisica sia necessaria, quanto e se possa avere qualche incidenza negativa sul profilo mestruale dell'atleta. Le alterazioni del ciclo mestruale comprendono l'amenorrea primaria & secondaria, la dismenorrea, l'ipermenorrea: anomalia di quantità del flusso mestruale mensile che si presenta più abbondante della norma e ad intervalli regolari. Ed infine l'oligomenorrea : ciclo irregolare.
Il tutto deve però essere in concomitanza con eventi o fattori stressanti della donna sportiva con alterazioni del ciclo.

L'esercizio fisico da solo non può determinare le alterazioni del ciclo, ci possono essere altri fattori: es la mancanza di sostanze nutritive adeguate, scarso introito calorico.
La percentuale di donne affette da amenorrea secondaria è maggiormente presente fra le donne che fanno attività agonistica che fra le donne che svolgono una vita tendenzialmente sedentaria.

La forza non cambia durante un ciclo mestruale normale, anche se ci sono ricerche in atto che sottolineano come le migliori prestazioni fisiche si ottengono, stranamente, proprio nella fase mestruale.
Siccome gli studi su sport e ciclo mestruale non sono chiari, probabilmente gli effetti sono individuali.
Ma per esaminare a fondo ogni aspetto dell'allenamento della forza per le donne un gruppo di esperti ha esposto alcuni risultati, di cui io cercherò di sintetizzarli :
1. adeguati programmi di allenamento della forza e condizionamento fisico permettono di migliorare la prestazione sportiva e riducendo i rischi di infortuni.
2.le risposte fisiologiche fra uomini e donne sono simili, quindi anche gli allenamenti devono essere tali.
3. nella parte inferiore del corpo delle donne non allenate è grosso modo uguale a quella degli uomini.
4. nelle donne l'ipertrofia dei muscoli indotta dall'allenamento contro resistenze è uguale a quella degli uomini in termini relativi.
5. distribuzione della tipologia di fibre muscolari nelle atlete è uguale a quella degli uomini, anche se nelle donne, l'area della sezione trasversale delle fibre è inferiore.
6. le donne atlete nel caso di amenorrea secondaria sono più esposte al rischio di lesioni muscolo - scheletriche.
7. l'allenamento contro resistenze deve essere eseguito con degli esercizi strutturali che coinvolgono più articolazioni per stimolare il sistema scheletrico ed indurre l'immagazzinamento del calcio nelle ossa.
8. le donne possono continuare ad allenarsi anche in gravidanza, salvo consiglio contrario dal ginecologo.
9. visti gli effetti della rilassina, proteina prodotta dall'ovaio in gravidanza, che causa espansione del bacino e rilassamento dell'utero, inibendo la contrazione durante lo sviluppo del feto, causando un allentamento di tendini e legamenti in previsione del parto, si consiglia alle donne la massima prudenza per quegli esercizi ( tipo squat), che chiamano in causa più articolazioni.
10. è stato osservato che l'allenamento contro resistenze induce cambiamenti positivi nella composizione corporea con minime modificazioni del peso.
11. considerando che le donne presentano una forza inferiore a quella degli uomini nella parte superiore del corpo, le donne adulte che praticano un allenamento della forza si devono impegnare più muscoli nello sviluppo della forza di questa parte del corpo.


( fonte: Scuola dello Sport, rivista trimestrale)

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