mercoledì 3 dicembre 2014
GENERAZIONE TARTARUGA
GENERAZIONE TARTARUGA
I ragazzi italiani sono i più pigri d'Europa attratti dalla tecnologia " stazionaria", in qualche forma conosciuta a scapito della pratica sportiva. Infatti anche l'attuale Ministro della Pubblica Istruzione ha recentemente promesso che dirotterà dei fondi europei sull'attività fisica, a partire da quella scolastica.
Nell'attesa che avvenga questo cambiamento è emerso probabilmente sui media di tutto il Mondo, rimbalzato da una ricerca australiana: i ragazzi di oggi sono così pigri che possono essere definiti " Generazione Tartaruga", generazione formata da persone ottuse e lente.
Sulla distanza di un miglio ( 1609 metri) i più giovani impiegano mediamente un minuto e mezzo in più dei loro padri.
I ricercatori australiani hanno analizzato 50 studi sulla corsa condotti in 28 Paesi tra il 1964 ed il 2010.
Più di 25 milioni di ragazzi sani, Generazione Tartaruga, tra i 9 ed i 17 anni sono stati presi in considerazione e tutti hanno misurato il fitness in termini di distanza percorsa in un tempo stabilito o quanto impiegavano a coprire una certa distanza.
Solo negli Stati Uniti i ricercatori hanno scoperto che la resistenza cardiovascolare dei ragazzi è calata del 6% in 10 anni.
Ragione di questa " Generazione Tartaruga" è semplice : portano addosso troppo grasso corporeo rendendo più difficile la deambulazione.
Inoltre i genitori di oggi non sono permettono ai bambini di muoversi, hanno troppa paura del movimento, delle cadute, del trambusto che un bambino che si muove crea e quindi i bambini di oggi vedono troppi passeggini e seggiolini anche anche avanti con l'età: 5- 8 anni.
Oltre ai genitori, la generazione tartaruga, è vittima di una serie di fattori esterni, di concause determinanti, come la mancanza di verde, urbanizzazione, cambiamenti nei programmi scolastici di educazione fisica, troppo tempo davanti a TV e videogiochi.
Generazione tartaruga, da schiodare dalla sedia.
I ragazzi non devono fare tutto subito, basta per cominciare 60 minuti di attività fisica aerobica al giorno. Ora che può essere suddivisa in 15 minuti alla volta.
I ragazzi possono correre in bicicletta, giocare al campetto, nuotare, fare tutto ciò che gli piace per brevi lassi di tempo ed ottenere benefici che vanno oltre il benessere cardiaco.
Della generazione tartaruga si migliora così anche l'autostima, riducendo la depressione e migliorando l'apprendimento scolastico.
Un piccolo investimento, per questa generazione tartaruga che darà sicuramente buoni frutti anche nell'età adulta, perché è ormai comprovato che un' inattività fisica durante la crescita può avere delle implicazioni molto serie in futuro.
In un altro studio pubblicato la scorsa estate i ricercatori del National Institutes of Healt hanno scoperto che solo la metà degli adolescenti sono fisicamente attivi per cinque o più giorni alla settimana e meno di uno su tre mangia regolarmente frutta e verdura, magari fresca e di stagione.
La ricerca su vasta scala ha interessato 10.000 bambini tra gli 11 e i 16 anni.
Quello che si è scoperto è che la persona giovane fa pochissima attività fisica e bassi livelli di attività fisica da moderata ad intensa e ciò rappresenta un problema per i medici e tutto il personale sanitario.
Perché gli studiosi si sono concentrati nei loro test su un miglio di corsa?
Perché la capacità di concentrare e gestire lo sforzo in pochi minuti correndo più velocemente possibile è considerato un buon indice di fitness.
Generazione tartaruga a livello mondiale e non solo.
Dall'ultimo congresso nazionale della Società Italiana di pediatria è emerso che quasi il 40% dei ragazzi nella fascia di età tra i 13-14 anni non pratica alcuna attività sportiva, oltre alle due settimanali previste dalla scuola. Percentuale che per quanto riguarda le ragazze sale al 44%.
Tutte cose note a riguardo di questa generazione tartaruga.
C'è però una cosa che non era così evidente: chi fa sport rende meglio a scuola, il che smentisce il vecchio luogo comune che chi fa sport sottrae ore preziose allo studio.
Sempre secondo i dati comunicati dall'Osservatorio Sip gli adolescenti innamorati di uno sport collezionano successi in misura maggiore rispetto ai coetanei sedentari.
Un'adolescente in questa fascia di età dovrebbe praticare almeno un'ora al giorno di attività fisica anche non agonistica, come correre in un parco.
Un'esigenza connaturata alla specifica fase di sviluppo che diventa oggi ancora più importante considerando sia lo stile di vita troppo sedentario della nostra " generazione tartaruga".
Le sorprese dell'indagine però non finiscono qui, visto che la pratica sportiva innesca comportamenti virtuosi in altri settori: risultano consumatori più accaniti di libri extra scolastici; Inoltre il 50,2% degli sportivi dichiara di avere un'alimentazione molto varia, al contrario dei coetanei sedentari.
I ragazzi più sportivi segue meno diete sia dal medico che auto prescritte.
E poi c'è l'attrazione del vizio che esercita un fascino minore su chi usa le sigarette o chi fa uso sporadico o abituale di droghe.
L'attività fisica tiene anche gli schermi alla larga; fra gli adolescenti che praticano sport più di due ore alla settimana , oltre all'attività scolastica la percentuale scende dal 19 al 16%, così come cala la percentuale di adolescenti collegati in rete.
Per cui è bene da parte di insegnanti, ma soprattutto genitori stimolare i vostri ragazzi e soprattutto esserne l'esempio, fare qualcosa insieme aiuta anche il rapporto genitori- figli che per la maggior parte delle volte è conflittuale.
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