sabato 20 ottobre 2012
Scoperto il muscolo che aumenta la resistenza nella corsa
Scoperto il muscolo che aumenta la resistenza nella corsa.
La scoperta del muscolo che aiuta la resistenza nella corsa potrebbe aiutare a migliorare le prestazioni sportive senza ricorrere al doping.
Scoprire quale muscolo aumenta la resistenza nella corsa è il sogno di qualsiasi amante del jogging e della maratona incrementando all'infinito la propria resistenza. Ciò potrebbe essere più realizzabile di quanto si pensi senza ricorrere al doping.
La scoperta del muscolo che aumenta la resistenza nella corsa è tutto per merito di un esperimento di ingegneria genetica condotto da alcuni scienziati dell'Harvard Medical School di Boston, negli Usa. Lo studio Come si legge sulla rivista "Cell Metabolism", gli esperti americani sono infatti riusciti a scoprire il "muscolo della resistenza" e trasformare dei topolini in "fondisti", arricchendo il loro tessuto muscolare di una fibra finora poco conosciuta e misteriosa.
La scoperta del muscolo che aumenta la resistenza nella corsa potrebbe aiutare a migliorare le capacità sportive o evitare la perdita di tono muscolare nei malati di sclerosi laterale amiotrofica del tipo IIB invece, presente nel quadricipite, è a contrazione veloce, opera senza ossigeno, ed è utilizzato per attività che richiedono potenza.
Le fibre IIX si trovano un po' a metà perchè ricche di mitocondri che si contraggono anche velocemente. La loro funzione però non è ancora ben chiara.
Gli scienziati di Boston hanno convertito quasi tutte le fibre muscolari delle cavie nel tipo IIX, con risultati sorprendenti. Gli animali sono stati in grado di correre per un tempo più lungo del 25% rispetto al solito, prima di essere esausti. Gli scienziati hanno visto che accendendo un gene, il Pgc-1alfa, era possibile trasformare i muscoli composti dalle varie fibre in muscoli composti principalmente da fibre a contrazione lenta.
In una seconda fase si sono serviti della ingegneria genetica per attivare un gene fratello, il Pgc-beta, nei muscoli dei topi.
Così facendo i loro muscoli, che contenevano circa un 15-20% di fibra IIX, ne avevano quasi il 100%. Secondo la ricerca, dunque, questo tipo di fibre ha un ruolo ben più importante di quanto pensato finora nelle capacità e abilità degli sportivi. E' però possibile infatti che gli atleti siano naturalmente dotati di una quantità maggiore di queste fibre rispetto alle altre persone, o che l'allenamento intensivo ne stimoli la produzione.
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