L'atleta Che C'è In Noi

Dentro ognuno di noi c'è un atleta che non aspetta altro di essere liberato, anche se sei convinta che lo sport non fa parte del tuo Dna.
L'atleta ha rinchiuso nel proprio Dna una sostanza che trasmette al nostro corpo tutte le informazioni ereditate da mamma e papà, sostanza che forma il patrimonio genetico.
In noi potrebbe non esserci ma non è una giustificazione alla pigrizia.

Si è visto che in un'atleta ci sono più di 200 geni che influiscono direttamente sulle prestazioni atletiche, noi possiamo cercare in qualche modo di imitarle con tenacia e determinazione.
L'atleta ha scritto sul suo patrimonio genetico la sua capacità dei legamenti di resistere alla tensione o quella del sangue di trasportare ossigeno.
Stessa cosa vale per la potenza muscolare che dipende dall'ACTN3 che si trova all'interno di una proteina contenuta nelle fibre.
In noi c'è almeno la buona volontà.

L'atleta che possiede questa sostanza allenandosi può conquistare una grande velocità di contrazione con maggiori probabilità di eccellere in varie discipline sportive e agonistiche.
Ma noi comuni mortali possiamo comunque sfruttare l'atleta che c'è in noi con un minimo di sforzo , senza per questo impigrirsi davanti alla tv, sviluppando poi ulteriori problemi di salute.

Imparare a tirare fuori l'atleta che c'è in noi non significa vincere la medaglia olimpica , si può ottenere meglio da noi stessi anche con la giusta determinazione, aiutandoti a rinforzare il fisico, a modellarlo e migliorare le abilità motorie e quindi a migliorare il proprio stato psicofisico.

Per liberare l'atleta che c'è in noi abbiamo la necessità di ripetere i movimenti tante tante volte.
La spiegazione dell'atleta che c'è in noi sta nel Dna, esiste un gene chiamato ACE che a seconda della variante in cui si presenta va ad incidere sulla pressione sanguigna e sulla capacità dell'organismo di procurarsi ossigeno ed usarlo per produrre energia necessaria al movimento.

Per liberare l'atleta che c'è in noi provate a giocare d'astuzia, spesso basta ripetere più volte certi passaggi per affinare i moviemnti e renderli meno dispendiosi da un punto di vista energetico.

Non solo l'atleta che c'è in noi ha una base genetica, ma anche le curve del corpo, le zone dove si deposita l'adipe, una certa tendenza ad ingrassare anche se passi le ore sul tapis roulant o in piscina.
Per contrastare il fatto che i nostri genitori non ci hanno regalato delle forme perfette, possiamo intervenire noi sui nostri glutei con dei quotidiani esercizi di tonificazione per gli abduttori, gambe e glutei.

Uno studio recente dell'Università della California ha confermato che l'amore per il movimento è scritto nei geni.
Inoltre è possibile che sia il risultato di un'impronta che viene data al feto in gravidanza.
Se in gravidanza la futura mamma mantiene uno stile attivo, le vibrazioni del suo corpo queste si trasmettono alla placenta e al liquidi amniotico, in questo modo il bambino apprende l'amore per il movimento, diventando magari un'atleta completa.

In ogni caso è importante tirare fuori l'atleta che c'è in noi anche per motivi di salute.
I medici di base ripetono costantemente che l'attività fisica abbassa la pressione arteriosa ed il colesterolo.
Quando invece diversi studi sostengono che questi risultati sono dati dal modo in cui l'organismo risponde all'esercizio fisico e questo è un fatto ereditario.
Risultati non ancora confermati, ecco che si può e si deve tirare fuori l'atleta che c'è in noi, continuando ad allenarsi.
Per il colesterolo sono perfette le attività fisiche che attivano il metabolismo degli acidi grassi, ottime le posizioni di allungamento che sono previste dagli esercizi yoga per abbassare la pressione ed i movimenti della contrazione.

Tutto questo per liberare l'atleta che c'è in noi!