Da sempre si è notato l'importanza della musica per lo sviluppo psicofisico equilibrato di ogni individuo, ma da oggi grazie a due noti musicoterapeuti francesi, Max Mareaux e Léon Bence, hanno individuato alcuni brani classici dai potenti effetti benefici.
Ad aprire l'hit parade musicale della salute c'è Ravel con il suo “Bolero” riesce a stimolare le capacità di coordinamento motorio, segue il mio preferito Beethoven il quale aiuta in caso di terapie di disintossicazione e/o prevenzione dagli stupefacenti, io lo usavo spesso per preparare gli esami all'Università.
Bene per l'hit parade musicale della salute c'è Haendel che stimola la socialità e controlla l’aggressività, Vivaldi invece grazie al “Concerto grosso in Re maggiore” (Opera 3, n.9) incrementa il livello di energia dell’organismo.
Rachmaninov con i suoi “Concerti per piano” fanno terminare gli eccessi legati alla cattiva educazione.
L'hit parade della salute sceglie Berlioz per la salute generale dell’organismo.
Mozart morì prima di terminare il “Requiem” , da noi però può essere usato per favorire la concentrazione.
Questi ricercatori dell’Università di Irvine (California, Usa) hanno scoperto che la sonata a quattro mani per due pianoforti K448 fa aumentare temporaneamente il livello di intelligenza, così come Wagner e Verdi possono aiutare in caso di insicurezza e depressione.
La musica medievale favorisce il rilassamento profondo e aiuta a superare gli stati di angoscia, quando invece Sibelius e Tchaikowsky determinano un aumento della pazienza e capacità di sopportazione in situazioni di disagio.
Siete appena tornati a casa dal lavoro o dalla palestra ecco che Schubertcon la sua sinfonia n.5 vi può aiutare ad allentare le tensioni muscolari.
Chopin invece con le opere 9, n.1 e 3; opera 15, n.22; opera 27, n.2; opera 32, n.1; opera 62, n.1 vi aiuta a combattere l’insonnia e le tensioni muscolari notturne.
martedì 27 ottobre 2009
La Musica Giusta Per Purificarsi Dalle Tossine
Per purificarsi dalle tossine dopo un'intensa attività fisica ci si perde per ore dentro una sauna o nella vasca da bagno, nessuno però aveva mai pensato ad una cosa più alternativa, ovvero a cercare la musica giusta.
Ecco che vi starete chiedendo qual'è la musica giusta per purificarsi dalle tossine, ecco che vi posso consigliare dai più classici Mozart, Vivaldi, magari Sibelius, ad alternativi come i Beatles, Pink Floyd o Genesis.
Per chi preferisce qualcosa di più strong ottima è anche la musica di Madonna, Oasis e Greenday.
Non c'è una musica giusta generale per tutti, ognuno ascolta i suoi artisti preferiti per le ragioni più varie: distrarsi, concentrarsi, rilassarsi, senza accorgersi che in maniera più inconscia tutte le volte che sentiamo un brano, ci si sottopone ad una seduta di musicoterapia.
I suoni rappresentano una tra le più importanti terapie alternative per ritrovare il benessere e la salute.
La musica è il primo mezzo di comunicazione che l'uomo possiede, il primo strumento di cui ognuno di noi è dotato è il cuore, con il suo ritmo il legame madre e figlio diventa indissolubile, ecco che in tutte le culture la musica è sempre stata utilizzata per la ricerca della propria identità e dell’energia vitale pura, un mezzo per purificarsi dalle tossine accumulate.
La musica fa bene, è sempre quella giusta se scelta da noi segliendo l'istinto più della ragione, importante è che i genitori abituino i figli all'ascolto della musica fin dal concepimento, quella musica più ascoltata li aiuterà a prendere sonno quando non vogliono dormire, gli asciugherà le lacrime quando sono tristi, fa bene allo sviluppo psicofisico della persona in generale-
Il più presto possibile, si dovrebbe imparare a suonare uno strumento perché le note sono in grado di far rilassare, forniscono alla nostra mente una sollecitazione che funziona da potente stimolo alla crescita delle cellule cerebrali.
Grazie alla musica si possono risolvere diversi disturbi:
Ansia.
Stress.
Insonnia.
Problemi di stomaco.
Stanchezza.
Blandi stati depressivi.
Ecco che vi starete chiedendo qual'è la musica giusta per purificarsi dalle tossine, ecco che vi posso consigliare dai più classici Mozart, Vivaldi, magari Sibelius, ad alternativi come i Beatles, Pink Floyd o Genesis.
Per chi preferisce qualcosa di più strong ottima è anche la musica di Madonna, Oasis e Greenday.
Non c'è una musica giusta generale per tutti, ognuno ascolta i suoi artisti preferiti per le ragioni più varie: distrarsi, concentrarsi, rilassarsi, senza accorgersi che in maniera più inconscia tutte le volte che sentiamo un brano, ci si sottopone ad una seduta di musicoterapia.
I suoni rappresentano una tra le più importanti terapie alternative per ritrovare il benessere e la salute.
La musica è il primo mezzo di comunicazione che l'uomo possiede, il primo strumento di cui ognuno di noi è dotato è il cuore, con il suo ritmo il legame madre e figlio diventa indissolubile, ecco che in tutte le culture la musica è sempre stata utilizzata per la ricerca della propria identità e dell’energia vitale pura, un mezzo per purificarsi dalle tossine accumulate.
La musica fa bene, è sempre quella giusta se scelta da noi segliendo l'istinto più della ragione, importante è che i genitori abituino i figli all'ascolto della musica fin dal concepimento, quella musica più ascoltata li aiuterà a prendere sonno quando non vogliono dormire, gli asciugherà le lacrime quando sono tristi, fa bene allo sviluppo psicofisico della persona in generale-
Il più presto possibile, si dovrebbe imparare a suonare uno strumento perché le note sono in grado di far rilassare, forniscono alla nostra mente una sollecitazione che funziona da potente stimolo alla crescita delle cellule cerebrali.
Grazie alla musica si possono risolvere diversi disturbi:
Ansia.
Stress.
Insonnia.
Problemi di stomaco.
Stanchezza.
Blandi stati depressivi.
mercoledì 21 ottobre 2009
Poche Pulsazioni Cuore Più Efficente
Tutti sanno che il cuore è soggetto ad un numero maggiore di pulsazioni al minuto che permettono l'afflusso di sangue a tutti gli organi garantendo la stessa sopravvivenza.
Secondo gli esperti poche pulsazioni garantiscono un cuore più efficiente, quindi una vita migliore e più lunga.
Ciò non significa che le persone che hanno un battito cardiaco più veloce siano destinate a vivere male, semplicemente che chi ha poche pulsazioni (bradicardici) sono meno esposti a problemi come arteriosclerosi, infarto e ictus. E' risaputo oramai da tempo che uno stile di vita sano e l'attività fisica aiutano il benessere del proprio cuore.
Oggi si sa con una maggiore certezza che poche pulsazioni garantiscono una vita più lunga ed un cuore più efficiente.
Conducendo uno studio prospettico cominciato nel 2004 che ha coinvolto più di 10 mila persone ci si è resi conto che chi presenta un'alta frequenza cardiaca ha più possibilità di avere un attacco di angina pectoris e la ripresa ha tempi più lunghi.
Discorso ancora più valido per le persone sane.
Se al contrario i battiti del cuore sono più elevati, cuore e arterie risultano più affaticate soprattutto se la persona dedica poca attenzione allo stile di vita e all'alimentazione.
Il sangue è spinto in tutto il corpo dai battiti del cuore provocati dall'attività contrattile.
La fase in cui il cuore si contrae è detta diastolica, quella in cui si riempie di sangue è detta diastolica.
Ogni giorno il cuore muove circa 9000 litri di sangue effettuando circa 1000 mila battiti .
Tutto questo ha delle conseguenze sull'apparato circolatorio, un maggior numero di battiti del cuore equivale anche ad una maggiore usura dei vasi sanguigni, soprattutto delle arterie che ricevono una spinta più intensa.
Si deve immaginare la circolazione del sangue come una serie di canali percorsi da acqua che esercita la forza delle onde sulle rive.
Secondo gli esperti poche pulsazioni garantiscono un cuore più efficiente, quindi una vita migliore e più lunga.
Ciò non significa che le persone che hanno un battito cardiaco più veloce siano destinate a vivere male, semplicemente che chi ha poche pulsazioni (bradicardici) sono meno esposti a problemi come arteriosclerosi, infarto e ictus. E' risaputo oramai da tempo che uno stile di vita sano e l'attività fisica aiutano il benessere del proprio cuore.
Oggi si sa con una maggiore certezza che poche pulsazioni garantiscono una vita più lunga ed un cuore più efficiente.
Conducendo uno studio prospettico cominciato nel 2004 che ha coinvolto più di 10 mila persone ci si è resi conto che chi presenta un'alta frequenza cardiaca ha più possibilità di avere un attacco di angina pectoris e la ripresa ha tempi più lunghi.
Discorso ancora più valido per le persone sane.
Se al contrario i battiti del cuore sono più elevati, cuore e arterie risultano più affaticate soprattutto se la persona dedica poca attenzione allo stile di vita e all'alimentazione.
Il sangue è spinto in tutto il corpo dai battiti del cuore provocati dall'attività contrattile.
La fase in cui il cuore si contrae è detta diastolica, quella in cui si riempie di sangue è detta diastolica.
Ogni giorno il cuore muove circa 9000 litri di sangue effettuando circa 1000 mila battiti .
Tutto questo ha delle conseguenze sull'apparato circolatorio, un maggior numero di battiti del cuore equivale anche ad una maggiore usura dei vasi sanguigni, soprattutto delle arterie che ricevono una spinta più intensa.
Si deve immaginare la circolazione del sangue come una serie di canali percorsi da acqua che esercita la forza delle onde sulle rive.
mercoledì 7 ottobre 2009
GINNASTICA SALVA ASMA
E' arrivato anche nel nostro Paese una ginnastica respiratoria che aiuta ad affrontare molti disturbi tra cui l'asma.
Il metodo in questione è chiamato Buteyko, l'inventore di questa tecnica è un medico russo che ha dato dimostrazione scientifica di come una cattiva respirazione sia all'origine di tutti i mali.
Se l'aria viene introdotta troppo rapidamente si abbassa l'anidride carbonica nel sangue creano degli scompensi che a lungo andare provocano disturbi.
La ginnastica respiratoria con il metodo Buteyko permette di rieducare i meccanismi respiratori e curare problemi come naso chiuso, suscettibilità alle infezioni , mal di testa, attacchi di panico e asma.
Questo metodo in Austria è stato incluso dalla Federazione Nazionale Asmatici incluso tra le cure più efficaci rimborsato poi dal SSN.
Ci si chiede come può una ginnastica basata sul respiro salvare dall'asma e dagli altri problemi?
Per stare bene è importante che anidride carbonica ed ossigeno siano in equilibrio. Nonostante l'anidride carbonica sia un gas di scarico ce ne deve essere in quantità sufficiente perché possa facilitare il passaggio dell'ossigeno alle cellule, altrimenti il corpo per contrastare la perdita di questa sostanza vitale attua dei meccanismi di difesa come il restringimento dei bronchi o la contrazione dei vasi sanguigni.
La ginnastica respiratoria invece aiuta a trovare il giusto ritmo e nell'arco di pochi giorni si starà decisamente meglio e senza l'uso di farmaci.
Per sapere se si respira bene sarà ben dotarsi di un orologio con lancetta dei secondi e fare questo esercizio:
1. Seduti, schiena dritta, piedi a terra e rilassati.
2. Respirare per qualche secondo normalmente dal naso.
3. Alla fine di una espirazione normale tapparsi il naso e guardare la lancetta dei secondi.
Appena si percepisce la chiara sensazione di dover riprendere a respirare prolungare per qualche istante , quindi liberare il naso e contare quanti secondi sono trascorsi chiamandola quindi " pausa di controllo", se si raggiungono i 60 secondi , se si scende sotto i 25 c'è qualche scompenso respiratorio.
Chi con il test avesse scoperto di avere qualche problema può cominciare a fare qualche piccolo esercizio per rallentare il ritmo respiratorio , lontano dai pasti , due tre volte al giorno.
Seduti con la schiena dritta ed i piedi rilassati, mano sul torace e una sulla pancia , espirare sempre dal naso lentamente.
Assaporare la sensazione di rilassamento e visualizzare un palloncino che si gonfia e si sgonfia, per capire se il movimento è corretto si deve muovere solo la pancia.
Il metodo in questione è chiamato Buteyko, l'inventore di questa tecnica è un medico russo che ha dato dimostrazione scientifica di come una cattiva respirazione sia all'origine di tutti i mali.
Se l'aria viene introdotta troppo rapidamente si abbassa l'anidride carbonica nel sangue creano degli scompensi che a lungo andare provocano disturbi.
La ginnastica respiratoria con il metodo Buteyko permette di rieducare i meccanismi respiratori e curare problemi come naso chiuso, suscettibilità alle infezioni , mal di testa, attacchi di panico e asma.
Questo metodo in Austria è stato incluso dalla Federazione Nazionale Asmatici incluso tra le cure più efficaci rimborsato poi dal SSN.
Ci si chiede come può una ginnastica basata sul respiro salvare dall'asma e dagli altri problemi?
Per stare bene è importante che anidride carbonica ed ossigeno siano in equilibrio. Nonostante l'anidride carbonica sia un gas di scarico ce ne deve essere in quantità sufficiente perché possa facilitare il passaggio dell'ossigeno alle cellule, altrimenti il corpo per contrastare la perdita di questa sostanza vitale attua dei meccanismi di difesa come il restringimento dei bronchi o la contrazione dei vasi sanguigni.
La ginnastica respiratoria invece aiuta a trovare il giusto ritmo e nell'arco di pochi giorni si starà decisamente meglio e senza l'uso di farmaci.
Per sapere se si respira bene sarà ben dotarsi di un orologio con lancetta dei secondi e fare questo esercizio:
1. Seduti, schiena dritta, piedi a terra e rilassati.
2. Respirare per qualche secondo normalmente dal naso.
3. Alla fine di una espirazione normale tapparsi il naso e guardare la lancetta dei secondi.
Appena si percepisce la chiara sensazione di dover riprendere a respirare prolungare per qualche istante , quindi liberare il naso e contare quanti secondi sono trascorsi chiamandola quindi " pausa di controllo", se si raggiungono i 60 secondi , se si scende sotto i 25 c'è qualche scompenso respiratorio.
Chi con il test avesse scoperto di avere qualche problema può cominciare a fare qualche piccolo esercizio per rallentare il ritmo respiratorio , lontano dai pasti , due tre volte al giorno.
Seduti con la schiena dritta ed i piedi rilassati, mano sul torace e una sulla pancia , espirare sempre dal naso lentamente.
Assaporare la sensazione di rilassamento e visualizzare un palloncino che si gonfia e si sgonfia, per capire se il movimento è corretto si deve muovere solo la pancia.
SALVARE IL PROPRIO CUORE
Tutti sanno quanto sia importante l'attività sportiva regolare per salvare il proprio cuore dai più comuni problemi di infarto ed ictus, vedendola come soluzione preventiva alla alla cura con i farmaci tradizionali, sia come fattore di prevenzione di una possibile ricaduta.
Per salvare il proprio cuore tutti sanno, anche se non tutti fanno, che è importante evitare il fumo sia attivo che passivo, mangiare sano e controllare il proprio peso forma, azione possibile con un'attività fisica regolare, la quale permette anche di abbassare i livelli dello stress che indice le persone ad adottare stili di vita sbagliati.
Da oggi però c'è un'importante notizia per salvare il proprio cuore non sono importanti grossi sacrifici a tavola, quanto sani cambiamenti di stile di vita e soprattutto è importante imparare a ridere molto, evitare di prendersi troppo sul serio e fare attività fisica regolare senza strafare abbassando così i livelli dello stress.
Partiamo dalla colazione, è importante il caffè espresso o con la moka; molte persone si lamentano che tra casa e lavoro non hanno tempo di andare in palestra, ben regolati con gli orarie vai al lavoro a piedi o in bici e se non puoi parcheggia almeno a tre isolati così facendo fai ogni giorno la tua regolare attività fisica senza portarti via troppo tempo.
Chi va al lavoro in auto sottopone il suo cuore al rischio infarto di 3 volte più degli altri.
Il cuore ha bisogno di luce ed ecco che esporsi al sole permette la stimolazione della vitamina D, così facendo si rinforzano anche le ossa, sarebbe proprio il caso di approfittare ancora di questa stagione per trascorrere qualche pomeriggio all'aria aperta o qualche pic nic all'week end.
Che siate al lavoro o a casa c'è sempre l'ora dello spuntino pomeridiano, l'ideale è un buon te, meglio del te verde ma tutto è buono, con una fetta di limone e del miele, così facendo si moltiplica la velocità di assorbimento nell' organismo. Sono sostanze antiossidanti che hanno proprietà protettive sul cuore e sui vasi sanguigni ed un ruolo eccezionale nello scioglimento dei grassi a tutto vantaggio della linea.
Gli esperti hanno provato che se si tiene accesa la tv mentre si mangia le immagini hanno un forte potere attrattivo che distraggano i centri della fame portando la persona a mangiare di più soprattutto cibi grassi e fritti perché più saporiti.
La giornata volge al termine e un buon riposo permette di salvare la salute del proprio cuore meglio accingersi ad un dolce riposo con una tisana di tiglio, melissa e camomilla aiutando così' il buon sonno.
Dormire poco e male alla lunga altera i valori dell'interleuchina-6 e della proteina c- reattiva. Quando nel sangue si alza troppo il livello di queste due sostanze aumenta il rischio di infarto.
Per salvare il proprio cuore tutti sanno, anche se non tutti fanno, che è importante evitare il fumo sia attivo che passivo, mangiare sano e controllare il proprio peso forma, azione possibile con un'attività fisica regolare, la quale permette anche di abbassare i livelli dello stress che indice le persone ad adottare stili di vita sbagliati.
Da oggi però c'è un'importante notizia per salvare il proprio cuore non sono importanti grossi sacrifici a tavola, quanto sani cambiamenti di stile di vita e soprattutto è importante imparare a ridere molto, evitare di prendersi troppo sul serio e fare attività fisica regolare senza strafare abbassando così i livelli dello stress.
Partiamo dalla colazione, è importante il caffè espresso o con la moka; molte persone si lamentano che tra casa e lavoro non hanno tempo di andare in palestra, ben regolati con gli orarie vai al lavoro a piedi o in bici e se non puoi parcheggia almeno a tre isolati così facendo fai ogni giorno la tua regolare attività fisica senza portarti via troppo tempo.
Chi va al lavoro in auto sottopone il suo cuore al rischio infarto di 3 volte più degli altri.
Il cuore ha bisogno di luce ed ecco che esporsi al sole permette la stimolazione della vitamina D, così facendo si rinforzano anche le ossa, sarebbe proprio il caso di approfittare ancora di questa stagione per trascorrere qualche pomeriggio all'aria aperta o qualche pic nic all'week end.
Che siate al lavoro o a casa c'è sempre l'ora dello spuntino pomeridiano, l'ideale è un buon te, meglio del te verde ma tutto è buono, con una fetta di limone e del miele, così facendo si moltiplica la velocità di assorbimento nell' organismo. Sono sostanze antiossidanti che hanno proprietà protettive sul cuore e sui vasi sanguigni ed un ruolo eccezionale nello scioglimento dei grassi a tutto vantaggio della linea.
Gli esperti hanno provato che se si tiene accesa la tv mentre si mangia le immagini hanno un forte potere attrattivo che distraggano i centri della fame portando la persona a mangiare di più soprattutto cibi grassi e fritti perché più saporiti.
La giornata volge al termine e un buon riposo permette di salvare la salute del proprio cuore meglio accingersi ad un dolce riposo con una tisana di tiglio, melissa e camomilla aiutando così' il buon sonno.
Dormire poco e male alla lunga altera i valori dell'interleuchina-6 e della proteina c- reattiva. Quando nel sangue si alza troppo il livello di queste due sostanze aumenta il rischio di infarto.
venerdì 2 ottobre 2009
IL RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE IN 10 MOSSE
Tante volte chi fa attività sportiva sia amatoriale che dal punto di vista agonistico si rende conto di non essere mai al 100%.
Ecco che serve imparare IL RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE IN 10 MOSSE.
Percorso tenuto da me, sia individualmente che a piccoli gruppi all' hart harmony Dance di Pradamano ( Udine), ma per chi è interessato a saperne di più il
17 OTTOBRE A PRADAMANO, UDINE, SS 56, vicino all'Interspar e al Cinecity, dalle ore 15 ALLE 18 TERRO' UN SEMINARIO CIRCA:
IL RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE IN 10 MOSSE.
SOLO previa iscrizione a federica.goia@libero.it entro e non oltre il 15 ottobre.
Ecco che serve imparare IL RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE IN 10 MOSSE.
Percorso tenuto da me, sia individualmente che a piccoli gruppi all' hart harmony Dance di Pradamano ( Udine), ma per chi è interessato a saperne di più il
17 OTTOBRE A PRADAMANO, UDINE, SS 56, vicino all'Interspar e al Cinecity, dalle ore 15 ALLE 18 TERRO' UN SEMINARIO CIRCA:
IL RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE IN 10 MOSSE.
SOLO previa iscrizione a federica.goia@libero.it entro e non oltre il 15 ottobre.
PEDANE VIBRANTI
Da qualche anno anche in Italia ha preso la moda fra la popolazione delle pedane vibranti , promettendo risultati miracolosi, ma ci si chiede cosa ci sia di vero dietro tutta questa propaganda.
Le pedane vibranti nascono più o meno 60 anni fa per aiutare gli astronauti a recuperare la massa ossea e muscolare persa nelle loro escursioni nello spazio per l'assenza di gravità.
Da allora le pedane vibranti sulle pedane vibranti si sono acquisite altre informazioni tanto che si propaganda di come queste pedane aiutino a dimagrire.
Una delle ultime ricerche scientifiche sulle pedane vibranti è stata coordinata da Claudio Manfredi professore aggregato alla facoltà di medicina e chirurgia del Dipartimento di scienze odontostomatologiche e maxillo-facciale dell'Università Federico II di Napoli, occupandosi di verificare gli effetti di questi strumenti sui processi do formazione e mantenimento dello scheletro e della massa ossea.
Gli stuudiosi hanno condotto le loro ricerche su alcuni ceppi di topi caratterizzati geneticamente da una bassa densità ossea.
La pedana vibrante è uno strumento di allenamento costituito da una piattaforma collegata ad una sorta di manubrio.
Ci sono due tipi principali di pedana : verticale o basculante. La prima trasmette vibrazioni in verticale, quindi dal basso verso l'alto con un movimento di tipo sussultorio. Le pedane basculanti invece fanno fare una sorta di dondolio a destra e sinistra come un'altalena. Le più studiate e più facili da usare sono le pedane vibranti verticali, in qualunque punto della piattaforma si stia in appoggio si ottiene la stessa frequenza ed intensità, mentre le pedane basculanti richiedono una posizione precisa , bisogna appoggiare i piedi in punti precisi perché faccia effetto altrimenti frequenza ed intensità variano.
Comunque sia la persona sale sulla pedana vibrante e questa fa tutto.
Le pedane vibranti permettono di accelerare sia la crescita che la riparazione dei tessuti.
Il fenomeno è noto da tempo, le pedane vibranti sono state messe a punto negli anni '40 dal dott Bosco per aiutare lo scheletro degli astronauti. Gli esperti hanno osservato che dopo essere stati nello spazio gli astronauti subiscono una notevole riduzione di massa ossea.
Il tutto è colpa della mancanza della forza di gravità che svolge un'azione meccanica sulle ossa favorendo il processo di rimodellamento e l'equilibrio fra distruzione e ricostruzione delle ossa.
Nuovi studi confermani queste prime ipotesi ampliandole e inquadrandole nel capitolo dei fenomeni biologici legati alla microgravità.
Per capire il funzionamento delle pedane vibranti è bene considerare che tutte le cellule dell'organismo sono formate da tre parti:
Involucro esterno, nucleo e citoplasma con un suo citoscheletro, quindi una sorta di struttura di corde interne che si tendono fra nucleo e parete interna della membrana cellulare . Ogni cellula funziona come la gomma della macchina , accelerando o frenando bruscamente il copertone si deforma, così anche i movimenti impressi dalla pedana portano la cellula e le sue tre parti a deformarsi in una sorta di movimenti di va e vieni.
Movimento che a sua volta innesca l'attivazione di una serie di fenomeni enzimatici a cascata all'interno della cellula, basti pensare che ogni enzima può potenziarsi di circa 100 volte nella sua capacità di lavoro.
In base al tipo di stimolazione vibratoria somministrata si può attivare particolari tessuti anziché altri aprendo specifiche finestre biologiche che favoriscono alcuni tessuti a discapito di altri. Si è visto che il moto impresso dalla pedana attiva proprio la finestra biologica dell'apparato muscolo scheletrico , le cellule ossee, muscolari e connettivali di conseguenza sono prodotte in maggiore quantità.
Le pedane vibranti quindi sono un'ottima soluzione per chi soffre di osteoporosi, che hanno subito una frattura e sono in via di guarigione, che sono state sottoposte ad una protesi, questo sarà per loro un ottimo strumento in quanto favorisce la nascita di nuovo tessuto osseo, bastano pochi minuti al giorno.
Nel momento in cui la pedana comincia a vibrare trasmette al corpo una certa accelerazione come esito della frequenza e dell'ampiezza delle oscillazioni. La forza di questa accellerazione è maggiore della forza di gravità. I muscoli per mantenere la posizione devono mettere grandissima resistenza.
Le pedane vibranti diventano delle alleate da un punto di vista estetico , ha importanti effetti sul dimagrimento e sul mantenimento della linea in quanto comporta un aumento della massa magra, facilitando microcircolo ed ossigenazione dei tessuti, inoltre possono essere di aiuto per combattere dolori alle gambe e gonfiori.
Le pedane vibranti aumentano la concentrazione di alcuni ormoni come testosterone e Gh che tendono a mobilizzare le cellule adipose come fonte di energia e allora aiutano a dimagrire. La risposta però è MOLTO SOGGETTIVA, dipende dalla sensibilità allo stimolo.
Il dilemma però su queste pedane vibranti è se sono utili o dannose? E' pur vero che ci sono delle controindicazioni , nel momento in cui sono state introdotte le pedane vibranti è stato usato come parametro la medicina del lavoro, quindi tutte le avvertenze e gli effetti collaterali indicati per le macchine da lavoro sono state poi poste anche alle pedane vibranti.
Quindi per evitare problemi bisogna saperle usare bene , impostando un programma di allenamento adeguato e soprattutto....usare le pedane vibranti nel giorno di pausa dall'allenamento in palestra, in piscina o all'aria aperta che sia.
Le pedane vibranti nascono più o meno 60 anni fa per aiutare gli astronauti a recuperare la massa ossea e muscolare persa nelle loro escursioni nello spazio per l'assenza di gravità.
Da allora le pedane vibranti sulle pedane vibranti si sono acquisite altre informazioni tanto che si propaganda di come queste pedane aiutino a dimagrire.
Una delle ultime ricerche scientifiche sulle pedane vibranti è stata coordinata da Claudio Manfredi professore aggregato alla facoltà di medicina e chirurgia del Dipartimento di scienze odontostomatologiche e maxillo-facciale dell'Università Federico II di Napoli, occupandosi di verificare gli effetti di questi strumenti sui processi do formazione e mantenimento dello scheletro e della massa ossea.
Gli stuudiosi hanno condotto le loro ricerche su alcuni ceppi di topi caratterizzati geneticamente da una bassa densità ossea.
La pedana vibrante è uno strumento di allenamento costituito da una piattaforma collegata ad una sorta di manubrio.
Ci sono due tipi principali di pedana : verticale o basculante. La prima trasmette vibrazioni in verticale, quindi dal basso verso l'alto con un movimento di tipo sussultorio. Le pedane basculanti invece fanno fare una sorta di dondolio a destra e sinistra come un'altalena. Le più studiate e più facili da usare sono le pedane vibranti verticali, in qualunque punto della piattaforma si stia in appoggio si ottiene la stessa frequenza ed intensità, mentre le pedane basculanti richiedono una posizione precisa , bisogna appoggiare i piedi in punti precisi perché faccia effetto altrimenti frequenza ed intensità variano.
Comunque sia la persona sale sulla pedana vibrante e questa fa tutto.
Le pedane vibranti permettono di accelerare sia la crescita che la riparazione dei tessuti.
Il fenomeno è noto da tempo, le pedane vibranti sono state messe a punto negli anni '40 dal dott Bosco per aiutare lo scheletro degli astronauti. Gli esperti hanno osservato che dopo essere stati nello spazio gli astronauti subiscono una notevole riduzione di massa ossea.
Il tutto è colpa della mancanza della forza di gravità che svolge un'azione meccanica sulle ossa favorendo il processo di rimodellamento e l'equilibrio fra distruzione e ricostruzione delle ossa.
Nuovi studi confermani queste prime ipotesi ampliandole e inquadrandole nel capitolo dei fenomeni biologici legati alla microgravità.
Per capire il funzionamento delle pedane vibranti è bene considerare che tutte le cellule dell'organismo sono formate da tre parti:
Involucro esterno, nucleo e citoplasma con un suo citoscheletro, quindi una sorta di struttura di corde interne che si tendono fra nucleo e parete interna della membrana cellulare . Ogni cellula funziona come la gomma della macchina , accelerando o frenando bruscamente il copertone si deforma, così anche i movimenti impressi dalla pedana portano la cellula e le sue tre parti a deformarsi in una sorta di movimenti di va e vieni.
Movimento che a sua volta innesca l'attivazione di una serie di fenomeni enzimatici a cascata all'interno della cellula, basti pensare che ogni enzima può potenziarsi di circa 100 volte nella sua capacità di lavoro.
In base al tipo di stimolazione vibratoria somministrata si può attivare particolari tessuti anziché altri aprendo specifiche finestre biologiche che favoriscono alcuni tessuti a discapito di altri. Si è visto che il moto impresso dalla pedana attiva proprio la finestra biologica dell'apparato muscolo scheletrico , le cellule ossee, muscolari e connettivali di conseguenza sono prodotte in maggiore quantità.
Le pedane vibranti quindi sono un'ottima soluzione per chi soffre di osteoporosi, che hanno subito una frattura e sono in via di guarigione, che sono state sottoposte ad una protesi, questo sarà per loro un ottimo strumento in quanto favorisce la nascita di nuovo tessuto osseo, bastano pochi minuti al giorno.
Nel momento in cui la pedana comincia a vibrare trasmette al corpo una certa accelerazione come esito della frequenza e dell'ampiezza delle oscillazioni. La forza di questa accellerazione è maggiore della forza di gravità. I muscoli per mantenere la posizione devono mettere grandissima resistenza.
Le pedane vibranti diventano delle alleate da un punto di vista estetico , ha importanti effetti sul dimagrimento e sul mantenimento della linea in quanto comporta un aumento della massa magra, facilitando microcircolo ed ossigenazione dei tessuti, inoltre possono essere di aiuto per combattere dolori alle gambe e gonfiori.
Le pedane vibranti aumentano la concentrazione di alcuni ormoni come testosterone e Gh che tendono a mobilizzare le cellule adipose come fonte di energia e allora aiutano a dimagrire. La risposta però è MOLTO SOGGETTIVA, dipende dalla sensibilità allo stimolo.
Il dilemma però su queste pedane vibranti è se sono utili o dannose? E' pur vero che ci sono delle controindicazioni , nel momento in cui sono state introdotte le pedane vibranti è stato usato come parametro la medicina del lavoro, quindi tutte le avvertenze e gli effetti collaterali indicati per le macchine da lavoro sono state poi poste anche alle pedane vibranti.
Quindi per evitare problemi bisogna saperle usare bene , impostando un programma di allenamento adeguato e soprattutto....usare le pedane vibranti nel giorno di pausa dall'allenamento in palestra, in piscina o all'aria aperta che sia.
Rugby Senza Paura
Il rugby è uno sport che per quanto diffuso sia è ancora in realtà troppo sconosciuto dai più e inoltre a chi non ne capisce nulla fa paura.
Il rugby invece è il modo migliore per tenere 30 soggetti lontano dal centro, così diceva ai suoi tempi Oscar Wilde.
Infatti i giocatori di rugby sono alti e robusti , incontrarli di notte può mettere un po' di paura.
Il rugby può mettere paura in quanto le condizioni dei rugbisti alla fine della partita lasciano sempre un po' a desiderare , i lividi non si contano e il fango ricopre più della metà del loro corpo, la loro andatura è zoppicante e il viso è gonfio e pieno di lividi.
Il rugby è uno sport di squadra diffuso in buona parte del mondo, in particolare modo in America e nel Regno Unito.
Da qualche hanno senza paura il rugby è in aumento anche qui in Italia, questo sport viene identificato come uno sport di contatto e situazione; di contatto in quanto il confronto fisico è una costante: placcaggio, mischia, maul ( assembramento umano) sono azioni che spingono gli atleti a scontrarsi fisicamente e realmente, inoltre è uno sport di situazione in quanto bisogna comprendere il contesto in cui ogni fase della partita si sviluppa, capire i movimenti dell'avversario, momento migliore per agire ed impossessarsi della palla.
Il rugby richiede quindi una certa prestanza fisica, molta intelligenza, il gioco prevede momenti di grande intensità con impegno fisico, come richiede una certa lucidità per poter gestire al meglio le azioni di gioco che terminano spesso in modo brusco. La prima linea si avvantaggia della massa muscolare e della statura. Questi giocatori devono aprire la strada ai " tre quarti" disposti dietro che devono essere agili e veloci.
Tra gli avanti ed i tre quarti si trovano i mediani gli strateghi della squadra pronti a lanciare un'azione, devono essere quindi intelligenti e resistenti.
Qualunque sia il ruolo in questa squadra di rugby la base è l'allenamento per prevenire gli incidenti di gioco; il rugbista deve possedere una certa potenza aerobica , ottima resistenza allo sforzo prolungato che permette di mantenere lucidità e linearità della condotta di gioco.
Inoltre si può differenziare l'allenamento sviluppando le doti utili al proprio ruolo, forza e vigore fisico piuttosto che velocità e resistenza allo sforzo.
Allenamento e preparazione fisica permettono di evitare lesioni, più forti e allenati si è meno traumi in partita.
In occasione del Congresso Nazionale dell'Associazione medica italiani nel rugby si è appena tenuto presso l'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano è emerso che negli Stati Uniti 300 mila traumi sono legati all' attività sportiva, gli sport più interessati sono il footbaal americano, calcio, hokey, lotta, sport invernali, rugby.
E' infatti importante che al fianco di famiglie e federazioni sportive è importante la sinergia con l'equipe medica che si prende cura dell'atleta sia nello sport amatoriale che agonistico, inoltre è emerso che i traumi vertebrali importanti sono rari nei giocatori di alto livello ma nonostante il dato confortante è importante sempre fare i conti per saper valutare senza paura il trauma in maniera immediata.
Alcuni eventi traumatici alle caviglie si verificano in particolari momenti della partita, tipo nel placcaggio basso e nei cambi di direzione repentini, nel placcaggio basso il collo del piede può essere sottoposto ad un'eccessiva sollecitazione ed i più colpiti sono i giocatori di mischia.
Ad aumentare questi fattori sono anche le calzature sbagliate e condizioni sfavorevoli del terreno che possono essere determinate da variazioni atmosferiche , scarsa manutenzione.
Cura dell'aspetto tecnico, apprendimento modalità di esecuzione possono rappresentare un importante fattore di prevenzione e concorrere senza dubbio a limitare i traumi così come un'adeguata fase preparatoria all'imminente attività sportiva tende spesso a trascurare.
Molta gente infatti ha paura del rugby ed essendo uno sport pericoloso pensa che sia un bene tenere i ragazzini lontani. Invece il contatto con la palla, con il terreno, con l'avversario e compagno, sono elementi importanti in questa disciplina che permette un aumento della fiducia in sè stessi, soprattutto quando i giovanissimi e le loro famiglie sono statoi seguiti anche a livello medico-scientifico.
Il rugby invece è il modo migliore per tenere 30 soggetti lontano dal centro, così diceva ai suoi tempi Oscar Wilde.
Infatti i giocatori di rugby sono alti e robusti , incontrarli di notte può mettere un po' di paura.
Il rugby può mettere paura in quanto le condizioni dei rugbisti alla fine della partita lasciano sempre un po' a desiderare , i lividi non si contano e il fango ricopre più della metà del loro corpo, la loro andatura è zoppicante e il viso è gonfio e pieno di lividi.
Il rugby è uno sport di squadra diffuso in buona parte del mondo, in particolare modo in America e nel Regno Unito.
Da qualche hanno senza paura il rugby è in aumento anche qui in Italia, questo sport viene identificato come uno sport di contatto e situazione; di contatto in quanto il confronto fisico è una costante: placcaggio, mischia, maul ( assembramento umano) sono azioni che spingono gli atleti a scontrarsi fisicamente e realmente, inoltre è uno sport di situazione in quanto bisogna comprendere il contesto in cui ogni fase della partita si sviluppa, capire i movimenti dell'avversario, momento migliore per agire ed impossessarsi della palla.
Il rugby richiede quindi una certa prestanza fisica, molta intelligenza, il gioco prevede momenti di grande intensità con impegno fisico, come richiede una certa lucidità per poter gestire al meglio le azioni di gioco che terminano spesso in modo brusco. La prima linea si avvantaggia della massa muscolare e della statura. Questi giocatori devono aprire la strada ai " tre quarti" disposti dietro che devono essere agili e veloci.
Tra gli avanti ed i tre quarti si trovano i mediani gli strateghi della squadra pronti a lanciare un'azione, devono essere quindi intelligenti e resistenti.
Qualunque sia il ruolo in questa squadra di rugby la base è l'allenamento per prevenire gli incidenti di gioco; il rugbista deve possedere una certa potenza aerobica , ottima resistenza allo sforzo prolungato che permette di mantenere lucidità e linearità della condotta di gioco.
Inoltre si può differenziare l'allenamento sviluppando le doti utili al proprio ruolo, forza e vigore fisico piuttosto che velocità e resistenza allo sforzo.
Allenamento e preparazione fisica permettono di evitare lesioni, più forti e allenati si è meno traumi in partita.
In occasione del Congresso Nazionale dell'Associazione medica italiani nel rugby si è appena tenuto presso l'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano è emerso che negli Stati Uniti 300 mila traumi sono legati all' attività sportiva, gli sport più interessati sono il footbaal americano, calcio, hokey, lotta, sport invernali, rugby.
E' infatti importante che al fianco di famiglie e federazioni sportive è importante la sinergia con l'equipe medica che si prende cura dell'atleta sia nello sport amatoriale che agonistico, inoltre è emerso che i traumi vertebrali importanti sono rari nei giocatori di alto livello ma nonostante il dato confortante è importante sempre fare i conti per saper valutare senza paura il trauma in maniera immediata.
Alcuni eventi traumatici alle caviglie si verificano in particolari momenti della partita, tipo nel placcaggio basso e nei cambi di direzione repentini, nel placcaggio basso il collo del piede può essere sottoposto ad un'eccessiva sollecitazione ed i più colpiti sono i giocatori di mischia.
Ad aumentare questi fattori sono anche le calzature sbagliate e condizioni sfavorevoli del terreno che possono essere determinate da variazioni atmosferiche , scarsa manutenzione.
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Molta gente infatti ha paura del rugby ed essendo uno sport pericoloso pensa che sia un bene tenere i ragazzini lontani. Invece il contatto con la palla, con il terreno, con l'avversario e compagno, sono elementi importanti in questa disciplina che permette un aumento della fiducia in sè stessi, soprattutto quando i giovanissimi e le loro famiglie sono statoi seguiti anche a livello medico-scientifico.
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