venerdì 2 ottobre 2009

Rugby Senza Paura

Il rugby è uno sport che per quanto diffuso sia è ancora in realtà troppo sconosciuto dai più e inoltre a chi non ne capisce nulla fa paura.
Il rugby invece è il modo migliore per tenere 30 soggetti lontano dal centro, così diceva ai suoi tempi Oscar Wilde.
Infatti i giocatori di rugby sono alti e robusti , incontrarli di notte può mettere un po' di paura.

Il rugby può mettere paura in quanto le condizioni dei rugbisti alla fine della partita lasciano sempre un po' a desiderare , i lividi non si contano e il fango ricopre più della metà del loro corpo, la loro andatura è zoppicante e il viso è gonfio e pieno di lividi.
Il rugby è uno sport di squadra diffuso in buona parte del mondo, in particolare modo in America e nel Regno Unito.

Da qualche hanno senza paura il rugby è in aumento anche qui in Italia, questo sport viene identificato come uno sport di contatto e situazione; di contatto in quanto il confronto fisico è una costante: placcaggio, mischia, maul ( assembramento umano) sono azioni che spingono gli atleti a scontrarsi fisicamente e realmente, inoltre è uno sport di situazione in quanto bisogna comprendere il contesto in cui ogni fase della partita si sviluppa, capire i movimenti dell'avversario, momento migliore per agire ed impossessarsi della palla.

Il rugby richiede quindi una certa prestanza fisica, molta intelligenza, il gioco prevede momenti di grande intensità con impegno fisico, come richiede una certa lucidità per poter gestire al meglio le azioni di gioco che terminano spesso in modo brusco. La prima linea si avvantaggia della massa muscolare e della statura. Questi giocatori devono aprire la strada ai " tre quarti" disposti dietro che devono essere agili e veloci.
Tra gli avanti ed i tre quarti si trovano i mediani gli strateghi della squadra pronti a lanciare un'azione, devono essere quindi intelligenti e resistenti.

Qualunque sia il ruolo in questa squadra di rugby la base è l'allenamento per prevenire gli incidenti di gioco; il rugbista deve possedere una certa potenza aerobica , ottima resistenza allo sforzo prolungato che permette di mantenere lucidità e linearità della condotta di gioco.
Inoltre si può differenziare l'allenamento sviluppando le doti utili al proprio ruolo, forza e vigore fisico piuttosto che velocità e resistenza allo sforzo.

Allenamento e preparazione fisica permettono di evitare lesioni, più forti e allenati si è meno traumi in partita.
In occasione del Congresso Nazionale dell'Associazione medica italiani nel rugby si è appena tenuto presso l'Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano è emerso che negli Stati Uniti 300 mila traumi sono legati all' attività sportiva, gli sport più interessati sono il footbaal americano, calcio, hokey, lotta, sport invernali, rugby.

E' infatti importante che al fianco di famiglie e federazioni sportive è importante la sinergia con l'equipe medica che si prende cura dell'atleta sia nello sport amatoriale che agonistico, inoltre è emerso che i traumi vertebrali importanti sono rari nei giocatori di alto livello ma nonostante il dato confortante è importante sempre fare i conti per saper valutare senza paura il trauma in maniera immediata.

Alcuni eventi traumatici alle caviglie si verificano in particolari momenti della partita, tipo nel placcaggio basso e nei cambi di direzione repentini, nel placcaggio basso il collo del piede può essere sottoposto ad un'eccessiva sollecitazione ed i più colpiti sono i giocatori di mischia.
Ad aumentare questi fattori sono anche le calzature sbagliate e condizioni sfavorevoli del terreno che possono essere determinate da variazioni atmosferiche , scarsa manutenzione.

Cura dell'aspetto tecnico, apprendimento modalità di esecuzione possono rappresentare un importante fattore di prevenzione e concorrere senza dubbio a limitare i traumi così come un'adeguata fase preparatoria all'imminente attività sportiva tende spesso a trascurare.

Molta gente infatti ha paura del rugby ed essendo uno sport pericoloso pensa che sia un bene tenere i ragazzini lontani. Invece il contatto con la palla, con il terreno, con l'avversario e compagno, sono elementi importanti in questa disciplina che permette un aumento della fiducia in sè stessi, soprattutto quando i giovanissimi e le loro famiglie sono statoi seguiti anche a livello medico-scientifico.

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