Da qualche anno anche in Italia ha preso la moda fra la popolazione delle pedane vibranti , promettendo risultati miracolosi, ma ci si chiede cosa ci sia di vero dietro tutta questa propaganda.
Le pedane vibranti nascono più o meno 60 anni fa per aiutare gli astronauti a recuperare la massa ossea e muscolare persa nelle loro escursioni nello spazio per l'assenza di gravità.
Da allora le pedane vibranti sulle pedane vibranti si sono acquisite altre informazioni tanto che si propaganda di come queste pedane aiutino a dimagrire.
Una delle ultime ricerche scientifiche sulle pedane vibranti è stata coordinata da Claudio Manfredi professore aggregato alla facoltà di medicina e chirurgia del Dipartimento di scienze odontostomatologiche e maxillo-facciale dell'Università Federico II di Napoli, occupandosi di verificare gli effetti di questi strumenti sui processi do formazione e mantenimento dello scheletro e della massa ossea.
Gli stuudiosi hanno condotto le loro ricerche su alcuni ceppi di topi caratterizzati geneticamente da una bassa densità ossea.
La pedana vibrante è uno strumento di allenamento costituito da una piattaforma collegata ad una sorta di manubrio.
Ci sono due tipi principali di pedana : verticale o basculante. La prima trasmette vibrazioni in verticale, quindi dal basso verso l'alto con un movimento di tipo sussultorio. Le pedane basculanti invece fanno fare una sorta di dondolio a destra e sinistra come un'altalena. Le più studiate e più facili da usare sono le pedane vibranti verticali, in qualunque punto della piattaforma si stia in appoggio si ottiene la stessa frequenza ed intensità, mentre le pedane basculanti richiedono una posizione precisa , bisogna appoggiare i piedi in punti precisi perché faccia effetto altrimenti frequenza ed intensità variano.
Comunque sia la persona sale sulla pedana vibrante e questa fa tutto.
Le pedane vibranti permettono di accelerare sia la crescita che la riparazione dei tessuti.
Il fenomeno è noto da tempo, le pedane vibranti sono state messe a punto negli anni '40 dal dott Bosco per aiutare lo scheletro degli astronauti. Gli esperti hanno osservato che dopo essere stati nello spazio gli astronauti subiscono una notevole riduzione di massa ossea.
Il tutto è colpa della mancanza della forza di gravità che svolge un'azione meccanica sulle ossa favorendo il processo di rimodellamento e l'equilibrio fra distruzione e ricostruzione delle ossa.
Nuovi studi confermani queste prime ipotesi ampliandole e inquadrandole nel capitolo dei fenomeni biologici legati alla microgravità.
Per capire il funzionamento delle pedane vibranti è bene considerare che tutte le cellule dell'organismo sono formate da tre parti:
Involucro esterno, nucleo e citoplasma con un suo citoscheletro, quindi una sorta di struttura di corde interne che si tendono fra nucleo e parete interna della membrana cellulare . Ogni cellula funziona come la gomma della macchina , accelerando o frenando bruscamente il copertone si deforma, così anche i movimenti impressi dalla pedana portano la cellula e le sue tre parti a deformarsi in una sorta di movimenti di va e vieni.
Movimento che a sua volta innesca l'attivazione di una serie di fenomeni enzimatici a cascata all'interno della cellula, basti pensare che ogni enzima può potenziarsi di circa 100 volte nella sua capacità di lavoro.
In base al tipo di stimolazione vibratoria somministrata si può attivare particolari tessuti anziché altri aprendo specifiche finestre biologiche che favoriscono alcuni tessuti a discapito di altri. Si è visto che il moto impresso dalla pedana attiva proprio la finestra biologica dell'apparato muscolo scheletrico , le cellule ossee, muscolari e connettivali di conseguenza sono prodotte in maggiore quantità.
Le pedane vibranti quindi sono un'ottima soluzione per chi soffre di osteoporosi, che hanno subito una frattura e sono in via di guarigione, che sono state sottoposte ad una protesi, questo sarà per loro un ottimo strumento in quanto favorisce la nascita di nuovo tessuto osseo, bastano pochi minuti al giorno.
Nel momento in cui la pedana comincia a vibrare trasmette al corpo una certa accelerazione come esito della frequenza e dell'ampiezza delle oscillazioni. La forza di questa accellerazione è maggiore della forza di gravità. I muscoli per mantenere la posizione devono mettere grandissima resistenza.
Le pedane vibranti diventano delle alleate da un punto di vista estetico , ha importanti effetti sul dimagrimento e sul mantenimento della linea in quanto comporta un aumento della massa magra, facilitando microcircolo ed ossigenazione dei tessuti, inoltre possono essere di aiuto per combattere dolori alle gambe e gonfiori.
Le pedane vibranti aumentano la concentrazione di alcuni ormoni come testosterone e Gh che tendono a mobilizzare le cellule adipose come fonte di energia e allora aiutano a dimagrire. La risposta però è MOLTO SOGGETTIVA, dipende dalla sensibilità allo stimolo.
Il dilemma però su queste pedane vibranti è se sono utili o dannose? E' pur vero che ci sono delle controindicazioni , nel momento in cui sono state introdotte le pedane vibranti è stato usato come parametro la medicina del lavoro, quindi tutte le avvertenze e gli effetti collaterali indicati per le macchine da lavoro sono state poi poste anche alle pedane vibranti.
Quindi per evitare problemi bisogna saperle usare bene , impostando un programma di allenamento adeguato e soprattutto....usare le pedane vibranti nel giorno di pausa dall'allenamento in palestra, in piscina o all'aria aperta che sia.
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