lunedì 2 novembre 2009

LO SPORT COME MEZZO PER COMBATTERE LA DISPERSIONE SCOLASTICA

Lo sport è un mezzo fondamentale per combattere la dispersione scolastica, cercando però prima di tutto di trovare la cause della dispersione scolastica e la prevenzione del disagio scolastico.

Il fenomeno della “ dispersione” non è una realtà a cui per porre fine ci possa essere una sola soluzione, come lo sport , ma va considerato anche il risultato che c'è tra l'interazione del contesto che circonda i ragazzi coinvolti nella dispersione scolastica.

Per poter creare un ambito dove lo sport possa fungere da contenitore per poter combattere la dispersione scolastica è importante valutare alcuni obiettivi specifici:
Ø Creare un aggancio con ogni ragazzo e stabilire una buona qualità della relazione.
Ø Facilitare l’integrazione dei ragazzi nel gruppo Gioco – Sport facendo leva sulle modalità relazionali.
Ø Aumentare la loro capacità di stare in relazione partendo da limiti/ capacità che sono soggettive.
Ø Avere chiaro cosa spinge un ragazzo nella relazione con il contesto a disinteressarsi dell’ambiente scolastico e cosa lo stimola all’apprendimento e all’interazione.
Ø Strutturare lo spazio, tempo ed attività motorie sportive.
Ø Migliorare le capacità attentive dei ragazzi per qualità e quantità.
Ø Migliorare i prerequisiti motori di base
.

E' importante quindi che ci sia una consapevolezza presente nell’uomo nella forma di simbolico spontaneo, modo di pensare, agire, teorizzare in modo inconsapevole e nella forma di simbolo riflesso modo di pensare teorizzato e agire pensato.

Nello sport il ragazzo trova un'insieme di libertà e responsabilità, che porta l'individuo a combattere la dispersione scolastica perché ha la consapevolezza che può effettuare delle scelte e assumersi il peso della responsabilità e delle conseguenze.
L'intersoggettività e l' ipotesi di verità, guida l’uomo nella realtà nel riferimento ad una verità assoluta nella certezza di non poterla mai possedere , ma nell’esigenza di condividerla con altri.

Per attuare un progetto dove lo sport possa diventare mezzo per combattere la dispersione scolastica sono da valutare altri elementi importanti come ad esempio, ad un primo livello l’identità uomo è individuato attraverso due costrutti: Energia & Struttura, a seconda della quantità di energia e struttura presenti nell’uomo e nella relazione con gli altri si può avere un’identità con più energia e più struttura.

In un secondo livello egli può manifestare tre diverse modalità:da Genitore, prendendosi cura e dandosi regole a sé e agli altri; da Bambino manifestando delle modalità che tendono maggiormente a soddisfare i propri bisogni, da Adulto arrivando ad attuare una mediazione di crescita tra regole e bisogni.
Nel terzo livello, l’uomo manifesta il suo essere nel mondo mediante i linguaggi di esistenza razionale,fantastico, emotivo, corporeo.

Elemento caratteristico dello sport è l’agonismo, quindi il misurarsi, scontrarsi con sé stesso e con l’altro per superare i propri limiti e quelli dell’avversario, scontro governato da regole che caratterizza poi le singole discipline sportive, che si effettua davanti ad un pubblico che giudica, condanna e sostiene, dove chi vince ha diritto di premi e riconoscimenti.
Dentro questa definizione che permette di identificare le parti costituenti e la formula che le tiene insieme caratterizzandole come sport , trovano spazio i significati soggettivi che ne colorano le sfumature senza snaturarlo.

Lo sport quindi lavora per il benessere psicofisico di ogni individuo e come mezzo per combattere la dispersione scolastica.
Anche il rapporto con il tempo e come viene gestito ha lo stesso scopo: osservare se il ragazzo comincia subito a giocare, se il suo gioco è statico o dinamico, secondo quali modalità temporali è impostata la sua attività ludico- sportiva, che modalità di approccio ha con gli attrezzi, che tipo di scelta effettua rispetto ad essi e se rispetta il tempo, sono elementi importanti da osservare nel corso dell’identità.

Rispetto alla collaborazione, comportamento osservato solo in un secondo momento in quanto i primi incontri sono stati caratterizzati da un andamento abbastanza caotico delle attività, il cui obiettivo primario era quello di cominciare a dare più struttura al gruppo, essa da informazioni sulla tipologia della relazione dei ragazzi tra loro con istruttori e tutor.

Per arrivare a questo però ci sono delle strategie operative come :
La Valutazione Iniziale e Aggancio.
La Costruzione del modello di intervento.
Le Analisi dei risultati ( verifica e valutazione finale).

La fase principale di intervento prevede l’allenamento delle abilità motorie mediante attività sportive pensate in modo tale da impegnare diverse abilità e diversi interessi dei ragazzi, come il basket, focalizzando l’attenzione sui fondamentali maggiormente tesi alla collaborazione ( passare, guardare, bloccare,…); il percorso individuale tipo gimcana con prove per i vari tipi di abilità, il percorso individuale ed in gruppo.


Per usare lo sport come mezzo per combattere la dispersione scolastica all'interno di gruppi strutturati, come può essere un gruppo classe è basilare lavorare su come funzionano i ragazzi all’interno del gruppo, di una diade o triade e con l’adulto.

Nel momento in cui si lavora con il gruppo è importante dare priorità alla costruzione del gruppo, facilitando e promuovendo le relazioni positive interne ed esterne.
Si deve partire realizzando un aggancio individuale con ogni ragazzo prestando maggiore attenzione ai casi più complessi per poi passare a diadi o triadi, nei casi dei ragazzi più difficili importante è capire come il ragazzo si approccia con l’istruttore.


L’emozione che trova nel corpo e nella relazione con l’adulto, un comportamento gentile ed affettuoso è importante per poter agganciare il ragazzo, importante poi è capire quali modalità operative avere per raggiungere tale obiettivo , bene è stare a bordo campo e fungere da contenitore emotivo per varie ed eventuali che possono avvenire in campo avendo comunque un maggior controllo su spazio e tempo.

Per entrare in relazione - comunicazione con i ragazzi è importante avere degli atteggiamenti incoraggianti e di sostegno, quali Mediazione e Negoziazione, Sostegno ed Incoraggiamento; Possibilità di scarica motoria e vicinanza fisica.

Molte volte invece nei ragazzi che sono propensi alla dispersione scolastica si denota
carenza da parte dei ragazzi dei pre-requisiti cognitivi, emotivi e relazionali minimi per dare struttura all’attività, fino anche alle più basilari come fare la fila o i turni di gioco, quindi lo svolgimento delle esercitazioni appare disorganizzato, ma soprattutto la difficoltà a riconoscere l’adulto come guida ed il rischio di innesto reazioni aggressive e rifiuto da parte degli adulti e dai pari.

Perché lo sport possa diventare un mezzo per combattere la dispersione scolastica un ruolo attivo lo hanno insegnanti, educatori e genitori per trovare i giusti canali di comunicazione e la giusta messa in gioco da parte dell'adulto in questione.

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