Cioccolato passione per tutto, cibo degli dei per eccellenza.
Il cioccolato c'è chi lo ama al latte, chi preferisce il fondente.
Il cioccolato regala un vero e proprio senso di benessere regalando piacevolissime coccole di passione ed amore per tutti.
La maggior parte di noi è così abituata a mangiarlo che pensarlo a fior di pelle, storce un po' il naso.
Il cioccolato contiene infatti diverse sostanze che donano euforia, sostanze stimolanti come la caffeina e la teobromina con un effetto positivo sulla concentrazione mentale.
La teobromina, sostanze contenuta nel cacao, produce endorfine, sostanze che incrementano l'attività della serotonina. Il cioccolato fondente contiene anche antiossidanti come i flavonoidi, acido fenico e polifenoli utili per contrastare l'invecchiamento cutaneo della pelle.
La cioccoterapia non passa solo dal mangiare del cioccolato, ma anche dal farselo spalmare sulla pelle. E' da tempo che questo naturale ingrediente sta diventando il protagonista dei massaggi nei diversi centri estetici, grazie alle sue proprietà che agiscono sul corpo e sulla mente si stimolano le endorfine e la pelle risulta più liscia.
Oltre all'idratazione il cioccolato contiene anche antiossidanti che contrastano l'invecchiamento cutaneo e flavonoidi che svolgono un'azione drenante. Il cioccolato viene usato per massaggi rilassanti, idratanti, anticellulite oppure per peeling dolci al viso o scrub al corpo.
Il cioccolato ideale per i massaggi è di tipo fondente, miscelato con olio di mandorle dolci.
Il massaggio al cioccolato è uno dei trattamenti che riscuotono maggiore successo nei centri estetici.
La prima sensazione è di tipo olfattivo, distese su un lettino riscaldato viene versato questa miscela ottenuta con cioccolato fondente amaro a cui sono stati aggiunti olii ed essenze, comincia così il massaggio profondo ed intenso dalla schiena fino alle caviglie.
Finito il massaggio si resta alcuni minuti in relax per sfruttare anche i benefici dell'aromaterapia, alla fine urgesi una doccia calda e viene applicata sulla pelle una crema profumata al cioccolato ad azione idratante
Il massaggio al cioccolato è utile per contrastare inestetismi e adiposità localizzate, strofinare bene il corpo con un guanto di crine.
mercoledì 24 dicembre 2008
lunedì 22 dicembre 2008
UN CORPO MIGLIORE
Siamo sempre alla ricerca di un corpo migliore, che possa esaltare la femminilità lavorando anche sulle proprie potenzialità.
Avete un corpo con la pelle liscia e lo desiderate migliore? Lo potete rendere di seta.
Idem se avete un vitino da vespa, ma volete renderlo migliore..tutto si può fare.
La cura del corpo rende migliori, più sicuri e grintosi di se stessi, si avrà un'autostima migliore così si diventa persone più ottimiste e sicure di sé.
Un'arma vincente c'è l' hanno i cosmetici, sia al femmminile che al maschile.
Per far uscire la propria bellezza è necessario avere un rapporto migliore con il proprio corpo, guardandosi all' specchio facendosi un buon check up, prendere coscienza del proprio tono e della sua armonia. Troppo spesso si ha un'immagine distorta di sè e senza accorgerci degli inestetismi che invece se presi in tempo si evita che diventino cronici.
La femminilità va oltre al proprio corpo, è qualcosa che rende speciali, ovviamente la perfezione di un corpo ne ottimizza la situazione.
Il seno è la parte di un corpo al femminile che può determinare una crisi, in quanto può essere grande, piccolo, svuotato, con smagliature.
Quindi se volete un seno migliore l'ideale è idratare e mantenere la pelle elastica, con cosmetici che regalino un rassodamento ed un maggiore volume.
Per un corpo perfetto i glutei sono essenziali, l'obiettivo è mantenerli alti. Step è l'esercizio più adatto per evitare il loro appiattimento. Ovviamente i cosmetici fanno il loro, il risultato sarà migliore se 3 volte alla settimana si fa anche uno scrub levigante.
Una silhouette è migliore anche quando il corpo è sinuoso, flessibile ed armonico, quindi per poter rendere migliore il proprio corpo è bene massaggiarlo con movimenti rotatori che aiuta a far si che il corpo assorba bene i principi nutritivi della crema e si possa regolarizzare l'intestino.
Avete un corpo con la pelle liscia e lo desiderate migliore? Lo potete rendere di seta.
Idem se avete un vitino da vespa, ma volete renderlo migliore..tutto si può fare.
La cura del corpo rende migliori, più sicuri e grintosi di se stessi, si avrà un'autostima migliore così si diventa persone più ottimiste e sicure di sé.
Un'arma vincente c'è l' hanno i cosmetici, sia al femmminile che al maschile.
Per far uscire la propria bellezza è necessario avere un rapporto migliore con il proprio corpo, guardandosi all' specchio facendosi un buon check up, prendere coscienza del proprio tono e della sua armonia. Troppo spesso si ha un'immagine distorta di sè e senza accorgerci degli inestetismi che invece se presi in tempo si evita che diventino cronici.
La femminilità va oltre al proprio corpo, è qualcosa che rende speciali, ovviamente la perfezione di un corpo ne ottimizza la situazione.
Il seno è la parte di un corpo al femminile che può determinare una crisi, in quanto può essere grande, piccolo, svuotato, con smagliature.
Quindi se volete un seno migliore l'ideale è idratare e mantenere la pelle elastica, con cosmetici che regalino un rassodamento ed un maggiore volume.
Per un corpo perfetto i glutei sono essenziali, l'obiettivo è mantenerli alti. Step è l'esercizio più adatto per evitare il loro appiattimento. Ovviamente i cosmetici fanno il loro, il risultato sarà migliore se 3 volte alla settimana si fa anche uno scrub levigante.
Una silhouette è migliore anche quando il corpo è sinuoso, flessibile ed armonico, quindi per poter rendere migliore il proprio corpo è bene massaggiarlo con movimenti rotatori che aiuta a far si che il corpo assorba bene i principi nutritivi della crema e si possa regolarizzare l'intestino.
mercoledì 17 dicembre 2008
SPORTIVI A RIPOSO....
Quanti di voi hanno mai sentito parlare del metabolismo basale?
Cosa significa questo...bruciare calorie anche a riposo per permettere al cuore di battere e al sangue di trasportare Ossigeno.
Gli sportivi continueranno ad avere benefici anche quando si è finito di correre. L'esame dei muscoli degli atleti ha mostrato infatti come questi continuino a bruciare calorie, anche quando il corpo è a riposo e non ha quindi bisogno di altra energia.
Tale fenomeno si può rivelare protettivo da malattie come il diabete di tipo II, gli sportivi più al sicuro sono quelli che praticano sport di resistenza, come ad esempio la corsa, sono noti per aumentare il numero di mitocondri, piccoli motori all'interno delle cellule che convertono gli zuccheri e i grassi in adenosintrifosfato (atp), che dà energia ai muscoli.
Così facendo si stimola la capacità dei muscoli a consumare ossigeno e lavorare a una maggiore potenza durante l'esercizio.
Un gruppo di ricercatori americani, coordinati da Douglas Befroy della Yale University, ha visto che i mitocondri nei muscoli degli uomini che corrono almeno quattro ore a settimana consumano il 54% in più delle calorie a riposo rispetto a coloro che non corrono.
La quantità di atp prodotta nei due gruppi di uomini è la stessa, dicono i ricercatori, “il che significa che a riposo le calorie in più si disperdono e vengono trasformate in calore”. Poiché l'azione dei mitocondri aiuta a spazzare via il grasso cellulare, che si pensa contribuisca alla insulino-resistenza, ciò suggerisce l'idea che l'esercizio protegga dal diabete di tipo II anche quando si è a riposo.
Cosa significa questo...bruciare calorie anche a riposo per permettere al cuore di battere e al sangue di trasportare Ossigeno.
Gli sportivi continueranno ad avere benefici anche quando si è finito di correre. L'esame dei muscoli degli atleti ha mostrato infatti come questi continuino a bruciare calorie, anche quando il corpo è a riposo e non ha quindi bisogno di altra energia.
Tale fenomeno si può rivelare protettivo da malattie come il diabete di tipo II, gli sportivi più al sicuro sono quelli che praticano sport di resistenza, come ad esempio la corsa, sono noti per aumentare il numero di mitocondri, piccoli motori all'interno delle cellule che convertono gli zuccheri e i grassi in adenosintrifosfato (atp), che dà energia ai muscoli.
Così facendo si stimola la capacità dei muscoli a consumare ossigeno e lavorare a una maggiore potenza durante l'esercizio.
Un gruppo di ricercatori americani, coordinati da Douglas Befroy della Yale University, ha visto che i mitocondri nei muscoli degli uomini che corrono almeno quattro ore a settimana consumano il 54% in più delle calorie a riposo rispetto a coloro che non corrono.
La quantità di atp prodotta nei due gruppi di uomini è la stessa, dicono i ricercatori, “il che significa che a riposo le calorie in più si disperdono e vengono trasformate in calore”. Poiché l'azione dei mitocondri aiuta a spazzare via il grasso cellulare, che si pensa contribuisca alla insulino-resistenza, ciò suggerisce l'idea che l'esercizio protegga dal diabete di tipo II anche quando si è a riposo.
SPORT ALL'ARIA APERTA
Il contesto ideale per fare sport, è l'aria aperta, la quale però nasconde grossi pericoli.
Lo smog che un tempo era presente solo nei grandi centri urbani, ora si trova anche in periferia.
All'aria aperta si incontrano molti radicali liberi è l'accelerazione dei processi di invecchiamento.
L'esposizione costante agli inquinanti atmosferici è associata a malattie non solo a carico dell'apparato respiratorio, ma anche di altri organi, a causa della formazione di radicali liberi.
Questi vengono normalmente prodotti durante la pratica dello sport , non solo all'aria aperta, ma quando la loro quantità è eccessiva, determinano uno stress ossidativo, che è causa di danni, talvolta irreversibili, a carico delle membrane cellulari, delle proteine e del Dna.
Lo stesso meccanismo avviene in molte condizioni di malattia, ma anche fisiologiche, quali l'invecchiamento, e che viene accentuato dalla respirazione di sostanze inquinanti presenti nell'ambiente di lavoro (pesticidi, cromo, etc.) e nell'aria aperta delle nostre città.
Fare sport all'aria aperta quindi è abbastanza complesso perchè il pericolo delle polveri sottili sono oggi associate a situazioni di stress ossidativo rischioso per la salute, soprattutto nei soggetti affetti da patologie, come lo scompenso cardiaco, l'insufficienza respiratoria e il diabete.
Elevate concentrazioni nell'aria aperta di polveri sottili sembrano essere correlate ad alterazioni del controllo del micro circolo, specie in pazienti diabetici, per questo molte persone che amano lo sport all'aria aperta si trovano invece chiudersi in una palestra, onde rischiare il peggio.
Io affronto lo stesso il rischio di fare sport all'aria aperta, ma perchè questo mi permette di sentirmi più viva.
Lo smog che un tempo era presente solo nei grandi centri urbani, ora si trova anche in periferia.
All'aria aperta si incontrano molti radicali liberi è l'accelerazione dei processi di invecchiamento.
L'esposizione costante agli inquinanti atmosferici è associata a malattie non solo a carico dell'apparato respiratorio, ma anche di altri organi, a causa della formazione di radicali liberi.
Questi vengono normalmente prodotti durante la pratica dello sport , non solo all'aria aperta, ma quando la loro quantità è eccessiva, determinano uno stress ossidativo, che è causa di danni, talvolta irreversibili, a carico delle membrane cellulari, delle proteine e del Dna.
Lo stesso meccanismo avviene in molte condizioni di malattia, ma anche fisiologiche, quali l'invecchiamento, e che viene accentuato dalla respirazione di sostanze inquinanti presenti nell'ambiente di lavoro (pesticidi, cromo, etc.) e nell'aria aperta delle nostre città.
Fare sport all'aria aperta quindi è abbastanza complesso perchè il pericolo delle polveri sottili sono oggi associate a situazioni di stress ossidativo rischioso per la salute, soprattutto nei soggetti affetti da patologie, come lo scompenso cardiaco, l'insufficienza respiratoria e il diabete.
Elevate concentrazioni nell'aria aperta di polveri sottili sembrano essere correlate ad alterazioni del controllo del micro circolo, specie in pazienti diabetici, per questo molte persone che amano lo sport all'aria aperta si trovano invece chiudersi in una palestra, onde rischiare il peggio.
Io affronto lo stesso il rischio di fare sport all'aria aperta, ma perchè questo mi permette di sentirmi più viva.
SPORT E PRESSIONE
La maggior parte delle persone che soffrono di pressione alta è in sovrappeso, oppure obesa e solitamente sedentaria.
Lo sport aiuta a stare in forma e a regolare la pressione, aiutando cuore e arterie a contrarsi e dilatarsi permettendo il rifornimento di ossigeno e sostanze nutritive a tutti gli organi e muscoli, oltre a ridurre il rischio di sovrappeso.
Sarà bene però osservare delle regole : limitare gli sforzi eccessivi e non deve essere sporadico.Per scegliere l'attività fisica più adatta dobbiamo distinguere gli sport in due categorie: attività di tipo isometrico sport nelle quali i muscoli lavorano attivamente permettendo ai vasi sanguigni di mantenere la propria elasticità e che sicuramente fanno bene al cuore e alle arterie.
Tali sport sono l'aerobica, bicicletta, cyclette, nuoto, camminata, da praticare almeno 30 minuti un paio di volte a settimana. L'attività fisica che ha effetti benefici sull'organismo, e in modo relativo anche sul cuore e la pressione: lo sci, il basket, il calcio, il tennis, la pallavolo e la camminata a passo lento.
Queste attività vanno praticate 30 minuti almeno 3-4 volte a settimana.Gli sport che non hanno effetti significativi sulla pressione, ma sono meglio che niente come golf, giardinaggio, ping-pong, lavori domestici.
No a body-building, il sollevamento pesi e le immersioni in apnea.
Provocano un aumento di pressione del sangue che può essere nociva.
Lo sport aiuta a stare in forma e a regolare la pressione, aiutando cuore e arterie a contrarsi e dilatarsi permettendo il rifornimento di ossigeno e sostanze nutritive a tutti gli organi e muscoli, oltre a ridurre il rischio di sovrappeso.
Sarà bene però osservare delle regole : limitare gli sforzi eccessivi e non deve essere sporadico.Per scegliere l'attività fisica più adatta dobbiamo distinguere gli sport in due categorie: attività di tipo isometrico sport nelle quali i muscoli lavorano attivamente permettendo ai vasi sanguigni di mantenere la propria elasticità e che sicuramente fanno bene al cuore e alle arterie.
Tali sport sono l'aerobica, bicicletta, cyclette, nuoto, camminata, da praticare almeno 30 minuti un paio di volte a settimana. L'attività fisica che ha effetti benefici sull'organismo, e in modo relativo anche sul cuore e la pressione: lo sci, il basket, il calcio, il tennis, la pallavolo e la camminata a passo lento.
Queste attività vanno praticate 30 minuti almeno 3-4 volte a settimana.Gli sport che non hanno effetti significativi sulla pressione, ma sono meglio che niente come golf, giardinaggio, ping-pong, lavori domestici.
No a body-building, il sollevamento pesi e le immersioni in apnea.
Provocano un aumento di pressione del sangue che può essere nociva.
SPORT CONTRO IL MAL DI TESTA
Sport contro il mal di testa, è questa la conclusione di uno studio condotto da ricercatori del Cephalea Headache Centre di Gotheborg (Svezia), appena pubblicato sulla rivista “Cephalalgia”.
Chi fa attività fisica ha molte meno probabilità di soffrire di mal di testa, probabilmente perché la maggior parte dei mal di testa è di origine somatica, l'attività fisica invece allenterebbe le tensioni quotidiane, si impara a gestire le proprie emozioni e a riprendere il contatto con il proprio corpo.
Questi dati suggeriscono che una mancanza di sport potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo di mal di testa, ma anche che fare attività fisica è più difficile per le persone che già soffrono di cefalee.
Il problema è che la maggior parte delle persone che soffre di mal di testa pensa che sarebbe meglio evitarlo , magari proprio in quei giorni particolari per noi donne, da sfatare anche questo mito.
Chi fa attività fisica ha molte meno probabilità di soffrire di mal di testa, probabilmente perché la maggior parte dei mal di testa è di origine somatica, l'attività fisica invece allenterebbe le tensioni quotidiane, si impara a gestire le proprie emozioni e a riprendere il contatto con il proprio corpo.
Questi dati suggeriscono che una mancanza di sport potrebbe essere un fattore di rischio per lo sviluppo di mal di testa, ma anche che fare attività fisica è più difficile per le persone che già soffrono di cefalee.
Il problema è che la maggior parte delle persone che soffre di mal di testa pensa che sarebbe meglio evitarlo , magari proprio in quei giorni particolari per noi donne, da sfatare anche questo mito.
domenica 14 dicembre 2008
MONTAGNA INDOOR
L'inverno è ormai arrivato e la maggior parte degli sport è fatto indoor.
Da qualche tempo anche la roccia, può venire " trasportata" dentro, mediante un'attività propedeutica alle uscite che è la montagna indoor.
Montagna indoor al femminile se ne trovano di diverse specialità: dal trekking all'arrampicata, c'è quindi la possibilità di allenarsi anche durante i mesi invernali quando uscire è molto complesso, tra neve e freddo è praticamente impossibile.
La montagna indoor è bella per questo.
Il trekking si trasferisce nei corsi di gruppo di Heat Program, programma molto popolare
Punto di forza della montagna indoor è dato da una macchina particolare, un tapis roulant per riprodurre in maniera fedele sensazioni e schemi motori cominciando un percorso virtuale.
La montagna indoor permette di allenarsi in pareti di materiale sintetico di altezza variabile dotate di appoggi di pochi millimetri in grado di riprodurre effetti ed emozioni dell'arrampicata sulla montagna reale.
La versione indoor dell'arrampicata è il mezzo più comune per arrivare a perfezionare la tecnica anche nei mesi freddi.
La montagna indoor costituisce un'occasione soft per iniziare i primi rudimenti della montagna esterna, un trampolino di lancio.
Per provare l'arrampicata artificiale non servono requisiti particolari, nella montagna indoor è facilitato colui che ha una corporatura più sottile, ma anche se uno è un po' più robuusto, ma ha una tecnica perfetta è ok.
Nelle palestre sono a disposizione degli atleti in erba o professionisti delle pareti artificiali con dimensioni e pendenze variabili in relazione alle capacità e all'esperienza.
Fin dalle prime lezioni indoor vengono insegnate tecniche e benefici dell'allenamento per praticare questo sport in totale sicurezza.
Vantaggi della montagna indoor , sono a livello di glutei e gambe, muscolatura che viene notevolmente potenziata dall'allenamento che coinvolge anche tutti gli addominali, che sono coinvolti nel mantenimento dell'equilibrio, ma anche braccia e spalle.
Da qualche tempo anche la roccia, può venire " trasportata" dentro, mediante un'attività propedeutica alle uscite che è la montagna indoor.
Montagna indoor al femminile se ne trovano di diverse specialità: dal trekking all'arrampicata, c'è quindi la possibilità di allenarsi anche durante i mesi invernali quando uscire è molto complesso, tra neve e freddo è praticamente impossibile.
La montagna indoor è bella per questo.
Il trekking si trasferisce nei corsi di gruppo di Heat Program, programma molto popolare
Punto di forza della montagna indoor è dato da una macchina particolare, un tapis roulant per riprodurre in maniera fedele sensazioni e schemi motori cominciando un percorso virtuale.
La montagna indoor permette di allenarsi in pareti di materiale sintetico di altezza variabile dotate di appoggi di pochi millimetri in grado di riprodurre effetti ed emozioni dell'arrampicata sulla montagna reale.
La versione indoor dell'arrampicata è il mezzo più comune per arrivare a perfezionare la tecnica anche nei mesi freddi.
La montagna indoor costituisce un'occasione soft per iniziare i primi rudimenti della montagna esterna, un trampolino di lancio.
Per provare l'arrampicata artificiale non servono requisiti particolari, nella montagna indoor è facilitato colui che ha una corporatura più sottile, ma anche se uno è un po' più robuusto, ma ha una tecnica perfetta è ok.
Nelle palestre sono a disposizione degli atleti in erba o professionisti delle pareti artificiali con dimensioni e pendenze variabili in relazione alle capacità e all'esperienza.
Fin dalle prime lezioni indoor vengono insegnate tecniche e benefici dell'allenamento per praticare questo sport in totale sicurezza.
Vantaggi della montagna indoor , sono a livello di glutei e gambe, muscolatura che viene notevolmente potenziata dall'allenamento che coinvolge anche tutti gli addominali, che sono coinvolti nel mantenimento dell'equilibrio, ma anche braccia e spalle.
venerdì 12 dicembre 2008
SPORT CONTRO LA CELLULITE
Ormai è un dato di fatto che fare sport aiuta a combattere la cellulite.
L' attività fisica è uno dei mezzi più efficaci per contrastare la cellulite in quanto riattiva la circolazione periferica evitando ristagni dei liquidi nei tessuti.
Ci si chiede però quale sia il migliore per contrastare la cellulite, in quanto ci sono delle differenze anche molto evidenti fra loro.
Il problema della cellulite non è solo un inestetismo, ma è un vero e proprio disturbo dato da un'insufficienza circolatoria, che va riattivato anche mediante lo sport.
La cellulite deriva da una scarsa ossigenazione dei tessuti, data dalla sedentarietà e cattive abitudini: fumo , alcol, dieta troppo grassa.
Lo sport in sé non è una panacea per tutti i mali, ma inevitabilmente aiuta a contrastare il problema almeno anche in fase preventiva, che si deve comunque unire ad una serie di misure complementari: alimentazione idrica, povera in sali, zuccheri e grassi, abbigliamento non costrittivo ed un allenamento specifico.
Contro la cellulite si prevede un allenamento isotonico, ovvero la muscolatura si accorcia per vincere una resistenza costante, quindi si a correre, camminare, pattinare nuotare, sport nei quali i muscoli si allungano e si contraggono riproducendo una tensione sempre uguale a s stessa.
Nello sport così inteso la soglia aerobica si svolge dopo un lavoro isotonico che si ottiene mantenendo l'intensità dell'esercizio sotto il massimo sforzo individuale,permettendo di bruciare grassi e zuccheri.
I benefici dello sport poi si hanno sulla circolazione sanguigna in quanto permettono una riattivazione e rinforzo del micro circolo, incremento del ritorno venoso ed eliminazione delle tossine prodotte, aumento dell'ossigenazione dei tessuti a livello periferico.
Abbiamo stabilito che lo sport migliore contro la cellulite è quello di tipo isotonico e aerobico per arrivare a creare un allenamento davvero efficace, altro parametro importante però è la frequenza cardiaca da mantenere durante l'attività.
Durante la pratica dello sport che più ci convince è indispensabile sapere la propria frequenza cardiaca massimale, ovvero il numero di pulsazioni che il cuore può raggiungere in risposta ad un esercizio fisico molto intenso.
Riassumendo degli sport contro la cellulite sono :
la camminata in salita;
la corsa /jogging soprattutto se in salita;
Nuoto: sport completo in se e per sé;
Pattinaggio e sci di fondo.
L' attività fisica è uno dei mezzi più efficaci per contrastare la cellulite in quanto riattiva la circolazione periferica evitando ristagni dei liquidi nei tessuti.
Ci si chiede però quale sia il migliore per contrastare la cellulite, in quanto ci sono delle differenze anche molto evidenti fra loro.
Il problema della cellulite non è solo un inestetismo, ma è un vero e proprio disturbo dato da un'insufficienza circolatoria, che va riattivato anche mediante lo sport.
La cellulite deriva da una scarsa ossigenazione dei tessuti, data dalla sedentarietà e cattive abitudini: fumo , alcol, dieta troppo grassa.
Lo sport in sé non è una panacea per tutti i mali, ma inevitabilmente aiuta a contrastare il problema almeno anche in fase preventiva, che si deve comunque unire ad una serie di misure complementari: alimentazione idrica, povera in sali, zuccheri e grassi, abbigliamento non costrittivo ed un allenamento specifico.
Contro la cellulite si prevede un allenamento isotonico, ovvero la muscolatura si accorcia per vincere una resistenza costante, quindi si a correre, camminare, pattinare nuotare, sport nei quali i muscoli si allungano e si contraggono riproducendo una tensione sempre uguale a s stessa.
Nello sport così inteso la soglia aerobica si svolge dopo un lavoro isotonico che si ottiene mantenendo l'intensità dell'esercizio sotto il massimo sforzo individuale,permettendo di bruciare grassi e zuccheri.
I benefici dello sport poi si hanno sulla circolazione sanguigna in quanto permettono una riattivazione e rinforzo del micro circolo, incremento del ritorno venoso ed eliminazione delle tossine prodotte, aumento dell'ossigenazione dei tessuti a livello periferico.
Abbiamo stabilito che lo sport migliore contro la cellulite è quello di tipo isotonico e aerobico per arrivare a creare un allenamento davvero efficace, altro parametro importante però è la frequenza cardiaca da mantenere durante l'attività.
Durante la pratica dello sport che più ci convince è indispensabile sapere la propria frequenza cardiaca massimale, ovvero il numero di pulsazioni che il cuore può raggiungere in risposta ad un esercizio fisico molto intenso.
Riassumendo degli sport contro la cellulite sono :
la camminata in salita;
la corsa /jogging soprattutto se in salita;
Nuoto: sport completo in se e per sé;
Pattinaggio e sci di fondo.
MASSAGGIO SNELLENTE ANTI CELLULITE
Siete tra le migliaia di donne che quotidianamente lottano contro la cellulite, ma la prima mossa vincente è il massaggio snellente anti cellulite per la lotta contro i cuscinetti.
L'obiettivo di un massaggio snellente è proprio quello di ridare salute e tonicità alla pelle di noi donne.
La cellulite è un disturbo che è multi causale, soprattutto è un problema di cattiva circolazione, i liquidi non smaltiti si accumulano nei tessuti ristagnando fra un cellula e l'altra.
Un sistema linfatico e circolatorio efficiente porta ossigeno e nutrimento ai tessuti, svolgendo una funzione di spazzino ripulendoli dagli scarti dell'attività cellulare.
Al contrario se la circolazione è rallentata i liquidi ristagnano, le tossine non vengono eliminate ed il metabolismo delle cellule si altera.
Per queste e varie ed eventuali ragioni il massaggio snellente ed anti cellulite deve essere caratterizzato da manovre specifiche e profonde per riattivare la circolazione nei punti critici.
La seduta ideale di un massaggio snellente anti cellulite è diviso in due manovre:
- delle manovre a secco e manovre con prodotti specifici sulle zone da trattare.
In una prima fase del massaggio snellente si interviene con delle fasce in cotone elasticizzato, lunghe circa un metro, con due anelli di corda alle estremità che permettono di afferrarle.
Le fasce vengono messe sotto il corpo di chi riceve il massaggio snellente sollevate alle estremità e strofinate in diversi punti.
Il massaggio snellente ha inizio con un massaggio de contraente nella zona del collo, solitamente bersaglio di tensioni muscolari.
Dal collo il massaggio si prosegue alle gambe, si parte dai piedi fino a raggiungere l'inguine, questo massaggio snellente cerca di stimolare i canali energetici che secondo la medicina cinese, riequilibrano le funzioni degli organi interni responsabili della depurazione dell'organismo dalle tossine.
L'effetto del massaggio snellente anti cellulite è doppio, uno è più superficiale, l'altro più profondo. Grazie a movimenti ritmici e alternati , nelle due direzioni, le fasce effettuano una frizione a volte più dolce a volte più intensa.
Il massaggio snellente però lavora anche a livello più profondo allentando le tensioni muscolari che favorisce quindi l'azione snellente ed anti cellulite.
Ovviamente se si sta parlando di massaggio snellente anticellulite è perché vengono applicati dei prodotti sciogli grassi.
Le mani del massaggiatore si soffermano in particolare nelle gambe zone più colpite dalla cellulite, cosparse da un cosmetico a base di centella asiatica e ippocastano, poi con un olio arricchito da estratti di rosmarino, ginepro, cipresso, limone ed incenso.
Ingredienti che lavorano in modo combinato sui tesuti colpiti dagli inestetismi.
Le zone interessate vengono massaggiate prima a mani nude e poi con una bacchettta di legno levigato tenuta alle due estremità e fatta scivolare sulla pelle con manover profonde che stimolano la lipolisi ed il rimodellamento dei tessuti.
L'obiettivo di un massaggio snellente è proprio quello di ridare salute e tonicità alla pelle di noi donne.
La cellulite è un disturbo che è multi causale, soprattutto è un problema di cattiva circolazione, i liquidi non smaltiti si accumulano nei tessuti ristagnando fra un cellula e l'altra.
Un sistema linfatico e circolatorio efficiente porta ossigeno e nutrimento ai tessuti, svolgendo una funzione di spazzino ripulendoli dagli scarti dell'attività cellulare.
Al contrario se la circolazione è rallentata i liquidi ristagnano, le tossine non vengono eliminate ed il metabolismo delle cellule si altera.
Per queste e varie ed eventuali ragioni il massaggio snellente ed anti cellulite deve essere caratterizzato da manovre specifiche e profonde per riattivare la circolazione nei punti critici.
La seduta ideale di un massaggio snellente anti cellulite è diviso in due manovre:
- delle manovre a secco e manovre con prodotti specifici sulle zone da trattare.
In una prima fase del massaggio snellente si interviene con delle fasce in cotone elasticizzato, lunghe circa un metro, con due anelli di corda alle estremità che permettono di afferrarle.
Le fasce vengono messe sotto il corpo di chi riceve il massaggio snellente sollevate alle estremità e strofinate in diversi punti.
Il massaggio snellente ha inizio con un massaggio de contraente nella zona del collo, solitamente bersaglio di tensioni muscolari.
Dal collo il massaggio si prosegue alle gambe, si parte dai piedi fino a raggiungere l'inguine, questo massaggio snellente cerca di stimolare i canali energetici che secondo la medicina cinese, riequilibrano le funzioni degli organi interni responsabili della depurazione dell'organismo dalle tossine.
L'effetto del massaggio snellente anti cellulite è doppio, uno è più superficiale, l'altro più profondo. Grazie a movimenti ritmici e alternati , nelle due direzioni, le fasce effettuano una frizione a volte più dolce a volte più intensa.
Il massaggio snellente però lavora anche a livello più profondo allentando le tensioni muscolari che favorisce quindi l'azione snellente ed anti cellulite.
Ovviamente se si sta parlando di massaggio snellente anticellulite è perché vengono applicati dei prodotti sciogli grassi.
Le mani del massaggiatore si soffermano in particolare nelle gambe zone più colpite dalla cellulite, cosparse da un cosmetico a base di centella asiatica e ippocastano, poi con un olio arricchito da estratti di rosmarino, ginepro, cipresso, limone ed incenso.
Ingredienti che lavorano in modo combinato sui tesuti colpiti dagli inestetismi.
Le zone interessate vengono massaggiate prima a mani nude e poi con una bacchettta di legno levigato tenuta alle due estremità e fatta scivolare sulla pelle con manover profonde che stimolano la lipolisi ed il rimodellamento dei tessuti.
mercoledì 10 dicembre 2008
LE SCARPE NELLA STAGIONE FREDDA
Con l’estate ormai alle spalle, dimenticati ormai infradito e scarpe aperte, è tempo di pensare a quali calzature dovremo indossare con la stagione fredda.
Il ruolo delle scarpe nella stagione fredda è una scelta fondamentale, dalla salute del piede e da una corretta postura dipendono anche il benessere di gambe e schiena. Ci si chiede però come devono essere le scarpe ideali?
Si deve partire dal presupposto che non è sufficiente l'estetica che fra le donne regna sovrano.
Le regole imposte dalla moda coincidono con quelle dettate dal nostro corpo. Oltre che bella, una scarpa deve innanzi tutto garantire (e mai ostacolare) il movimento fisiologico del piede, ossia deve adattarsi al terreno in fase di appoggio e irrigidirsi nelle fase della spinta, quando il corpo si proietta in avanti.
Ecco perché quando si va a scegliere un paio di scarpe per la stagione fredda diventa fondamentale valutare con attenzione una serie di fattori importantissimi al momento dell’acquisto.
Innanzitutto la suola deve essere flessibile, in modo da consentire alle dita di flettersi bene durante la spinta in avanti. Ideale quella in cuoio, ma anche in gomme può andare bene purché all’interno della scarpa ci sia una suoletta che permetta una corretta traspirazione.
La calzatura per le scarpe nella stagione fredda dovrebbe avere anche un rinforzo posteriore per mantenere il tallone stabile ed evitare che devii verso l’esterno, difetto come valgismo o “piede piatto”.
Da preferire le scarpe con la pelle morbida che non crea punti di attrito o compressioni in varie sedi (come il dorso del piede, le dita, ecc.). Inoltre i materiali naturali (ma oggi anche alcuni sintetici come il goretex) permettono una migliore traspirazione del piede.
Anche nella stagione fredda il tacco per noi donne è indispensabile, bisogna evitare le calzature piatte: mettono troppo in tensione i muscoli posteriori del polpaccio. Il tacco ideale è di 1 o 2 cm per l’uomo e di 4 per la donna.
Ciò non significa che si debba dire addio ai tacchi alti,nemmeno per la stagione fredda, basta non indossarli per l’intera giornata. La punta nelle calzature femminili non deve essere troppo stretta.
Una eccessiva costrizione a livello delle dita, infatti, ne riduce la funzione e aumenta la pressione sotto la pianta del piede e a lungo andare può provocare dolori alla base delle dita dovuti alla compressione e allo schiacciamento dei metatarsi (metatarsalgite).
La misura ideale per le scarpe nella stagione fredda, la scarpa deve essere più lunga di mezzo centimetro della lunghezza del piede.
Il ruolo delle scarpe nella stagione fredda è una scelta fondamentale, dalla salute del piede e da una corretta postura dipendono anche il benessere di gambe e schiena. Ci si chiede però come devono essere le scarpe ideali?
Si deve partire dal presupposto che non è sufficiente l'estetica che fra le donne regna sovrano.
Le regole imposte dalla moda coincidono con quelle dettate dal nostro corpo. Oltre che bella, una scarpa deve innanzi tutto garantire (e mai ostacolare) il movimento fisiologico del piede, ossia deve adattarsi al terreno in fase di appoggio e irrigidirsi nelle fase della spinta, quando il corpo si proietta in avanti.
Ecco perché quando si va a scegliere un paio di scarpe per la stagione fredda diventa fondamentale valutare con attenzione una serie di fattori importantissimi al momento dell’acquisto.
Innanzitutto la suola deve essere flessibile, in modo da consentire alle dita di flettersi bene durante la spinta in avanti. Ideale quella in cuoio, ma anche in gomme può andare bene purché all’interno della scarpa ci sia una suoletta che permetta una corretta traspirazione.
La calzatura per le scarpe nella stagione fredda dovrebbe avere anche un rinforzo posteriore per mantenere il tallone stabile ed evitare che devii verso l’esterno, difetto come valgismo o “piede piatto”.
Da preferire le scarpe con la pelle morbida che non crea punti di attrito o compressioni in varie sedi (come il dorso del piede, le dita, ecc.). Inoltre i materiali naturali (ma oggi anche alcuni sintetici come il goretex) permettono una migliore traspirazione del piede.
Anche nella stagione fredda il tacco per noi donne è indispensabile, bisogna evitare le calzature piatte: mettono troppo in tensione i muscoli posteriori del polpaccio. Il tacco ideale è di 1 o 2 cm per l’uomo e di 4 per la donna.
Ciò non significa che si debba dire addio ai tacchi alti,nemmeno per la stagione fredda, basta non indossarli per l’intera giornata. La punta nelle calzature femminili non deve essere troppo stretta.
Una eccessiva costrizione a livello delle dita, infatti, ne riduce la funzione e aumenta la pressione sotto la pianta del piede e a lungo andare può provocare dolori alla base delle dita dovuti alla compressione e allo schiacciamento dei metatarsi (metatarsalgite).
La misura ideale per le scarpe nella stagione fredda, la scarpa deve essere più lunga di mezzo centimetro della lunghezza del piede.
GAMBE STANCHE
Siete tra quelle centinaia di persone che trascorrono delle notti difficili, sonno disturbato da continui risvegli per colpa delle gambe che si gonfiano, diventano pesanti e proprio non ne vogliono sapere di star ferme.
Un problema di gambe sempre stanche.
E' un vero e proprio problema di salute, quello che tecnicamente si definisce “sindrome delle gambe senza riposo” (in inglese, Restless Legs Syndrome)”. Patologia che secondo il professor Ignazio Marino (nella foto), direttore della Divisione trapianti e chirurgia epato-biliare del Thomas Jefferson University Hospital e professore di chirurgia al Jefferson Medical College della Thomas Jefferson University (Usa), “colpisce circa il 10-15% della popolazione e tuttavia viene spesso ignorata e non diagnosticata.
La sindrome della gambe stanche rappresenta la seconda o terza causa più comune di disturbi del sonno.
Il problema più frequente è che troppe volte coloro che soffrono di gambe stanche raramente si rivolgono al medico, ma è fondamentale l'aiuto del medico di famiglia perché i sintomi variano da paziente a paziente.
I sintomi più comuni delle gambe stanche è la sensazione di fastidio agli arti inferiori, solletico, formicolio, sino al dolore vero e proprio. Questi sono tutti elementi che con il passare del tempo provano profondamente l'equilibrio psicofisico di chi ne soffre, provocando ansia, insonnia, depressione, affaticamento. L'inarrestabile bisogno di muovere le gambe sembra l'unico modo con cui il paziente riesce ad alleviare questo strano corredo sintomatologico".
Ci si chiede ancora da cosa dipende Il disturbo delle “gambe sempre stanche” , forse dipende da un disordine del sistema nervoso centrale di origine sconosciuta, “ma la frequente presenza di familiarità ne suggerisce un'origine genetica”, spiega Marino.
Ci sono anche altre forme collegate per il disturbo delle gambe sempre stanche, forme collegate a disordini del metabolismo del ferro, insufficienza renale, lesioni neurologiche o terapie farmacologiche.
E' importante sapere come riconoscere i sintomi La diagnosi della sindrome delle gambe stanche è innanzitutto clinica: sta alla valutazione diretta del medico, insomma, individuare il problema.
Relativamente al problema delle gambe stanche non ci sono degli accertamenti diagnostici specifici”, aggiunge Marino, “se non quelli necessari per escludere la presenza di una RLS secondaria”.
Per essere certi di essere di fronte alla "sindrome delle gambe senza riposo", o gambe sempre stanche il medico dovrà valutare se compaiono quattro elementi caratteristici, perché solo la contemporanea presenza di questi quattro elementi permette di fare una diagnosi certa.
Innanzitutto c'è un desiderio irrefrenabile di muovere le gambe spesso associato a formicolii o alterazioni della sensibilità; Secondariamente i sintomi vengono esacerbati dal riposo e dall'inattività.
Perché i sintomi siano associati al problema delle gambe stanche è necessario che scompaiono parzialmente o totalmente con il movimento, inoltre i sintomi compaiono o peggiorano durante il riposo notturno e l'inattività.
Per curare le gambe stanche la terapia oggi si avvale, con ottimi risultati, prevalentemente di farmaci dopamino-agonisti. A volte, nei casi più gravi c'è l'assunzione di oppioidi.
Il farmaco va assunto 1 o 2 ore prima del momento in cui solitamente compaiono i sintomi e il beneficio in genere è immediato: se ciò non avviene, la posologia va adattata in modo crescente in base ai risultati terapeutici ottenuti.
Nel caso in cui non si registri risposta terapeutica con il farmaco dopamino-agonista di prima impiego alla sua massima dose, è indispensabile variare la scelta farmacologica. Il trattamento di pazienti complessi, particolarmente compromessi sotto il profilo psichico e/o psicologico non può che essere affrontato di concerto con il neurologo.
Evitate di trascurare ogni problema relativo alle vostre gambe....pperchè averle sempre stanche è molto negativo per voi e per chi vi circonda.
Un problema di gambe sempre stanche.
E' un vero e proprio problema di salute, quello che tecnicamente si definisce “sindrome delle gambe senza riposo” (in inglese, Restless Legs Syndrome)”. Patologia che secondo il professor Ignazio Marino (nella foto), direttore della Divisione trapianti e chirurgia epato-biliare del Thomas Jefferson University Hospital e professore di chirurgia al Jefferson Medical College della Thomas Jefferson University (Usa), “colpisce circa il 10-15% della popolazione e tuttavia viene spesso ignorata e non diagnosticata.
La sindrome della gambe stanche rappresenta la seconda o terza causa più comune di disturbi del sonno.
Il problema più frequente è che troppe volte coloro che soffrono di gambe stanche raramente si rivolgono al medico, ma è fondamentale l'aiuto del medico di famiglia perché i sintomi variano da paziente a paziente.
I sintomi più comuni delle gambe stanche è la sensazione di fastidio agli arti inferiori, solletico, formicolio, sino al dolore vero e proprio. Questi sono tutti elementi che con il passare del tempo provano profondamente l'equilibrio psicofisico di chi ne soffre, provocando ansia, insonnia, depressione, affaticamento. L'inarrestabile bisogno di muovere le gambe sembra l'unico modo con cui il paziente riesce ad alleviare questo strano corredo sintomatologico".
Ci si chiede ancora da cosa dipende Il disturbo delle “gambe sempre stanche” , forse dipende da un disordine del sistema nervoso centrale di origine sconosciuta, “ma la frequente presenza di familiarità ne suggerisce un'origine genetica”, spiega Marino.
Ci sono anche altre forme collegate per il disturbo delle gambe sempre stanche, forme collegate a disordini del metabolismo del ferro, insufficienza renale, lesioni neurologiche o terapie farmacologiche.
E' importante sapere come riconoscere i sintomi La diagnosi della sindrome delle gambe stanche è innanzitutto clinica: sta alla valutazione diretta del medico, insomma, individuare il problema.
Relativamente al problema delle gambe stanche non ci sono degli accertamenti diagnostici specifici”, aggiunge Marino, “se non quelli necessari per escludere la presenza di una RLS secondaria”.
Per essere certi di essere di fronte alla "sindrome delle gambe senza riposo", o gambe sempre stanche il medico dovrà valutare se compaiono quattro elementi caratteristici, perché solo la contemporanea presenza di questi quattro elementi permette di fare una diagnosi certa.
Innanzitutto c'è un desiderio irrefrenabile di muovere le gambe spesso associato a formicolii o alterazioni della sensibilità; Secondariamente i sintomi vengono esacerbati dal riposo e dall'inattività.
Perché i sintomi siano associati al problema delle gambe stanche è necessario che scompaiono parzialmente o totalmente con il movimento, inoltre i sintomi compaiono o peggiorano durante il riposo notturno e l'inattività.
Per curare le gambe stanche la terapia oggi si avvale, con ottimi risultati, prevalentemente di farmaci dopamino-agonisti. A volte, nei casi più gravi c'è l'assunzione di oppioidi.
Il farmaco va assunto 1 o 2 ore prima del momento in cui solitamente compaiono i sintomi e il beneficio in genere è immediato: se ciò non avviene, la posologia va adattata in modo crescente in base ai risultati terapeutici ottenuti.
Nel caso in cui non si registri risposta terapeutica con il farmaco dopamino-agonista di prima impiego alla sua massima dose, è indispensabile variare la scelta farmacologica. Il trattamento di pazienti complessi, particolarmente compromessi sotto il profilo psichico e/o psicologico non può che essere affrontato di concerto con il neurologo.
Evitate di trascurare ogni problema relativo alle vostre gambe....pperchè averle sempre stanche è molto negativo per voi e per chi vi circonda.
GAMBE PERFETTE
Siamo nella stagione invernale, solitamente ci si preoccupa molto meno delle proprie gambe rispettivamente alla stagione estiva.
Ma cerchiamo comunque di mantenerle perfette, in modo che la stagione calda non ci colga impreparate.
Per gambe perfette è indispensabile fare attenzione ai carboidrati.
Il primo punto fermo del decalogo è di non superare la dose massima giornaliera di 150 g (ma non meno di 130). Per gambe perfette è importante scegliere alimenti a bassa densità glucidica (contenuto di carboidrati in un grammo) e preferire quelli integrali, meglio se nella prima parte della giornata, limitando l'apporto di carboidrati nella cena.
Per essere perfette in tutto il nostro equilibrio sono essenziali cinque pasti al giorno, colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda e cena. Mangiare ogni tre ore è consigliabile per mantenere la glicemia al di sotto del valore di 120 mg/dl.
Ricordate la presenza della frutta secca agli spuntini e a colazione, importanti per gli Omega 3.
Mangiare quattro alimenti alcalinizzanti per ogni alimento acidificante, per evitare la cellulite e la sindrome varicosa nelle gambe; l'80% degli alimenti deve venire dal mondo vegetale e il 20 % da alimenti di origine animale.
Gli esperti consigliano l'assunzione di cinque porzioni di frutta (tre) e di verdura (due) durante la giornata per lo più crudi, e fare un deciso uso di centrifugati composti da verdura e frutta combinate assieme, per introdurre minerali, vitamine, nutrienti ad azione nutraceutica capaci di bloccare gli effetti aggressivi, degenerativi dei radicali liberi dell'ossigeno e dell'azoto che si formano nei mitocondri cellulari.
Se desiderano gambe perfette va eliminato il sale da cucina preferendo quello iodato, integrale, oppure ancora meglio l'uso delle spezie che favoriscono la circolazione, riducono la ritenzione idrica e noi avremo gambe perfette.
Per combattere la ritenzione idrica delle nostre gambe, sono ottime le acque minerali con un residuo fisso secco oltre i 300 mg/l , condire con olio e aceto, introdurre l'assunzione di magnesio e di cibi ricchi di calcio che no si trovano solo nel latte ( che poi il latte vaccino favorisce l'osteoporosi) e nei formaggi, ma anche nelle verdure tipo broccoli, cavoli,...
Per avere gambe perfette è ottimo anche camminare molto: almeno 10.000 passi al giorno. Il movimento delle gambe infatti accelera la velocità del flusso sanguigno contribuendo a rimuovere il grasso sottocutaneo in particolare accumulato nelle cosce, le avrete così perfette.
Per avere le gambe al top la ginnastica respiratoria è indispensabile in tre movimenti (profonda inspirazione, trattenere il respiro, profonda espirazione) per almeno due minuti. Infine, l'esperto raccomanda di ridurre il peso corporeo, in particolare l'eccesso della massa grassa addominale, glutei e radice coscia ed eliminare la disbiosi intestinale assumendo alimenti probiotici e prebiotici, nonché ricorrendo a tisane preparate con finocchio dolce, menta piperita, anice ad azione camminativa.
Ma cerchiamo comunque di mantenerle perfette, in modo che la stagione calda non ci colga impreparate.
Per gambe perfette è indispensabile fare attenzione ai carboidrati.
Il primo punto fermo del decalogo è di non superare la dose massima giornaliera di 150 g (ma non meno di 130). Per gambe perfette è importante scegliere alimenti a bassa densità glucidica (contenuto di carboidrati in un grammo) e preferire quelli integrali, meglio se nella prima parte della giornata, limitando l'apporto di carboidrati nella cena.
Per essere perfette in tutto il nostro equilibrio sono essenziali cinque pasti al giorno, colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda e cena. Mangiare ogni tre ore è consigliabile per mantenere la glicemia al di sotto del valore di 120 mg/dl.
Ricordate la presenza della frutta secca agli spuntini e a colazione, importanti per gli Omega 3.
Mangiare quattro alimenti alcalinizzanti per ogni alimento acidificante, per evitare la cellulite e la sindrome varicosa nelle gambe; l'80% degli alimenti deve venire dal mondo vegetale e il 20 % da alimenti di origine animale.
Gli esperti consigliano l'assunzione di cinque porzioni di frutta (tre) e di verdura (due) durante la giornata per lo più crudi, e fare un deciso uso di centrifugati composti da verdura e frutta combinate assieme, per introdurre minerali, vitamine, nutrienti ad azione nutraceutica capaci di bloccare gli effetti aggressivi, degenerativi dei radicali liberi dell'ossigeno e dell'azoto che si formano nei mitocondri cellulari.
Se desiderano gambe perfette va eliminato il sale da cucina preferendo quello iodato, integrale, oppure ancora meglio l'uso delle spezie che favoriscono la circolazione, riducono la ritenzione idrica e noi avremo gambe perfette.
Per combattere la ritenzione idrica delle nostre gambe, sono ottime le acque minerali con un residuo fisso secco oltre i 300 mg/l , condire con olio e aceto, introdurre l'assunzione di magnesio e di cibi ricchi di calcio che no si trovano solo nel latte ( che poi il latte vaccino favorisce l'osteoporosi) e nei formaggi, ma anche nelle verdure tipo broccoli, cavoli,...
Per avere gambe perfette è ottimo anche camminare molto: almeno 10.000 passi al giorno. Il movimento delle gambe infatti accelera la velocità del flusso sanguigno contribuendo a rimuovere il grasso sottocutaneo in particolare accumulato nelle cosce, le avrete così perfette.
Per avere le gambe al top la ginnastica respiratoria è indispensabile in tre movimenti (profonda inspirazione, trattenere il respiro, profonda espirazione) per almeno due minuti. Infine, l'esperto raccomanda di ridurre il peso corporeo, in particolare l'eccesso della massa grassa addominale, glutei e radice coscia ed eliminare la disbiosi intestinale assumendo alimenti probiotici e prebiotici, nonché ricorrendo a tisane preparate con finocchio dolce, menta piperita, anice ad azione camminativa.
LINFODRENAGGIO ANTICELLULITE E SALVAPELLE
Il linfodrenaggio è un massaggio che nasce in Occidente, grazie al medico danese Emil Vodder, con lo scopo anticellulite e salvapelle , fondamentale per il funzionamento del sistema immunitario e per espellere le scorie dall’organismo.
Il linfodrenaggio è il trattamento più richiesto dalle donne perché ha anche una funzione anti cellulite e salvapelle. Intervenendo nelle zone dove c’è una stasi linfatica, o prevenendone la formazione, si sciolgono o si evitano gonfiori antiestetici.
Il linfodrenaggio aiuta a combattere la cellulite, in quanto migliora la micro circolazione nelle zone trattate e quindi scioglie i cuscinetti (ma, se già formata, non può certo cancellare la “buccia d’arancia”).
Il linfodrenaggio ha un effetto rigenerante perché la perfetta circolazione della linfa porta nutrizione anche nelle aree più disidratate, dando compattezza e tono alla pelle. Combatte acne, edemi e infiammazioni (non in fase acuta) e aiuta la cicatrizzazione delle ulcere varicose.
Il linfodrenaggio è il trattamento più richiesto dalle donne perché ha anche una funzione anti cellulite e salvapelle. Intervenendo nelle zone dove c’è una stasi linfatica, o prevenendone la formazione, si sciolgono o si evitano gonfiori antiestetici.
Il linfodrenaggio aiuta a combattere la cellulite, in quanto migliora la micro circolazione nelle zone trattate e quindi scioglie i cuscinetti (ma, se già formata, non può certo cancellare la “buccia d’arancia”).
Il linfodrenaggio ha un effetto rigenerante perché la perfetta circolazione della linfa porta nutrizione anche nelle aree più disidratate, dando compattezza e tono alla pelle. Combatte acne, edemi e infiammazioni (non in fase acuta) e aiuta la cicatrizzazione delle ulcere varicose.
MASSAGGI E BENESSERE
Quando ci procuriamo una piccola ferita, una bruciatura o una lieve contusione, subito la nostra mano corre sulla zona colpita a esercitare una pressione per lenire il dolore. Lo stesso vale per i massaggi e per la sensazione di benessere finale.
La pratica dei massaggi per regalare benessere alle persone è presente nella tradizione dell’uomo fin dall’antichità, specie in Oriente, e sia da sempre considerato un modo ideale per ricevere e dare benessere.
La pratica dei massaggi oggi è sempre più di gran moda, perché ci dà la possibilità in soli 30-60 minuti di liberarci dallo stress sul lavoro, nei rapporti di coppia, nel traffico, raggiungendo uno stato di benessere completo.
Massaggi che agiscono sul nostro corpo anche con i vari effetti psicologici, aumenta la percezione del proprio io come insieme corpo-mente. Benessere che permette l'aumento della circolazione sanguigna periferica e quindi la vasodilatazione, c’è un alleggerimento al livello del cuore e calore ed energia sono sviluppati in tutte le parti del corpo.
I massaggi stimolano inoltre il benessere dell'organismo, relativamente alla produzione di endorfine: ormoni del benessere che ci riportano verso l’equilibrio corporeo e sono un antidoto ai processi degenerativi dell’organismo.
Per fare i massaggi occorre un ambiente confortevole e riscaldato, che aiuti a creare feeling tra operatore e cliente. Il massaggio è una relazione e chi lo fa deve avere tranquillità e benessere
in modo da trasmetterli.
Molte persone si chiedono la differenza c’è tra massaggi orientali e occidentali? In Oriente si tratta di un rito dai tempi lunghissimi: un massaggio ayurvedico impegna per 3-4 ore. Noi, invece, che viviamo in una realtà pratica e consumistica, abbiamo perfino inventato l’“office massage”, che consente di abbassare il livello di stress durante la pausa pranzo.
La pratica dei massaggi per regalare benessere alle persone è presente nella tradizione dell’uomo fin dall’antichità, specie in Oriente, e sia da sempre considerato un modo ideale per ricevere e dare benessere.
La pratica dei massaggi oggi è sempre più di gran moda, perché ci dà la possibilità in soli 30-60 minuti di liberarci dallo stress sul lavoro, nei rapporti di coppia, nel traffico, raggiungendo uno stato di benessere completo.
Massaggi che agiscono sul nostro corpo anche con i vari effetti psicologici, aumenta la percezione del proprio io come insieme corpo-mente. Benessere che permette l'aumento della circolazione sanguigna periferica e quindi la vasodilatazione, c’è un alleggerimento al livello del cuore e calore ed energia sono sviluppati in tutte le parti del corpo.
I massaggi stimolano inoltre il benessere dell'organismo, relativamente alla produzione di endorfine: ormoni del benessere che ci riportano verso l’equilibrio corporeo e sono un antidoto ai processi degenerativi dell’organismo.
Per fare i massaggi occorre un ambiente confortevole e riscaldato, che aiuti a creare feeling tra operatore e cliente. Il massaggio è una relazione e chi lo fa deve avere tranquillità e benessere
in modo da trasmetterli.
Molte persone si chiedono la differenza c’è tra massaggi orientali e occidentali? In Oriente si tratta di un rito dai tempi lunghissimi: un massaggio ayurvedico impegna per 3-4 ore. Noi, invece, che viviamo in una realtà pratica e consumistica, abbiamo perfino inventato l’“office massage”, che consente di abbassare il livello di stress durante la pausa pranzo.
ANORESSIA E BULIMIA NON SI RISOLVONO CON LO SPORT
Sport: un toccasana per tutti, così è il luogo comune, ma è errato.
Anzi per chi soffre di anoressia e bulimia ciò potrebbe essere anche controproducente.
Le persone che soffrono di anoressia & bulimia sono portate all'abuso della palestra o dell’attività sportiva in genere per mantenersi in forma in maniera ossessiva.
Con l'esito che il movimento diventa una sorta di strumento di autolesionismo.
Più a rischio per lo sviluppo di anoressia & bulimia sono la danza, la ginnastica artistica, l'atletica leggera e il ciclismo, spiega Laura Dalla Ragione, psichiatra e coordinatrice del comitato congiunto dei ministeri del Welfare e della Gioventù, incaricato di mettere in campo azioni di contrasto ai disturbi del comportamento alimentare.
Danza, la ginnastica e l'atletica sono le attività a maggior rischio di ‘ossessione’ legata alla forma fisica perfetta e alla magrezza, con il facile sviluppo di anoressia e bulimia.
Anche uno sport come il ciclismo, poi, unito al rischio legato al doping, è presente anche il pericolo di cadere nella morsa dei disturbi alimentari, e non solo per il sesso femminile, ma anche per quello maschile.
Bulimia & anoressia sono dei disturbi alimentari sono ormai un autentico fenomeno diffuso purtroppo in modo trasversale alle fasce sociali e alle età. E' un'epidemia sociale e globalizzata che si sta diffondendo a macchia d'olio, ed è per questo che sono importanti gli interventi messi in campo per contrastarla.
In uno sport come la danza, ad esempio, verrà attivato dal ministero del Welfare un progetto sperimentale di formazione ad hoc per gli insegnanti, che verranno sensibilizzati a controllare i loro allievi e a contrastare l'insorgenza di anoressia o bulimia.
Anzi per chi soffre di anoressia e bulimia ciò potrebbe essere anche controproducente.
Le persone che soffrono di anoressia & bulimia sono portate all'abuso della palestra o dell’attività sportiva in genere per mantenersi in forma in maniera ossessiva.
Con l'esito che il movimento diventa una sorta di strumento di autolesionismo.
Più a rischio per lo sviluppo di anoressia & bulimia sono la danza, la ginnastica artistica, l'atletica leggera e il ciclismo, spiega Laura Dalla Ragione, psichiatra e coordinatrice del comitato congiunto dei ministeri del Welfare e della Gioventù, incaricato di mettere in campo azioni di contrasto ai disturbi del comportamento alimentare.
Danza, la ginnastica e l'atletica sono le attività a maggior rischio di ‘ossessione’ legata alla forma fisica perfetta e alla magrezza, con il facile sviluppo di anoressia e bulimia.
Anche uno sport come il ciclismo, poi, unito al rischio legato al doping, è presente anche il pericolo di cadere nella morsa dei disturbi alimentari, e non solo per il sesso femminile, ma anche per quello maschile.
Bulimia & anoressia sono dei disturbi alimentari sono ormai un autentico fenomeno diffuso purtroppo in modo trasversale alle fasce sociali e alle età. E' un'epidemia sociale e globalizzata che si sta diffondendo a macchia d'olio, ed è per questo che sono importanti gli interventi messi in campo per contrastarla.
In uno sport come la danza, ad esempio, verrà attivato dal ministero del Welfare un progetto sperimentale di formazione ad hoc per gli insegnanti, che verranno sensibilizzati a controllare i loro allievi e a contrastare l'insorgenza di anoressia o bulimia.
martedì 2 dicembre 2008
STOP AL SOLITO FITNESS
Tra un po' arriveranno le vacanze di Natale, e via con cene , pranzi, panettoni e tutta una serie di pietanze culinarie che rischieranno di farci perdere la linea.
E' arrivata l'ora di dire STOP al solito fitness.
Stop al solito fitness per perdere peso, meglio seguire le indicazioni della grande Britney Spears che si è buttata a capofitto nella Zumba, aerobica a basso impatto con un insieme di passi caraibici. Cambio di rotta per il fitness, da oggi si comincia a dimagrire pensando a divertirci trascorrendo un'ora in compagnia.
Stop al solito fitness per tonificarsi, questo ballo permette di trasformare il grasso in muscolo.
E' arrivata l'ora di dire STOP al solito fitness.
Stop al solito fitness per perdere peso, meglio seguire le indicazioni della grande Britney Spears che si è buttata a capofitto nella Zumba, aerobica a basso impatto con un insieme di passi caraibici. Cambio di rotta per il fitness, da oggi si comincia a dimagrire pensando a divertirci trascorrendo un'ora in compagnia.
Stop al solito fitness per tonificarsi, questo ballo permette di trasformare il grasso in muscolo.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Privacy
Cookies
I cookies sono piccoli file di testo che vengono installati da parte di un sito Web sul browser dell’Utente e che registrano alcune informazioni relative alla sua attività di navigazione; tali dati, se i cookies non vengono disabilitati, vengono comunicati al sito che li ha installati ogni qualvolta l’Utente torna a visitarli.Questo sito non installa in modo automatico cookies di alcun genere.Per pubblicare gli annunci uesto sito utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti quali Google. In qualità di fornitore indipendente, Google utilizza i cookie per pubblicare gli annunci al fine di utilizzare questi dati raccolti (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Uno di questi cookies utilizzato da Google è chiamato DART. L’utilizzo del cookie DART consente a Google di pubblicare annunci per gli utenti in base alla loro visita a questo sito e ad altri siti Internet: in questo modo saranno visualizzati annunci più pertinenti sia con i temi trattati nel sito che con l’inclinazione dei visitatori. Gli utenti possono reperire più informazioni, conoscere le opzioni disponibili e scegliere di non utilizzare il cookie DART consultando la pagina relativa alle norme di Google sulla privacy per la rete di contenuti e per gli annunci.
I cookies sono piccoli file di testo che vengono installati da parte di un sito Web sul browser dell’Utente e che registrano alcune informazioni relative alla sua attività di navigazione; tali dati, se i cookies non vengono disabilitati, vengono comunicati al sito che li ha installati ogni qualvolta l’Utente torna a visitarli.Questo sito non installa in modo automatico cookies di alcun genere.Per pubblicare gli annunci uesto sito utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti quali Google. In qualità di fornitore indipendente, Google utilizza i cookie per pubblicare gli annunci al fine di utilizzare questi dati raccolti (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Uno di questi cookies utilizzato da Google è chiamato DART. L’utilizzo del cookie DART consente a Google di pubblicare annunci per gli utenti in base alla loro visita a questo sito e ad altri siti Internet: in questo modo saranno visualizzati annunci più pertinenti sia con i temi trattati nel sito che con l’inclinazione dei visitatori. Gli utenti possono reperire più informazioni, conoscere le opzioni disponibili e scegliere di non utilizzare il cookie DART consultando la pagina relativa alle norme di Google sulla privacy per la rete di contenuti e per gli annunci.