Un luogo comune che aleggia fra lo sport al femminile è la trasformazione del proprio corpo, diventando più grosse.
Paura che ha limitato la pratica sportiva di molte. Questo fenomeno si è manifestato soprattutto fra le discipline tradizionalmente considerate di forza e potenza. Paura infondata, ma una cosa invece importante è lo sviluppo della massa magra, soprattutto per quanto riguarda la parte superiore del corpo.
La stimolazione muscolare rappresenta una funzione dell'attivazione dell'unità motoria.
E' fondamentale capire i fondamenti del principio della dimensione, soprattutto nell'allenamento al femminile. La maggior parte delle donne ha paura di diventare grossa, sollevando pesi notevoli, ma le unità motorie contenenti le fibre motorie importanti si possono allenare solo usando resistenze rilevanti.
Il principio della dimensione stabilisce che per soddisfare le richieste esterne dell'esercizio le unità motorie sono attivate in base ad uno schema sequenziale da quelle più piccole alle più grandi.
L'allenamento con serie multiple è importante per le donne in quanto sviluppano la massa magra. Il tutto va inserito , ovviamente, in una sorta di circuito.
Per quanto riguarda lo sviluppo della forza è strettamente legato al sovraccarico delle resistenze. Spesso il programma di allenamento non prevede resistenze impegnative, senza compromettere il raggiungimento della forza ottimale. Tutti i personal trainer sanno che le donne si devono esercitare con resistenze importanti per sviluppare la forza massima. Così come mancano protocolli con sovraccarichi impegnativi in molti sport al femminile. Riducendo quindi la capacità di attivare i tessuti muscolari, migliorando di conseguenza il tessuto connettivo.
L'allenamento femminile deve essere maggiormente periodizzato rispetto a quello maschile, permettendo un miglior recupero.
La potenza muscolare è un ulteriore elemento importante nello sport al femminile.
Un allenamento intenso della forza attraverso i pesi influenzano tale variabile, mentre l'allenamento della potenza meccanica, insieme alla massa corporea e ad un'elevata rapidità di movimento incidono sulla variabile della " velocità". In qualsiasi programma di allenamento della forza al femminile sono necessari un allenamento con resistenze elevate, sia con potenza esplosiva. Molti programmi si concentrano solo sulla variabile forza dell'equazione della potenza, quando è anche importante usare sovraccarichi ed esercizi diretti alla variabile velocità. Negli esercizi con movimenti concentrici, la potenza aumenta con la diminuzione del sovraccarico rispetto al livello di partenza isometrico.
Quando andiamo ad eseguire un movimento solo se la resistenza è notevolmente ridotta si potrà esprimere la potenza massima; definito anche massima potenza meccanica.
Quando si allena la potenza è bene scegliere esercizi nei quali la decelerazione dell'arco del movimento è limitata. Questo richiede un esercizio che permetta l'accelerazione continua della massa. Se questa non può essere rilasciata, l'organismo cercherà di proteggere l'articolazione attivando i muscoli antagonisti, limitando quelli agonisti. Questo renderebbe inefficace per lo sviluppo della potenza.
Lo sviluppo della forza massimale è necessaria per i miglioramenti nella produzione di potenza.
Elemento fondamentale per un adeguato programma di allenamento al femminile è dato dalla capacità di produrre contrazioni muscolari ripetute con percentuali diverse di forza massima.
Cercare di allenarsi per migliorare la resistenza muscolare locale può portare un miglioramento alla prestazione muscolare, permettendo di variare il profilo dell'intensità dei diversi giorni o cicli di allenamento periodizzato.
mercoledì 30 aprile 2008
VANTAGGI E MITI DELL'ALLENAMENTO AL FEMMINILE
Realizzando un adeguato programma di allenamento le donne otterranno dei sicuri benefici, tra qui il modellamento osseo che riduce inevitabilmente il rischio degli infortuni.
Si rinforzano i tessuti connettivi.
Aumenta la forza funzionale per l'attività sportiva e i movimenti della vita quotidiana, con un conseguente aumento della massa magra e una diminuzione della massa grassa.
In questo modo aumenta l'indice metabolico grazie all'aumento della massa muscolare.
In questi casi si tende a trascurare un aspetto importante: l' aspetto psicologico:
+ allenamento + forma fisica + autostima.
Con il conseguente risultato che migliorano le prestazioni.
Tali effetti però se non ponderati adeguatamente possono essere annullati da un uso esclusivo delle macchine per i pesi, oppure sovraccarichi troppo leggeri.
Può succedere che manchi una progressione nelle resistenze o nell'intensità.
In ogni sport che vogliamo prendere in esame è bene considerare le diverse caratteristiche del sistema neuromuscolare che possono essere allenate. Le caratteristiche che possono e devono essere allenate sono:
* lo sviluppo della massa magra;
* lo sviluppo della forza e potenza massimale;
* la resistenza muscolare locale.
Si rinforzano i tessuti connettivi.
Aumenta la forza funzionale per l'attività sportiva e i movimenti della vita quotidiana, con un conseguente aumento della massa magra e una diminuzione della massa grassa.
In questo modo aumenta l'indice metabolico grazie all'aumento della massa muscolare.
In questi casi si tende a trascurare un aspetto importante: l' aspetto psicologico:
+ allenamento + forma fisica + autostima.
Con il conseguente risultato che migliorano le prestazioni.
Tali effetti però se non ponderati adeguatamente possono essere annullati da un uso esclusivo delle macchine per i pesi, oppure sovraccarichi troppo leggeri.
Può succedere che manchi una progressione nelle resistenze o nell'intensità.
In ogni sport che vogliamo prendere in esame è bene considerare le diverse caratteristiche del sistema neuromuscolare che possono essere allenate. Le caratteristiche che possono e devono essere allenate sono:
* lo sviluppo della massa magra;
* lo sviluppo della forza e potenza massimale;
* la resistenza muscolare locale.
L'ALLENAMENTO DELLA FORZA AL FEMMINILE
Negli ultimi decenni anche le donne hanno cominciato a servirsi dell'allenamento della forza come mezzo di prevenzione degli infortuni. E ' fondamentale che il programma venga personalizzato in quanto ogni persona porta nel programma di allenamento un profilo anatomo- fisiologico diverso. Necessari una valutazione individuale ed una prescrizione di esercizi mirati su ogni singola donna.
Negli anni sono aumentate la velocità, potenza, intensità e ritmo.
Per progettare programmi di allenamento della forza delle atlete è necessariamente importante che le richieste dello sport siano armonizzate con le capacità fisiche. E' bene tenere in considerazione le caratteristiche alienabili dei muscoli come mezzo di prevenzione degli infortuni.
La principale e più evidente differenza fra uomo e donna sono le dimensioni e nella forza della parte superiore del corpo. Nella maggior parte degli sport sono proprio le capacità fisiche di questa parte a limitare gli esiti prestazionali. Una buona prestazione richiede soprattutto potenza nei movimenti di tutto il corpo.
I programmi costruiti per le donne devono tenere considerazione di questo, in quanto si è visto che presentano un numero ed un'area della sezione trasversale delle loro fibre muscolari rispetto all'uomo. Per qui è importante attivare tutte le fibre muscolari che sono disponibili.
Sono necessarie resistenze elevate ed il ricorso a esercizi con maggiori angolazioni per stimolare lo sviluppo completo della muscolatura.
Sarebbe importante integrare le tecniche di body building per sviluppare la necessaria ipertrofia di alcuni gruppi muscolari, integrandole con esercizi di forza e potenza.
Componente sempre più importante di ogni allenamento è l'aumento della potenza globale femminile. Osservando l'evoluzione di diverse discipline la necessità di migliorare questa caratteristica è evidente. La maggiore richiesta di potenza nello sport è oggi considerato uno status quo e va affrontata con adeguati programmi di allenamento.
Lo sviluppo della potenza è una componente essenziale di ogni programma di allenamento, quindi è importante ricordare che ogni muscolo della parte superiore del corpo deve essere allenato con angolazioni diverse;
- gli esercizi di forza devono essere integrati con quelli di potenza;
- si devono usare carichi più pesanti inserendoli in un programma periodizzato della forza;
- l'allenamento ideale è a serie multiple.
- ricordarsi di sviluppare una struttura periodizzata dell'allenamento.
Negli anni sono aumentate la velocità, potenza, intensità e ritmo.
Per progettare programmi di allenamento della forza delle atlete è necessariamente importante che le richieste dello sport siano armonizzate con le capacità fisiche. E' bene tenere in considerazione le caratteristiche alienabili dei muscoli come mezzo di prevenzione degli infortuni.
La principale e più evidente differenza fra uomo e donna sono le dimensioni e nella forza della parte superiore del corpo. Nella maggior parte degli sport sono proprio le capacità fisiche di questa parte a limitare gli esiti prestazionali. Una buona prestazione richiede soprattutto potenza nei movimenti di tutto il corpo.
I programmi costruiti per le donne devono tenere considerazione di questo, in quanto si è visto che presentano un numero ed un'area della sezione trasversale delle loro fibre muscolari rispetto all'uomo. Per qui è importante attivare tutte le fibre muscolari che sono disponibili.
Sono necessarie resistenze elevate ed il ricorso a esercizi con maggiori angolazioni per stimolare lo sviluppo completo della muscolatura.
Sarebbe importante integrare le tecniche di body building per sviluppare la necessaria ipertrofia di alcuni gruppi muscolari, integrandole con esercizi di forza e potenza.
Componente sempre più importante di ogni allenamento è l'aumento della potenza globale femminile. Osservando l'evoluzione di diverse discipline la necessità di migliorare questa caratteristica è evidente. La maggiore richiesta di potenza nello sport è oggi considerato uno status quo e va affrontata con adeguati programmi di allenamento.
Lo sviluppo della potenza è una componente essenziale di ogni programma di allenamento, quindi è importante ricordare che ogni muscolo della parte superiore del corpo deve essere allenato con angolazioni diverse;
- gli esercizi di forza devono essere integrati con quelli di potenza;
- si devono usare carichi più pesanti inserendoli in un programma periodizzato della forza;
- l'allenamento ideale è a serie multiple.
- ricordarsi di sviluppare una struttura periodizzata dell'allenamento.
lunedì 28 aprile 2008
SEMPRE IN FORMA ANCHE OLTRE LE 60 PRIMAVERE
Anche quest’anno, per la terza edizione, Milano ospiterà l’iniziativa “Strapolident”, iniziativa organizzata da Polident e Milanosport (società a partecipazione del comune di Milano), per promuovere l’abitudine all’attività fisica nella terza età. Il 25 maggio sarà possibile scegliere tra cinque percorsi alternativi, ispirati ciascuno a una diversa parte del corpo particolarmente a rischio negli over 60: collo e spalle, schiena, gambe, mente e respiro.Il decalogo l’iniziativa “Strapolident, nonni in movimento” sarà l’occasione per diffondere le regole del benessere nella terza età. Un decalogo della salute che Staibene.it è in grado di anticipare. Vediamolo nel dettaglio.1. Ricordate sempre questo motto, ovunque voi siate, comunque vi sentiate. “Ci saranno sempre dei limiti da rispettare, ma dentro questi vincoli si potrà anche volare”.2. Fate attività fisica con costanza e regolarità almeno 4 volte a settimana, alternando la palestra ad esercizi svolti liberamente (es. un po’ di giardinaggio, una passeggiata con il cane, ecc.). 3. Scegliete una palestra che sappia accogliervi con professionalità e cortesia, in grado di offrire corsi e servizi dedicati alla terza età. 4. Fate almeno due belle camminate a settimana di 40 minuti l’una a ritmo sostenuto e, se potete, scegliete un luogo con un po’ di verde. Alternare alla camminata una sana nuotata sarebbe ancora meglio. 5. In palestra non fate attività fisica da soli. Il gruppo, oltre ad offrire possibilità di incontro e confronto, è stimolante e interessante. 6. Qualche doloretto o piccolo acciacco non sono un buon motivo per rinunciare a fare attività fisica. Il mal di schiena, ad esempio, passa più rapidamente se, dopo l’episodio acuto, non si rimane fermi per lungo tempo. In generale, movimenti dolci e mirati possono aiutare a combattere il dolore. 7. L’attività fisica, per essere efficace, non deve essere né troppo intensa né esageratamente blanda. Al termine del vostro allenamento, dovreste sentirvi leggermente stanchi, ma piacevolmente soddisfatti. 8. Se durante il vostro esercizio vi sentite in affanno, con il cuore fuori controllo, oppure avvertite dolori acuti alle articolazioni, fermatevi. Capire ed ascoltare il proprio corpo è sinonimo di saggezza. 9. Durante l’attività fisica curate la respirazione. Quando il ritmo del corpo si armonizza con quello del respiro, il benessere che si ottiene è profondo e completo. 10. Investire sul movimento significa investire sul proprio futuro.
( fonte : Starbene.it)
( fonte : Starbene.it)
CINQUANTENNI ALLA RISCOSSA
Negli ultimi anni si sta notando come i cinquantenni amano essere sempre più in forma, più appassionati del fitness e dell’attività fisica in genere.
Gli “over 50” italiani ama lo sport praticato, prima di quello seguita davanti alla tv, oltre il 50% della popolazione trascorre il proprio passatempo in palestra o all'aria aperta.
Per coloro che fanno esercizio fisico in palestra , la ginnastica posturale è la più seguita,
a seguire c'è quella dolce , non mancano mai il nuoto e le passeggiate ( sempre per chi ha la fortuna di abitare fuori città).
Una buona percentuale si affida al fai da te, ma certamente sono da imitare invece coloro che si affidano ad un istruttore.
La maggioranza delle persone avanti con gli anni si è decisa a muoversi solo dopo il consiglio del medico, o perché consapevole dei benefici dell’attività fisica.
Il problema maggiore resta quello di una quota di popolazione sempre più abbondante ostile a qualsiasi attività fisica:
Queste persone che, non muovendosi rischiano di compromettere la loro salute, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, fino ai tumori. Esponendosi a un peggioramento dei sintomi delle malattie osteoarticolari, di cui soffrono in Italia oltre 4 milioni di persone.Più ci si muove, meno rischi si hanno. Alcuni problemi sono la rigidità articolare e altri problemi alle articolazioni date da una muscolatura fragile e quindi maggiormente esposte alle fratture.
Non è un caso se l’esercizio fisico, insieme alla terapia farmacologica, è considerata l’arma più efficace contro le malattie osteoarticolari.
Fate qualsiasi cosa, ma fatela , imparate a divertirvi partendo dalle piccole cose, dalle piccole esperienze.
Gli “over 50” italiani ama lo sport praticato, prima di quello seguita davanti alla tv, oltre il 50% della popolazione trascorre il proprio passatempo in palestra o all'aria aperta.
Per coloro che fanno esercizio fisico in palestra , la ginnastica posturale è la più seguita,
a seguire c'è quella dolce , non mancano mai il nuoto e le passeggiate ( sempre per chi ha la fortuna di abitare fuori città).
Una buona percentuale si affida al fai da te, ma certamente sono da imitare invece coloro che si affidano ad un istruttore.
La maggioranza delle persone avanti con gli anni si è decisa a muoversi solo dopo il consiglio del medico, o perché consapevole dei benefici dell’attività fisica.
Il problema maggiore resta quello di una quota di popolazione sempre più abbondante ostile a qualsiasi attività fisica:
Queste persone che, non muovendosi rischiano di compromettere la loro salute, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, fino ai tumori. Esponendosi a un peggioramento dei sintomi delle malattie osteoarticolari, di cui soffrono in Italia oltre 4 milioni di persone.Più ci si muove, meno rischi si hanno. Alcuni problemi sono la rigidità articolare e altri problemi alle articolazioni date da una muscolatura fragile e quindi maggiormente esposte alle fratture.
Non è un caso se l’esercizio fisico, insieme alla terapia farmacologica, è considerata l’arma più efficace contro le malattie osteoarticolari.
Fate qualsiasi cosa, ma fatela , imparate a divertirvi partendo dalle piccole cose, dalle piccole esperienze.
mercoledì 23 aprile 2008
PENSIERO POSITIVO.....
Il Pensiero positivo nasce dall’esigenza umana di modificare e migliorare la qualità della vita che può avvenire in noi mediante l’osservazione dei propri pensieri.
UNO DEI CONCETTI FONDAMENTALI STA nell'imparare ad AMARE NOI STESSI.
Accettare questo ci permette di non autocriticarci.
Ognuno è responsabile delle proprie esperienze.
Chi di voi non ha visto il film "L’attimo fuggente"? Vi ricorderete la scena degli allievi che vengono fatti salire sulla cattedra per cambiare il loro punto di vista.
Ciò significa rendere creativo ogni nostro pensiero, rendere creativi ci dà forza e ci aiuta a comunicare anche nei momenti più complessi.
Per questo molte persone che conoscono questo lo definiscono a maggior ragione
PENSIERO CREATIVO.
Si esce quindi di una concezione dualistica, ma non limitante.
Lasciamo aperta la porta alle nostre enormi potenzialità e la nostra vita può cambiare.
L’IMPORTANZA DELL’ESSERE OTTIMISTI.
L’importanza di riuscire a conquistarsi un pensiero creativo.
Si tratta di riuscire a capire come i vecchi schemi ci facciano vedere la realtà solo in modo diverso, ci permette di aprirci a nuove prospettive.
Il cambiamento più grande è cambiare i miei pensieri e cambia inevitabilmente anche la nostra realtà.
Se un pensiero mi crea dolore, ansia, non mi soddisfa, che senso ha tenerli?
Lo scopo del pensiero creativo è quello di imparare a trasformare l’impossibile in possibile, il negativo in positivo. Il vittimismo in piena assunzione di responsabilità.
Pensiero creativo significa attingere a quella infinita riserva di energie e di insospettate capacità che Einstein aveva trovato in ogni essere umano.
AZIONI & RISULTATI.
Una realtà per tutti. Il problema è alla base. Ovvero il pensiero negativo, spesso di impossibilità, che ha creato quella realtà che adesso non mi piace più.
Tutti noi abbiamo pensieri negativi, fanno parte della storia e di noi.
Capire dove originano quei pensieri, come funziona la mente inconscia, in che modo liberarsi dai sistemi di credenze è già pensare in modo creativo.
Solo in questo modo i risultati che sembravano irrealizzabili si possono materializzare nella realtà. Importante è avere il FOCUS CHIARO , i pensieri negativi esistono, ma trasformarli dipende solo da te.
Se un concetto non ti sembra immediatamente comprensibile prova a chiederti “ che senso voglio dargli?”, piuttosto di chiedere spiegazioni.
Davanti a risposte impraticabili o ad alternative indecidibili prova a cambiare domanda o alternativa.
Dagli altri si possono avere informazioni utili, ma si apprende veramente solo da se stessi.
Creare vuol dire generare, trarre da sé, dar vita.
La ricchezza culturale è il mediatore necessario per essere creativi e professionali. Ricchezza culturale vuol dire possibilità di attingere e rielaborare informazioni da un patrimonio informativo, il più ampio possibile, diverso, lontano dalla propria professionalità di base.
La struttura del cervello è divisa in due sezioni: DESTRA & SINISTRA, differenziate negli Emisferi Cerebrali Superiori.
Anche il nostro corpo ha un’articolazione binaria.
Questo spiega come le funzionalità del cervello, come espressione di una attività pensante sia anche duplice. Questo vuole dire che possiamo significare che quello che osserviamo attraverso due modalità complementari: una logico- razionale e l’altra intuitiva olistica corrispondono alle funzionalità differenziate dei due emisferi cerebrali.
È fondamentale capire come queste due modalità di pensare possano essere coordinate per acquisire diversi livelli di stile e di pensiero, in modo da non generare contraddizioni pericolose della presa di coscienza nella costruzione di una propria personalità creativa.
Il pensiero logico attraverso i suoi operatori analitici ha la capacità di scoprire il miglior modo di combinare sezioni del flusso di informazione separandole, selezionandole e combinando le sezioni prescelte e generando un’estensione capace di determinare un pronostico sul da farsi. Così facendo diventa possibile risolvere i problemi complessi attraverso un’elaborazione significativa del flusso di informazione.
Questa è una metodologia che
contiene il rischio di consolidare le proprie modalità di pensiero attivando le aree cerebrali che permettono di combinare nel miglior modo l’esito di una riflessione logica.
Ciò però non permette di scoprire se le unità di pensiero pre- selezionate dalla logica combinatoria sono inadeguate.
Il cervello nella sua interezza funzionale permette di riorganizzare intuitivamente l’informazione complessiva attraverso percorsi paralleli più propri della modalità di pensiero dell’Emisfero destro.
La natura del pensiero è anticipativa, guarda verso il futuro.
Non è possibile dirigere il flusso del pensiero, osservando con sempre maggiore attenzione logico analitica nella direzione sbagliata.
PROBLEM SOLVING
Medico psicologo Edward De Bono identifica 4 fattori importanti che suggeriscono un atteggiamento per usare in maniera sinergica e complementare il “ pensiero laterale”:
1. per riconoscere e modificare i criteri e le idee dominanti
2. le quali polarizzano la percezione di un problema
3. ed impediscono di cercare diverse modalità di guardare le cose
4. e quindi di flessibilizzare il controllo rigido del pensiero logico – lineare per incoraggiare lo sviluppo della creatività.
Diventare creativi significa trovare soddisfazione nell’usare al meglio le potenzialità di sviluppo del proprio cervello.
E tu se vuoi ci puoi riuscire, puoi solo credere che dentro di te c'è un leader,prova a uscire dalla tua zona di comfort e se ogni tanto sentirai del male, la paura, affronta tutti i tuoi pensieri negativi....affrontali e ti sentirai più sicuro e vincente.
UNO DEI CONCETTI FONDAMENTALI STA nell'imparare ad AMARE NOI STESSI.
Accettare questo ci permette di non autocriticarci.
Ognuno è responsabile delle proprie esperienze.
Chi di voi non ha visto il film "L’attimo fuggente"? Vi ricorderete la scena degli allievi che vengono fatti salire sulla cattedra per cambiare il loro punto di vista.
Ciò significa rendere creativo ogni nostro pensiero, rendere creativi ci dà forza e ci aiuta a comunicare anche nei momenti più complessi.
Per questo molte persone che conoscono questo lo definiscono a maggior ragione
PENSIERO CREATIVO.
Si esce quindi di una concezione dualistica, ma non limitante.
Lasciamo aperta la porta alle nostre enormi potenzialità e la nostra vita può cambiare.
L’IMPORTANZA DELL’ESSERE OTTIMISTI.
L’importanza di riuscire a conquistarsi un pensiero creativo.
Si tratta di riuscire a capire come i vecchi schemi ci facciano vedere la realtà solo in modo diverso, ci permette di aprirci a nuove prospettive.
Il cambiamento più grande è cambiare i miei pensieri e cambia inevitabilmente anche la nostra realtà.
Se un pensiero mi crea dolore, ansia, non mi soddisfa, che senso ha tenerli?
Lo scopo del pensiero creativo è quello di imparare a trasformare l’impossibile in possibile, il negativo in positivo. Il vittimismo in piena assunzione di responsabilità.
Pensiero creativo significa attingere a quella infinita riserva di energie e di insospettate capacità che Einstein aveva trovato in ogni essere umano.
AZIONI & RISULTATI.
Una realtà per tutti. Il problema è alla base. Ovvero il pensiero negativo, spesso di impossibilità, che ha creato quella realtà che adesso non mi piace più.
Tutti noi abbiamo pensieri negativi, fanno parte della storia e di noi.
Capire dove originano quei pensieri, come funziona la mente inconscia, in che modo liberarsi dai sistemi di credenze è già pensare in modo creativo.
Solo in questo modo i risultati che sembravano irrealizzabili si possono materializzare nella realtà. Importante è avere il FOCUS CHIARO , i pensieri negativi esistono, ma trasformarli dipende solo da te.
Se un concetto non ti sembra immediatamente comprensibile prova a chiederti “ che senso voglio dargli?”, piuttosto di chiedere spiegazioni.
Davanti a risposte impraticabili o ad alternative indecidibili prova a cambiare domanda o alternativa.
Dagli altri si possono avere informazioni utili, ma si apprende veramente solo da se stessi.
Creare vuol dire generare, trarre da sé, dar vita.
La ricchezza culturale è il mediatore necessario per essere creativi e professionali. Ricchezza culturale vuol dire possibilità di attingere e rielaborare informazioni da un patrimonio informativo, il più ampio possibile, diverso, lontano dalla propria professionalità di base.
La struttura del cervello è divisa in due sezioni: DESTRA & SINISTRA, differenziate negli Emisferi Cerebrali Superiori.
Anche il nostro corpo ha un’articolazione binaria.
Questo spiega come le funzionalità del cervello, come espressione di una attività pensante sia anche duplice. Questo vuole dire che possiamo significare che quello che osserviamo attraverso due modalità complementari: una logico- razionale e l’altra intuitiva olistica corrispondono alle funzionalità differenziate dei due emisferi cerebrali.
È fondamentale capire come queste due modalità di pensare possano essere coordinate per acquisire diversi livelli di stile e di pensiero, in modo da non generare contraddizioni pericolose della presa di coscienza nella costruzione di una propria personalità creativa.
Il pensiero logico attraverso i suoi operatori analitici ha la capacità di scoprire il miglior modo di combinare sezioni del flusso di informazione separandole, selezionandole e combinando le sezioni prescelte e generando un’estensione capace di determinare un pronostico sul da farsi. Così facendo diventa possibile risolvere i problemi complessi attraverso un’elaborazione significativa del flusso di informazione.
Questa è una metodologia che
contiene il rischio di consolidare le proprie modalità di pensiero attivando le aree cerebrali che permettono di combinare nel miglior modo l’esito di una riflessione logica.
Ciò però non permette di scoprire se le unità di pensiero pre- selezionate dalla logica combinatoria sono inadeguate.
Il cervello nella sua interezza funzionale permette di riorganizzare intuitivamente l’informazione complessiva attraverso percorsi paralleli più propri della modalità di pensiero dell’Emisfero destro.
La natura del pensiero è anticipativa, guarda verso il futuro.
Non è possibile dirigere il flusso del pensiero, osservando con sempre maggiore attenzione logico analitica nella direzione sbagliata.
PROBLEM SOLVING
Medico psicologo Edward De Bono identifica 4 fattori importanti che suggeriscono un atteggiamento per usare in maniera sinergica e complementare il “ pensiero laterale”:
1. per riconoscere e modificare i criteri e le idee dominanti
2. le quali polarizzano la percezione di un problema
3. ed impediscono di cercare diverse modalità di guardare le cose
4. e quindi di flessibilizzare il controllo rigido del pensiero logico – lineare per incoraggiare lo sviluppo della creatività.
Diventare creativi significa trovare soddisfazione nell’usare al meglio le potenzialità di sviluppo del proprio cervello.
E tu se vuoi ci puoi riuscire, puoi solo credere che dentro di te c'è un leader,prova a uscire dalla tua zona di comfort e se ogni tanto sentirai del male, la paura, affronta tutti i tuoi pensieri negativi....affrontali e ti sentirai più sicuro e vincente.
RIDERE FA BENE ALLA COMUNICAZIONE
La risata parte da un profondo respiro, se vigorose ed intense i muscoli delle mandibole e l’addome cominciano a fare male , gli occhi cominciano a lacrimare.
Spesso ci si è chiesti :Perché ridiamo?
Fondamentalmente lo facciamo se siamo predisposti, di buon umore, è un linguaggio universale.
Fa parte di quello che spesso viene definito LINGUAGGIO SOCIALE
La risata è un modo per esprimere solidarietà e senso di appartenenza al gruppo.
È una espressione che coinvolge entrambe gli emisferi.
Permette l'attivazione di una zona corticale che assiste l’area motoria principale nel controllo dei movimenti.
Alcuni meccanismi neurologici permettono il contagio.
Ognuno di noi possiede una sorta di detector uditivo, circuito neuronale che risponde solo alla risata, notiamo infatti che non viene mai intercalata alla fine di un discorso.
Ridere è un’attività energetica che aumenta il battito cardiaco e la pressione del sangue, ma che ciò faccia bene alla salute è ancora tutta da dimostrare. FA BENISSIMO.
Sicuramente come effetti positivi c’è l’incremento dell’ossigenazione del sangue, la produzione di serotonina , anticorpi, endorfine.
Possiamo anche stimolare la risata con qualche film comico.
Spesso ci si è chiesti :Perché ridiamo?
Fondamentalmente lo facciamo se siamo predisposti, di buon umore, è un linguaggio universale.
Fa parte di quello che spesso viene definito LINGUAGGIO SOCIALE
La risata è un modo per esprimere solidarietà e senso di appartenenza al gruppo.
È una espressione che coinvolge entrambe gli emisferi.
Permette l'attivazione di una zona corticale che assiste l’area motoria principale nel controllo dei movimenti.
Alcuni meccanismi neurologici permettono il contagio.
Ognuno di noi possiede una sorta di detector uditivo, circuito neuronale che risponde solo alla risata, notiamo infatti che non viene mai intercalata alla fine di un discorso.
Ridere è un’attività energetica che aumenta il battito cardiaco e la pressione del sangue, ma che ciò faccia bene alla salute è ancora tutta da dimostrare. FA BENISSIMO.
Sicuramente come effetti positivi c’è l’incremento dell’ossigenazione del sangue, la produzione di serotonina , anticorpi, endorfine.
Possiamo anche stimolare la risata con qualche film comico.
IL PENSIERO CREATIVO
Il pensiero logico è una delle più grandi risorse umane ed ha permesso all’uomo di raggiungere grandi traguardi nella tecnologia e nella scienza, anche mediante la creazione di una macchina pensante come il computer, dalle funzioni logiche molto potenti , molteplici ed impressionanti, ma assolutamente incapace di creare cose diverse dalle funzioni presenti in memoria.
L’uomo invece è capace di cambiare in ogni momento i criteri che regolano l’organizzazione delle conoscenze i suo possesso, capace di produrre pensieri alternativi e creativi.
Il pensiero creativo è questo, lasciare aperta la porta ad altre possibilità.
Questa è la sua forza, che trova alternative anche dove non sembrano, sa decidere diversamente, trovando soluzioni efficaci, affrontando i problemi “ lateralmente”.
Le tecniche del pensiero positivo usano il pensiero creativo per raggiungere effetti saltuari e liberatori. La creatività è nello stesso tempo la produzione di novità, abbandonando le cose che non ci servono più. Entrambe le cose è impossibile. Abituarsi all’idea che ogni giorno si può creare qualcosa di nuovo richiede un pensiero divergente, tendente a scoprire soluzioni inaspettate a problemi vecchi e nuovi rompendo gli schemi comuni dell’esperienza.
Si tratta di risorse che ognuno può trovare dentro di sé, purché sia stimolata a farlo, purché sappia che tali capacità le appartengono e non viva la realtà senza curiosità.
L’uomo invece è capace di cambiare in ogni momento i criteri che regolano l’organizzazione delle conoscenze i suo possesso, capace di produrre pensieri alternativi e creativi.
Il pensiero creativo è questo, lasciare aperta la porta ad altre possibilità.
Questa è la sua forza, che trova alternative anche dove non sembrano, sa decidere diversamente, trovando soluzioni efficaci, affrontando i problemi “ lateralmente”.
Le tecniche del pensiero positivo usano il pensiero creativo per raggiungere effetti saltuari e liberatori. La creatività è nello stesso tempo la produzione di novità, abbandonando le cose che non ci servono più. Entrambe le cose è impossibile. Abituarsi all’idea che ogni giorno si può creare qualcosa di nuovo richiede un pensiero divergente, tendente a scoprire soluzioni inaspettate a problemi vecchi e nuovi rompendo gli schemi comuni dell’esperienza.
Si tratta di risorse che ognuno può trovare dentro di sé, purché sia stimolata a farlo, purché sappia che tali capacità le appartengono e non viva la realtà senza curiosità.
domenica 20 aprile 2008
TUTTI I BENEFICI DELLO YOGA
La vita che si fa troppo spesso ci rendono stanchi e demotivati, spesso stressati dagli impegni del lavoro e della famiglia.
Stress e insoddisfazioni rendono la muscolatura troppo rigida che causa inevitabilmente alterazioni dell'umore con inevitabili ripercussioni sulla propria vita personale.
Mantenere la mente aperta e disponibile ti può aiutare ad avere un maggiore spirito di adattamento permettendoti di vedere le cose con più chiarezza, mentre avere un corpo più flessibile evita le tensioni muscolari, contratture gonfiori e senso di pesantezza.
Obiettivi facilmente raggiungibili con lo yoga, le asana sciolgono le proprie rigidità fisiche e mentali e ti danno maggiore energia.
Le posizioni più efficaci sono quelle che migliorano le articolazioni delle anche e delle ginocchia e della colonna vertebrale e gli allunghi che coinvolgono le fibre muscolari.
Anche il pilates, o l'aerobica, oppure qualsiasi sport da buoni risultati sulla mente che si ripercuotono inevitabilmente anche sul fisico.
Stress e insoddisfazioni rendono la muscolatura troppo rigida che causa inevitabilmente alterazioni dell'umore con inevitabili ripercussioni sulla propria vita personale.
Mantenere la mente aperta e disponibile ti può aiutare ad avere un maggiore spirito di adattamento permettendoti di vedere le cose con più chiarezza, mentre avere un corpo più flessibile evita le tensioni muscolari, contratture gonfiori e senso di pesantezza.
Obiettivi facilmente raggiungibili con lo yoga, le asana sciolgono le proprie rigidità fisiche e mentali e ti danno maggiore energia.
Le posizioni più efficaci sono quelle che migliorano le articolazioni delle anche e delle ginocchia e della colonna vertebrale e gli allunghi che coinvolgono le fibre muscolari.
Anche il pilates, o l'aerobica, oppure qualsiasi sport da buoni risultati sulla mente che si ripercuotono inevitabilmente anche sul fisico.
LA BICI GIUSTA PER IL VOSTRO BAMBINO
Arrivata la primavera si fanno molte gite fuori porta, molte famiglie si organizzano con uno zainetto, qualche panino e via...
Tutto bene e tutto molto bello perché in questo modo si insegna ai propri figli la passione per uno sport, ma anche il piacere della vita all'aria aperta con la famiglia.
Ma come per noi adulti, così anche i nostri bambini hanno la necessità di avere una bici su misura.
Sui pedali migliorano le capacità motorie , il senso dell'equilibrio, della velocità e delle distanze.
Il modello va scelto in modo accurato, adatto alle sue caratteristiche fisiche non solo in base al'età.
Il telaio deve tener conto della statura e della corporatura, altrimenti rischierà di assumere una posizione sbagliata. Verso i 6-7 anni si può optare per la montain bike.
Anche i pedali non sono una cosa da trascurare, quelli in metallo sono più solidi.
D'obbligo per i più piccoli , ma secondo il mio parere , anche i grandi dovrebbero usarlo come esempio, il CASCO, scegliendo un modello che riporti la sigla EN1078 che ne attesta l'omologazione. Alla chiusura ci deve passare sotto mezzo dito.
In sella e via...buona pedalata.
Tutto bene e tutto molto bello perché in questo modo si insegna ai propri figli la passione per uno sport, ma anche il piacere della vita all'aria aperta con la famiglia.
Ma come per noi adulti, così anche i nostri bambini hanno la necessità di avere una bici su misura.
Sui pedali migliorano le capacità motorie , il senso dell'equilibrio, della velocità e delle distanze.
Il modello va scelto in modo accurato, adatto alle sue caratteristiche fisiche non solo in base al'età.
Il telaio deve tener conto della statura e della corporatura, altrimenti rischierà di assumere una posizione sbagliata. Verso i 6-7 anni si può optare per la montain bike.
Anche i pedali non sono una cosa da trascurare, quelli in metallo sono più solidi.
D'obbligo per i più piccoli , ma secondo il mio parere , anche i grandi dovrebbero usarlo come esempio, il CASCO, scegliendo un modello che riporti la sigla EN1078 che ne attesta l'omologazione. Alla chiusura ci deve passare sotto mezzo dito.
In sella e via...buona pedalata.
martedì 15 aprile 2008
SPORT OVER 40
E' arrivata la primavera...finalmente! Belle giornate, tanto sole e tanta voglia di libertà e movimento.
Desiderio che colpisce anche i più pigri. Lo sport a bene a tutti,ed in particolare a quelli che fanno una vita sedentaria.
L'attività fisica però va di pari passo con una vita sana e regolare, niente fumo e niente alcol. Il corpo migliora e si allunga la vita.
A volte però si ha come l'impressione di essere fuori allenamento, di non avere più l'età.
Fino a che stiamo fermi e non ci muoviamo un po' non ne conosciamo mai le reali possibilità e potenzialità. Bisogna cominciare per gradi senza pretendere tutto e subito,a giorni alterni e per massimo 20 minuti, mezz'ora al massimo. Scoprirete così un corpo nuovo e una personalità avvincente.
Sono tante le persone, donne in particolare che non affrontano lo sport o la palestra per l'impressione di trascurare la famiglia o lavoro. Ma è anche importante capire la necessità di dedicare del tempo a sè stessi permette una maggiore resa nel lavoro. Imparando un migliore rapporto con sè stessi, miglioreremo anche il rapporto che abbiamo con gli altri.
La paura di provare imbarazzo, è un altro elemento che blocca donne e uomini: ci si vede lente, con il fiatone, con il fisico imperfetto. Lo sport permette di risvegliare lo spirito competitivo tipicamente maschile, ma che nelle donne può essere visto come una sfida con sè stesse.
Attenzione a non trascurare il riscaldamento che permette di avere muscoli più morbidi e di evitare gli infortuni. State attenti a non superare i 150 battiti cardiaci al minuto, alternate corsa a camminata. Così articolazioni e muscoli recuperano la fatica....
Buon allenamento...io mi alleno circa 3-4 ore al giorno e sono veramente contenta di me e del rapporto che ho con le altre persone.
Lo sport è vita e fatelo anche con i vostri figli, per quanto piccoli, impareranno il gusto del movimento ed il piacere di ritagliarsi uno spazio tutto proprio.
Desiderio che colpisce anche i più pigri. Lo sport a bene a tutti,ed in particolare a quelli che fanno una vita sedentaria.
L'attività fisica però va di pari passo con una vita sana e regolare, niente fumo e niente alcol. Il corpo migliora e si allunga la vita.
A volte però si ha come l'impressione di essere fuori allenamento, di non avere più l'età.
Fino a che stiamo fermi e non ci muoviamo un po' non ne conosciamo mai le reali possibilità e potenzialità. Bisogna cominciare per gradi senza pretendere tutto e subito,a giorni alterni e per massimo 20 minuti, mezz'ora al massimo. Scoprirete così un corpo nuovo e una personalità avvincente.
Sono tante le persone, donne in particolare che non affrontano lo sport o la palestra per l'impressione di trascurare la famiglia o lavoro. Ma è anche importante capire la necessità di dedicare del tempo a sè stessi permette una maggiore resa nel lavoro. Imparando un migliore rapporto con sè stessi, miglioreremo anche il rapporto che abbiamo con gli altri.
La paura di provare imbarazzo, è un altro elemento che blocca donne e uomini: ci si vede lente, con il fiatone, con il fisico imperfetto. Lo sport permette di risvegliare lo spirito competitivo tipicamente maschile, ma che nelle donne può essere visto come una sfida con sè stesse.
Attenzione a non trascurare il riscaldamento che permette di avere muscoli più morbidi e di evitare gli infortuni. State attenti a non superare i 150 battiti cardiaci al minuto, alternate corsa a camminata. Così articolazioni e muscoli recuperano la fatica....
Buon allenamento...io mi alleno circa 3-4 ore al giorno e sono veramente contenta di me e del rapporto che ho con le altre persone.
Lo sport è vita e fatelo anche con i vostri figli, per quanto piccoli, impareranno il gusto del movimento ed il piacere di ritagliarsi uno spazio tutto proprio.
GAMBE DA SBALLO
Sono il nostro asse portante. Spesso noi donne siamo insoddisfatte del loro aspetto, ma mantenerle in forma è abbastanza semplice, se consideriamo che con del movimento ed un'adeguata alimentazione si possono cancellare piccoli e grandi inestetismi.
Per modellarle, alleggerirle e renderle toniche e scattanti occorrono molto movimento, dall'acquayim, allo step , alla corsa, a delle belle e lunghe passeggiate ( non modello shopping), pochissimo sale e attenzione a quello che porti sulla tavola, salumi e formaggi stagionati con moderazione), bere molta acqua oligominerale.
Contro le venuzze consuma tanta frutta e verdura, legumi ricchi di antiossidanti naturali, minerali e vitamina C in particolare, rinforzando in questo modo le pareti dei vasi sanguigni.
Ottimo alimento è il pesce ricco di acidi polinsaturi che fluidificano il sangue e rende la pelle più tonica ed elastica.
Completa il lavoro con delle creme specifiche, ma se ancora sei insoddisfatta delle tue gambe, scegli un trattamento medico- estetico adeguato.
Per modellarle, alleggerirle e renderle toniche e scattanti occorrono molto movimento, dall'acquayim, allo step , alla corsa, a delle belle e lunghe passeggiate ( non modello shopping), pochissimo sale e attenzione a quello che porti sulla tavola, salumi e formaggi stagionati con moderazione), bere molta acqua oligominerale.
Contro le venuzze consuma tanta frutta e verdura, legumi ricchi di antiossidanti naturali, minerali e vitamina C in particolare, rinforzando in questo modo le pareti dei vasi sanguigni.
Ottimo alimento è il pesce ricco di acidi polinsaturi che fluidificano il sangue e rende la pelle più tonica ed elastica.
Completa il lavoro con delle creme specifiche, ma se ancora sei insoddisfatta delle tue gambe, scegli un trattamento medico- estetico adeguato.
lunedì 14 aprile 2008
PIU' LEGGERA CON LO YOGA....
E' arrivata al primavera e i vostri guardaroba si stanno svuotando dagli abiti più pesanti..ecco che però anche il corpo ha bisogno di liberarsi dalle tossine, ovvero da tutto quello che rallenta la propria efficenza fisica e mentale.
Secondo la medicina ayurvedica e lo yoga il principio di intossicazione è alla base di tutti i disturbi. L'antica disciplina delle asana lo rappresenta come una " disfunzione del fuoco digestivo": quello che ingeriamo non viene eliminato e quindi le scorie intossicano piano piano l'intero organismo.
Succede nell'alimentazione, ma a volte capita anche di dover digerire delle situazioni pesanti, tensioni accumulate sul lavoro o in famiglia per non parlare poi dell'eccesso di stimoli ed informazioni che ci bombardano ogni giorno.
Lo yoga può avere un buon effetto disintossicante.
Con le posizioni che stimolano l'attività di fegato, milza e intestino si riducono il gonfiore addominale e si regolarizza l'attività degli organi interni, migliorando poi le funzioni del sistema nervoso.
Quando il rilassamento diventa un consapevole abbandono, alleni la capacità di ascoltarsi e ascoltare il proprio corpo.
La condizione ideale per liberarsi dalle tossine emotive e psichiche.
Lo yoga inoltre stimola anche la funzione vitale.
Gli organi addominali si muovono liberamente, migliorando anche la circolazione. Sdraiati sulla schiena, inspira, piega le ginocchia all'indietro sollevando il bacino, piega le ginocchia verso il petto e distendi le gambe all'indietro sollevando bacino e schiena.
Cerca progressivamente di raddrizzare la parte alta del dorso, appoggiando le mani sulla zona dei reni e avvicinando lo sterno al mento, senza forzare il collo.
Se senti di poterti reggere in equilibrio sulle spalle, porta le braccia allungate all'indietro ai lati della testa, appoggiando le ginocchia sulle mani. Puoi anche regolare l'equilibrio inclinando le gambe tese all'indietro. Stai così fino a quando non comincerai a sentirti stanca, aumenta al respirazione poi nella regione addominale.
Attenzione in caso di ipertensione.
Secondo la medicina ayurvedica e lo yoga il principio di intossicazione è alla base di tutti i disturbi. L'antica disciplina delle asana lo rappresenta come una " disfunzione del fuoco digestivo": quello che ingeriamo non viene eliminato e quindi le scorie intossicano piano piano l'intero organismo.
Succede nell'alimentazione, ma a volte capita anche di dover digerire delle situazioni pesanti, tensioni accumulate sul lavoro o in famiglia per non parlare poi dell'eccesso di stimoli ed informazioni che ci bombardano ogni giorno.
Lo yoga può avere un buon effetto disintossicante.
Con le posizioni che stimolano l'attività di fegato, milza e intestino si riducono il gonfiore addominale e si regolarizza l'attività degli organi interni, migliorando poi le funzioni del sistema nervoso.
Quando il rilassamento diventa un consapevole abbandono, alleni la capacità di ascoltarsi e ascoltare il proprio corpo.
La condizione ideale per liberarsi dalle tossine emotive e psichiche.
Lo yoga inoltre stimola anche la funzione vitale.
Gli organi addominali si muovono liberamente, migliorando anche la circolazione. Sdraiati sulla schiena, inspira, piega le ginocchia all'indietro sollevando il bacino, piega le ginocchia verso il petto e distendi le gambe all'indietro sollevando bacino e schiena.
Cerca progressivamente di raddrizzare la parte alta del dorso, appoggiando le mani sulla zona dei reni e avvicinando lo sterno al mento, senza forzare il collo.
Se senti di poterti reggere in equilibrio sulle spalle, porta le braccia allungate all'indietro ai lati della testa, appoggiando le ginocchia sulle mani. Puoi anche regolare l'equilibrio inclinando le gambe tese all'indietro. Stai così fino a quando non comincerai a sentirti stanca, aumenta al respirazione poi nella regione addominale.
Attenzione in caso di ipertensione.
domenica 13 aprile 2008
PER UNA SCHIENA AL TOP
Mobile ma stabile, non è un gioco di parole, ma una condizione necessaria per una postura corretta.
Importante per il proprio benessere, ma pochi si chiedono cosa significa davvero. Nel corretto allineamento della diverse parti del corpo, rispetto ad una immaginaria linea verticale che ci percorre dalla testa ai piedi, quando una parte esce dal suo asse, la schiena è la prima parte del corpo che ne risente in quanto, per continuare a sostenere l'equilibrio ed il peso, la nostra colonna vertebrale si irrigidisce.
Le ossa inoltre sviano dalla loro posizione corretta, i muscoli si sforzano di più per mantenere la loro efficenza e in questo modo a farne le spese sono legamenti e articolazioni.
Una cattiva postura si ripercuote anche sul corretto funzionamento degli organi interni e respirazione.
Diventa così una lotta aperta e senza tregua agli errori posturali con la nostra arma vincente: allenamento adeguato.
Ti do solamente delle indicazioni, poi il tutto lo puoi approfondire con i consigli di un personal trainer:
1. Con il respiro giusto correggi gli errori di postura : seduta a terra, a gambe incrociate. Cerca di sentire l'appoggio su entrambe i glutei distribuendo così il peso al centro. Schiena dritta e porta l'ombelico verso la colonna vertebrale.
2. Sulle punte stimoli la percezione del corpo: dalla posizione 1 porta le mani avanti,a terra, sposta il peso sulle braccia, srotola la schiena fino alla posizione eretta. Distendi le braccia ai lati del capo, palmi all'interno.
3. Fletti il busto e sciogli le tensioni;
4, Meno stress se allunghi la colonna vertebrale: La sequenza va conclusa con le ginocchia flesse, solleva il busto in parallelo e non stressare il tratto lombare, spingi l'ombelico in dentro. Porta le braccia indietro, lungo i fianchi e tienile tese, palmi verso l'alto. Guarda a terra, distendi il tratto cervicale senza irrigidire il collo.
Ora puoi 5. cominciare a lavorare sugli addominali, 6.allenare le fasce che rinforzano il bacino disteso per terra tieni gli addominali sempre contratti con l'ombelico risucchiato verso la colonna vertebrale. Ruota i piedi all'esterno e divarica le gambe lasciandole cadere lentamente di lato.
Controlla il movimento, non spingerti troppo e rimani lì in posizione per max 10 sec.
Alla fine 7. Dai forza ai muscoli che sostengono la spina dorsale : in ginocchio appoggia i gomiti a terra, in linea con le spalle, avambracci paralleli. Guarda tra le due mani. Le spalle sono lontane dalle orecchie, addominali e glutei contratti per allineare busto e bacino.
Immagina di portare il pube in direzione del asse coccige versoi i talloni. Così per 5 / 7 respiri. Non perdere la concentrazione sull'addome, concentrati sull'ombelico spingendolo verso la colonna vertebrale. Scivola con il collo del piede a terra, poi appoggia le gambe. Quando l'addome è a terra, spalle lontane dalle orecchie, fai forza sui gomiti e solleva il capo senza incarnare la cervicale. Inspira dal naso,espira dalla bocca. Così per 6 -7 respiri.
Sequenza che va ripetuta per un paio di volte.
Importante per il proprio benessere, ma pochi si chiedono cosa significa davvero. Nel corretto allineamento della diverse parti del corpo, rispetto ad una immaginaria linea verticale che ci percorre dalla testa ai piedi, quando una parte esce dal suo asse, la schiena è la prima parte del corpo che ne risente in quanto, per continuare a sostenere l'equilibrio ed il peso, la nostra colonna vertebrale si irrigidisce.
Le ossa inoltre sviano dalla loro posizione corretta, i muscoli si sforzano di più per mantenere la loro efficenza e in questo modo a farne le spese sono legamenti e articolazioni.
Una cattiva postura si ripercuote anche sul corretto funzionamento degli organi interni e respirazione.
Diventa così una lotta aperta e senza tregua agli errori posturali con la nostra arma vincente: allenamento adeguato.
Ti do solamente delle indicazioni, poi il tutto lo puoi approfondire con i consigli di un personal trainer:
1. Con il respiro giusto correggi gli errori di postura : seduta a terra, a gambe incrociate. Cerca di sentire l'appoggio su entrambe i glutei distribuendo così il peso al centro. Schiena dritta e porta l'ombelico verso la colonna vertebrale.
2. Sulle punte stimoli la percezione del corpo: dalla posizione 1 porta le mani avanti,a terra, sposta il peso sulle braccia, srotola la schiena fino alla posizione eretta. Distendi le braccia ai lati del capo, palmi all'interno.
3. Fletti il busto e sciogli le tensioni;
4, Meno stress se allunghi la colonna vertebrale: La sequenza va conclusa con le ginocchia flesse, solleva il busto in parallelo e non stressare il tratto lombare, spingi l'ombelico in dentro. Porta le braccia indietro, lungo i fianchi e tienile tese, palmi verso l'alto. Guarda a terra, distendi il tratto cervicale senza irrigidire il collo.
Ora puoi 5. cominciare a lavorare sugli addominali, 6.allenare le fasce che rinforzano il bacino disteso per terra tieni gli addominali sempre contratti con l'ombelico risucchiato verso la colonna vertebrale. Ruota i piedi all'esterno e divarica le gambe lasciandole cadere lentamente di lato.
Controlla il movimento, non spingerti troppo e rimani lì in posizione per max 10 sec.
Alla fine 7. Dai forza ai muscoli che sostengono la spina dorsale : in ginocchio appoggia i gomiti a terra, in linea con le spalle, avambracci paralleli. Guarda tra le due mani. Le spalle sono lontane dalle orecchie, addominali e glutei contratti per allineare busto e bacino.
Immagina di portare il pube in direzione del asse coccige versoi i talloni. Così per 5 / 7 respiri. Non perdere la concentrazione sull'addome, concentrati sull'ombelico spingendolo verso la colonna vertebrale. Scivola con il collo del piede a terra, poi appoggia le gambe. Quando l'addome è a terra, spalle lontane dalle orecchie, fai forza sui gomiti e solleva il capo senza incarnare la cervicale. Inspira dal naso,espira dalla bocca. Così per 6 -7 respiri.
Sequenza che va ripetuta per un paio di volte.
mercoledì 2 aprile 2008
SONO VITTIME O COLPEVOLI?
Nello sport al giorno d'oggi conta di più il risultato che il divertimento. Ecco che le motivazioni all'assunzione di sostanze dopanti sono tante diverse, possono essere di natura commerciale, politica, sociale, ma anche sportiva.
La domanda che più spesso ci si pone fra profani è se coloro che assumono tali sostanze siano vittime e quale e quanta responsabilità abbiano in tutto questo meccanismo che fa parte oramai di uno dei principali mali dello sport attuale.
Considerando gli interessi commerciali è quasi ovvio che tra i motivi che portano al doping troviamo le entrate economiche. Nel campo di natura socio- politica si evidenziano maggiormente motivi legati al principio del successo e a ragioni di prestigio nazionale.
Tra le motivazioni di carattere personale primeggiano sicuramente l'orgoglio, i benefici di visibilità, il denaro, pressione dei mass media per cui bisogna vincere a tutti i costi.
I mass media hanno la loro influenza anche sull'evidenziare l'importanza dell'aspetto estetico, quindi si ricorre al doping anche per questi motivi.
L'atleta ed il suo corpo sono vissuti come una merce, in quanto permettono degli introiti economici non indifferenti.
L'atleta come indipendente imprenditore è cosciente, sa che la sua carriera è limitata nel tempo e cerca di ottenere nel breve tempo determinate entrate economiche. Nulla di male, se cercasse di fare il tutto solo con il suo impegno e la sua determinazione, senza ricorrere sostanze proibite. Le quali potrebbero garantire un miglioramento della prestazione, trascurando però l'aspetto della salute.
Il tempo passa, l'atleta vince sempre di più. Così facendo il rischio di diventare dipendente dalla sostanza, c'è il rischio di diventare dipendente dalla Federazione di appartenenza, sponsor,...Derivando di conseguenza un vincolante rapporto giuridico che può limitare le scelte dell'atleta, assicurandogli però benefici finanziari notevoli.
Se le condizioni del contratto sono buone, questi è interessato a continuare che però è garantita solo se mantiene una certa posizione. La paura allora è tanta che porta la persona a mettere la salute in seconda posizione rispetto ai guadagni.
I mass media hanno un ruolo importante per evidenziare le rivalità fra gli atleti, notevolmente sopravvalutate. L'interesse del pubblico verso gli atleti aumenta continuamente e le sue aspettative sono spesso sostenute anche dallo spirito campanilistico. L'interesse sempre più evidente da parte del pubblico verso le faccende private e loro rivalità, influenzando anche le aspettative degli sponsor e dei titolari dei contratti di pubblicità, aumenta la pressione che gli atleti hanno in concorrenza tra loro.
Oltre alle speranze delle istituzioni: Federazioni e sponsor di vedere sul podio gli atleti sostenuti da loro, un ruolo determinante è dato dalle motivazioni personali dell'atleta di vincere ad ogni costo.
L'atleta è consapevole della pressione dei suoi rivali, se sospetta l'abuso di doping da parte di questi, assume anche lui tali sostanze per non essere da meno e continuare a vincere e magari superarlo.
In questo caso l'assunzione di doping volontaria lo porta ad essere colpevole, in quanto la decisione di diventare un atleta di alto livello e di restarci è solo il frutto di una scelta personale.
Lo sport è retto da regole che fungono da orientamento e che dovrebbero rendere possibile il funzionamento dello sport e dei suoi valori. Dentro questo sistema di valori ogni atleta è legato al rispetto della Carta Mondiale Antidoping.
Anche se c'è da dire una cosa in merito. Ogni disciplina sportiva sceglie le sue particolari sostanze dopanti.
L'atleta che viene scoperto viene punito, anche con l'esclusione dalle competizioni sportive.
Sia esso vittima o colpevole dipende da quale faccia della medaglia vediamo le cose:
Vittima perché fa parte del sistema che deve funzionare secondo precise regole, inganna poi se stesso perché quello che realizza non è di certo il suo potenziale energetico.
Colpevole in quanto aderendo ad un particolare sistema di valori, con la sua presenza contribuisce a mantenerlo vivo e attivo.
Ci sono sempre allenatori, medici, atleti che barano senza scrupoli.
L'unico rimedio è che gli sport praticati dagli atleti scoperti dopati non siano trasmessi, in questo modo cala l'interesse della gente, diminuiranno i sostegni pubblici e finanziari.
Ecco che lo scopo del doping viene meno, evitando di danneggiare la propria salute.
Un'altra strategia utile sarebbe anche necessario l'opposizione e la resistenza alle eccessive richieste finanziarie degli atleti, limitare i livelli della vittoria.
Si la repressione, ma in concomitanza con il cercare di agire sulle motivazioni che lo hanno fatto partire.
Strada più utopica che reale se si pensa che sarebbe necessario un'unità d'intenti e valori riconosciuti tra tutti quelli che operano o sono interessati allo sport: atleti, allenatori, dirigenti.
Il doping intossica lo sport, dimenticandone l'etica, la morale, il fair play.
Il tutto può essere rinnovato se tutti sono in grado di mettere l'uomo al centro delle competizioni e non solo la vittoria.
( fonte: rivista Scuola dello sport-Ottobre/ Dicembre 2007)
La domanda che più spesso ci si pone fra profani è se coloro che assumono tali sostanze siano vittime e quale e quanta responsabilità abbiano in tutto questo meccanismo che fa parte oramai di uno dei principali mali dello sport attuale.
Considerando gli interessi commerciali è quasi ovvio che tra i motivi che portano al doping troviamo le entrate economiche. Nel campo di natura socio- politica si evidenziano maggiormente motivi legati al principio del successo e a ragioni di prestigio nazionale.
Tra le motivazioni di carattere personale primeggiano sicuramente l'orgoglio, i benefici di visibilità, il denaro, pressione dei mass media per cui bisogna vincere a tutti i costi.
I mass media hanno la loro influenza anche sull'evidenziare l'importanza dell'aspetto estetico, quindi si ricorre al doping anche per questi motivi.
L'atleta ed il suo corpo sono vissuti come una merce, in quanto permettono degli introiti economici non indifferenti.
L'atleta come indipendente imprenditore è cosciente, sa che la sua carriera è limitata nel tempo e cerca di ottenere nel breve tempo determinate entrate economiche. Nulla di male, se cercasse di fare il tutto solo con il suo impegno e la sua determinazione, senza ricorrere sostanze proibite. Le quali potrebbero garantire un miglioramento della prestazione, trascurando però l'aspetto della salute.
Il tempo passa, l'atleta vince sempre di più. Così facendo il rischio di diventare dipendente dalla sostanza, c'è il rischio di diventare dipendente dalla Federazione di appartenenza, sponsor,...Derivando di conseguenza un vincolante rapporto giuridico che può limitare le scelte dell'atleta, assicurandogli però benefici finanziari notevoli.
Se le condizioni del contratto sono buone, questi è interessato a continuare che però è garantita solo se mantiene una certa posizione. La paura allora è tanta che porta la persona a mettere la salute in seconda posizione rispetto ai guadagni.
I mass media hanno un ruolo importante per evidenziare le rivalità fra gli atleti, notevolmente sopravvalutate. L'interesse del pubblico verso gli atleti aumenta continuamente e le sue aspettative sono spesso sostenute anche dallo spirito campanilistico. L'interesse sempre più evidente da parte del pubblico verso le faccende private e loro rivalità, influenzando anche le aspettative degli sponsor e dei titolari dei contratti di pubblicità, aumenta la pressione che gli atleti hanno in concorrenza tra loro.
Oltre alle speranze delle istituzioni: Federazioni e sponsor di vedere sul podio gli atleti sostenuti da loro, un ruolo determinante è dato dalle motivazioni personali dell'atleta di vincere ad ogni costo.
L'atleta è consapevole della pressione dei suoi rivali, se sospetta l'abuso di doping da parte di questi, assume anche lui tali sostanze per non essere da meno e continuare a vincere e magari superarlo.
In questo caso l'assunzione di doping volontaria lo porta ad essere colpevole, in quanto la decisione di diventare un atleta di alto livello e di restarci è solo il frutto di una scelta personale.
Lo sport è retto da regole che fungono da orientamento e che dovrebbero rendere possibile il funzionamento dello sport e dei suoi valori. Dentro questo sistema di valori ogni atleta è legato al rispetto della Carta Mondiale Antidoping.
Anche se c'è da dire una cosa in merito. Ogni disciplina sportiva sceglie le sue particolari sostanze dopanti.
L'atleta che viene scoperto viene punito, anche con l'esclusione dalle competizioni sportive.
Sia esso vittima o colpevole dipende da quale faccia della medaglia vediamo le cose:
Vittima perché fa parte del sistema che deve funzionare secondo precise regole, inganna poi se stesso perché quello che realizza non è di certo il suo potenziale energetico.
Colpevole in quanto aderendo ad un particolare sistema di valori, con la sua presenza contribuisce a mantenerlo vivo e attivo.
Ci sono sempre allenatori, medici, atleti che barano senza scrupoli.
L'unico rimedio è che gli sport praticati dagli atleti scoperti dopati non siano trasmessi, in questo modo cala l'interesse della gente, diminuiranno i sostegni pubblici e finanziari.
Ecco che lo scopo del doping viene meno, evitando di danneggiare la propria salute.
Un'altra strategia utile sarebbe anche necessario l'opposizione e la resistenza alle eccessive richieste finanziarie degli atleti, limitare i livelli della vittoria.
Si la repressione, ma in concomitanza con il cercare di agire sulle motivazioni che lo hanno fatto partire.
Strada più utopica che reale se si pensa che sarebbe necessario un'unità d'intenti e valori riconosciuti tra tutti quelli che operano o sono interessati allo sport: atleti, allenatori, dirigenti.
Il doping intossica lo sport, dimenticandone l'etica, la morale, il fair play.
Il tutto può essere rinnovato se tutti sono in grado di mettere l'uomo al centro delle competizioni e non solo la vittoria.
( fonte: rivista Scuola dello sport-Ottobre/ Dicembre 2007)
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