lunedì 31 marzo 2008

SVILUPPARE LA SICUREZZA IN Sè STESSI

Cosa si vuole intendere con la parola “ SICUREZZA?
Secondo il punto di vista dell’etimologia significa avere un’opinione di…, in questo caso di sé, come si giudica, che valore si attribuisce. Ecco che è un’esperienza unica e soggettiva. Se ci pensiamo bene, tra tutti i giudizi che ci sono attribuiti, quello che ci limita o spinge di più è proprio il nostro.
Credere in sé stessi e sentirsi sicuri di sé ci permette di rispondere adeguatamente a sfide ed opportunità. Tanto più alta è la stima che abbiamo di noi, maggiore sarà la propria determinazione e ambizione.
Si tende a pensare che il fattore in questione sia l’abilità, che conta moltissimo, ma non è la cosa più caratteristica. Sostanzialmente si tratta di ciò che succede nella loro mente, cosa pensano, cosa si vedono, come sanno gestire le loro ansie o paure.
Spesso è la paura di non essere all’altezza, o magari di deludere le aspettative di familiari, amici, team. Un altro fattore che può avere importanza sulla sicurezza è quello che gli psicologi chiamano “ senso di impotenza acquisita”, ciò significa che gli sportivi evitano da fare qualcosa perché nel passato hanno fallito.

Fattore chiave nello sviluppo della sicurezza in sé è il modo in cui si affronta un fallimento.
Chi lavora nel campo dell’educazione può solo ricordare che i fallimenti non esistono, esistono sfide ( con sé stessi prima di tutto), situazioni da risolvere, circostanze più o meno avverse ma che se ci sono significa che noi possiamo affrontarle.
Inoltre ci possiamo far aiutare da una nuova disciplina quale la PNL ( dall’inglese NLP) per riuscire a riprogrammarci e a vedere cosa e come poter migliorare.
Un modo di aiutare della PNL, in questo caso è l’ancoraggio.
Quale modo migliore per riuscire a superare un momento impegnativo della gara, ma anche di qualsiasi momento quotidiano, che richiamare alla propria mente una figura del mondo animale, vegetale o da qualsiasi altra fonte , ma che ci permetta di riuscire ad acquisire quella forza e sicurezza tale da affrontare la difficoltà e migliorare la propria prestazione.
Se ci può far stare meglio, si può imparare a rivivere tutta una situazione che per noi è stata positiva, che siamo stati vincenti, rivivendola nella sua complessità, rivivendo le emozioni, risentendo le parole, i discorsi che abbiamo fatto, chi c’era con noi e quant’altro, si dovrebbe riuscire a trasferire quel senso di benessere vissuto precedentemente nella nuova situazione.
La perdita di sicurezza in sé stessi non è un vero problema, paradossale per qualcuno, ma reale. È possibile vivere ogni cosa anche se non funziona come un terreno di prova per sviluppare la propria sicurezza. L’ importante è concentrarsi sullo sviluppo della sicurezza in sé stessi durante l’addestramento, usando l’allenamento fisico come opportunità per sviluppare l’aspetto mentale.
È bene tenere presente che quando ci si allena la preparazione tecnica è insufficiente, così come per vincere poi una gara è determinante la motivazione e l’autostima. Dipende poi molto da cosa cerca di soddisfare mediante la vittoria: soddisfare una sua esigenza o quella di qualcun altro.
Anche il giocare solo per vincere non è una buona motivazione, importante si, ma che non deve far perdere di vista l’aspetto ludico dello sport e di conseguenza anche della vittoria poi.
Il miglioramento avviene quando l’atleta ( ma anche le persone comuni nel quotidiano) comincia a scoprire date qualità dentro si sé, cercando di trovare il suo profondo senso di valore.
Accettazione & Riconoscimento delle proprie qualità sono le chiavi del successo.
Lo sport diventa un mezzo per esprimere tutto sé stesso e la propria personalità.

Per gli atleti è poi anche importante l’ATTENTIONAL FOCUS: ovvero l’abilità di restringere e allargare la nostra attenzione.
L’elaborazione delle informazioni è necessaria prima che vadano sprecate se non viene prestata sufficiente attenzione.
Diversi sportivi professionisti permettono a se stessi di concentrarsi solo sugli aspetti negativi , non è sbagliato o inutile, ma non si può permettere che sia l’unico approccio considerato. Il livello di convinzione deve essere basato sull’analisi ragionata di quello che funziona.
Sicuramente al contrario di quanto pensano in molti, lo stress è anche una cosa positiva che permette la crescita della motivazione e dell’autodeterminazione.
Per riuscire a controllarlo ci sono delle cose fondamentali da considerare:
1- Sonno riposante, concessa la pennichella al pomeriggio se necessaria.
2- Dieta, intesa come corretta alimentazione: cibi integrali, vegetali, limitare l’uso di sostanze eccitanti prima della gara, se causa disturbo o un’inutile tensione;
3- Tecniche di rilassamento.
La motivazione al successo è stimolata da metodi educativi che tendono a sviluppare l’autonomia e la responsabilità individuale.
Si forma quindi un “ sentimento del successo” visto quale desiderio di vedere realizzate le proprie aspirazioni e i propri ideali, se non vengono raggiunti si cade in uno stato di frustrazione.
Alla problematica del successo, va abbinata quella ancora più complessa dell’insuccesso. In quanto un fallimento fa sentirsi lontani dall’obiettivo .
Il successo nello sport è dato dalla vittoria nelle competizioni, la vittoria seguente poi porta fama.
Ma preoccuparsi e desiderare la vittoria ha i suoi vantaggi, ma attenzione a non esaurirsi e non potere fare poi del nostro meglio. Come già precedentemente detto, ma è bene ricordarlo, bisogna imparare a divertirsi.

E’ semplicemente impossibile giocare dando il meglio di sé in ogni momento. Abilità che consistono nel ridurre le cause , cercando di incrementare sia i livelli di picco della performance, ricordando come la mente sia in grado di fare qualsiasi cosa, compresi trucchi e scherzi negativi.

sabato 29 marzo 2008

ATTIVITA' INTENSA O MODERATA

Sport, esercizio fisico, attività fisica, educazione fisica. Tanti sinonimi per parlare poi in fondo della stessa cosa: fare del moto per stare bene.

Ma troppo spesso ci si è chiesti e si continua ancora adesso a chiedersi quanta attività fisica deve fare una persona per stare bene?

Una volta ho sentito in televisione dire da un medico nutrizionista, che è meglio fare mezz'ora al giorno di qualche attività fisica moderata che non due ore di fila alla domenica.
Purtroppo in questo caso gioca il fattore tempo ( oltre che voglia), ma non credo che tutti, usciti dal lavoro siano disposti a " trascurare " la famiglia perché devono andare a fare ginnastica, magari permettendo al marito o alla maglie di cenare da soli e così vale per i figli.

L'importante quindi è imparare ad attuare uno stile di vita più sano, prendendo la macchina il meno possibile, ed usando le nostre gambe quanto più possibile: vedrete che così di cellulite non ci sarà nemmeno l'ombra.
Sulla rivista Scuola dello Sport viene riportata una frase del grande maestro Galeno fautore dell'attività fisica che diceva così " A me non pare che tutti i movimenti siano esercizi. Solo quando essi sono vigorosi li possiamo considerare tali. Il criterio della vigorosità è dato dal cambiamento del movimento respiratorio. Quei movimenti che non alterano la respirazione non si possono chiamare esercizi!".
Il concetto di vigorosità da lui non viene spiegato, comunque sia spesso si intende che alla fine di un esercizio voi dovere essere ansanti, ma non senza fiato e dovete nel possibile riuscire a parlare mentre vi state esercitando. Altrimenti rischiate di andare troppo sotto sforzo.
Sempre dalla stessa rivista, viene riportata la frase di MERCURIALE erede di Galeno, che afferma " L'esercizio che interessa la medicina è un movimento energetico e volontario del corpo umano che comporta l'alterazione del ritmo respiratorio e che ha come fine la conservazione della buona salute e l'acquisizione di un'ottima costituzione fisica!".
Verso la seconda metà degli anni '50 il minimo del lavoro fisico si doveva collocare sul 60% della riserva di frequenza cardiaca.
Ora le cose sono un po' cambiate. Ma da sempre è risaputo che la sedentarietà accorcia l'aspettativa di vita.

DIFFERENZA TRA ATTIVITÀ' FISICA E IL NORMALE ESERCIZIO FISICO

La prima è un'insieme di movimenti del corpo data da contrazioni dei muscoli e che aumentano la spesa energetica.
Il secondo invece riguarda movimenti del corpo pianificati e strutturati, ripetitivi e diretti al miglioramento del physical fitness.
Che cos'è la physical fitness?
E' un termine che riguarda la necessità di un'attività fisica intensa per mantenersi essere fisicamente efficienti, l'attività moderata questo non lo permette, al che diventa secondo dati studi un fattore predisponente per quanto riguarda i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, cancro e altri disturbi potenzialmente mortali.
Comunque sia, siccome spesso questi discorsi sono sempre un po' contraddittori. Il messaggio principale che vi voglio dare è che lo sport non deve essere fatto solo per bruciare calorie ( e non era nemmeno il centro del nostro discorso), l'importante è fare sempre un po' di moto in allegria, indipendentemente da cosa e quanto.
Ne migliorerà il vostro umore e la vostra autostima, parola di Federica!

martedì 25 marzo 2008

LA MENTE VINCENTE

Quanti di voi che sono entrati in questo blog, lo hanno fatto per curiosità e quanti di voi sono degli atleti agonisti, ma anche amatori dello sport, usato come scacciapensieri.
Bene...ma non c'è allenamento vincente se questo non è accompagnato dallo psicologo dello sport o da un mental trainer.

Questo perché?
Perché è importante avere qualcuno che insegni a sfruttare le capacità interne che si hanno per affrontare i momenti difficili. Nel caso di un infortunio, si ripercorre diverse volte il momento della caduta per riuscire a capire cosa l'ha determinata. Così facendo l'atleta riuscirà a controllare meglio il suo corpo.

Inoltre viene insegnato la gestione dell'ansia durante la competizione. Il tutto viene fatto con dei " semplici" colloqui, incisivi, quanto è la relazione di fiducia ed empatia che si instaura con il preparatore.
Una minima distrazione o un'eccessiva pressione possono determinare un fallimento sicuro.
Importante è imparare a concentrarsi, a visualizzare una situazione positiva e rilassante che permetterà all'atleta di recuperare l'energia necessaria, associandola poi a qualche cosa che la ricordi: toccarsi gli occhialini ( in caso dei nuotatori), mettersi a posto la fascetta ( nel caso dei tennisti), e quant'altro sapete voi.

Ma i campioni non sono fatti di soli muscoli, ma anche di emozioni.
In gara si vivono emozioni altalenanti e travolgenti. Avere qualcuno che ci insegni a gestirle è fondamentale. E' importante poter parlare di queste emozioni e queste tensioni che se negative possono benissimo essere trasformate in positive.

Nello vita, così nello sport non si può sempre vincere, l'importante è capire che i fallimenti non esistono, ce li creiamo noi. Nella vita ci sono solo dei feedback negativi, i quali ci danno lo spunto per capire cosa è andato storto e per questo motivo, l'importante è tirare fuori tutta la grinta che abbiamo dentro per poter fare meglio la prossima volta e sentirsi sempre più vincenti.

sabato 22 marzo 2008

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE

La Santa Pasqua quest'anno arriva a pochi giorni di distanza da una festa che io definisco a dir poco ipocrita: la festa delle donne.

La Pasqua dovrebbe essere Festa di Liberazione.
Liberazione da tutte le schiavitù a qui la donna è sottoposta: prima di tutto, la schiavitù da parte di quell'uomo che la costringe a stare sempre in casa, schiavitù da parte di quella ditta che non ti da la possibilità di scegliere un lavoro part time per allattare tuo figlio.
Schiavitù da parte di quel datore di lavoro che la prima cosa che ti chiede durante un colloquio non è cosa sai fare o cosa vuoi fare, ma : " lei ha per caso intenzione di avere figli?".

Ecco che troppe donne sono costrette a mentire, troppe donne sono costrette ad abortire con la morte nel cuore.

Senza pensare che troppe volte lo stato non difende le donne che, coraggiose, oltrepassano il muro dell'indifferenza di un tribunale o di un commissariato di polizia per denunciare questi uomini persecutori, così innamorati, più di stessi, dell'amore in senso lato o di un'idea sbagliata che della donna reale in e per , in quanto se uno ama veramente non ammazza.
Richiesta d'aiuto troppe volte non ascoltata , per poi ritrovarsi con un cadavere in più e chiedersi perché non si è fatto niente per difendersi da questa condanna annunciata.
Ecco che i corsi di autodifesa sono sempre più pieno di donne, single, ma anche sposate con figli, perché ormai troppa gente ha voglia di farsi giustizia da soli, in quanto non crede più nello Stato.

Vi lascio una mia poesia, che se vi piace la potete pure usare facendo riferimento al mio nome:

8 MARZO
Vorrei ricordare in un giorno
come quello di oggi
le migliaia di donne
che soffrono in giro per il Mondo.

Donne senza diritti
ma che apparentemente
sembra che abbiano guadagnato chissà quale
posizione.
Vai al lavoro
e al posto di vedere quanto vali
tentano di frenare
l'istinto
e il desiderio di maternità.

Anche a livello economico
la donna nel Mondo è frenata......
e poi arriva l'8 marzo e la riempiamo di fiori,
riempiamo le pagine dei giornali
trovando chissà quale " notizia shock",
qualche scoperta per la cura di chissà
che male...e quant'altro.

MA chissà se mai l'uomo
troverà mai la voglia dentro
di
per far sentire la propria donna- bianca o nera, povera o ricca che sia,
bella o brutta
come LA PIÙ' BELLA DEL MONDO
da guardare negli occhi
e perdersi per sempre
nel profondo del
Suo Amore.

mercoledì 19 marzo 2008

IL MONDO DEGLI ADOELSCENTI E IL MONDO DELLO SPORT

Come state insegnando lo sport ai vostri ragazzi?
Innanzitutto farei una precisazione. I bambini si avvicinano allo sport attraverso il gioco, questo è l'unico modo per avvicinarli divertendosi.

Successivamente va scelto il giusto carico motorio in base all'età e alla situazione in cui ci troviamo.
Se siamo a scuola, ci sarà un carico, se ci prepariamo per i Giochi sportivi Studenteschi, userò un altro carico.

Comunque sia alla fine dell'allenamento il ragazzo non deve essere distrutto, altrimenti significa che sta superando le sue forze.
Mediante l'attività sportiva intendo sviluppare precise abilità: Coordinative e speciali.
Alcune delle quali sono:anticipazione, combinazione, equilibrio, fantasia, Ritmo, Orientamento e reazione.
Chiaramente nel tempo i carichi devono essere aumentati gradualmente.
Se intendiamo sviluppare poi anche la multilateralità possiamo classificare i principali modelli:
MULTILATERALITÀ’ ESTENSIVA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità
legate a buona parte delle discipline sportive
MULTILATERALITÀ’ ORIENTATA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità
legate in modo significativo alla propria disciplina
MULTILATERALITÀ’ MIRATA: derivazione di quella orientata, suggerisce l'acquisizione delle abilità specifiche della disciplina praticata.
Tutto questo lavoro per poter migliorare la coordinazione e la forza dell'allenamento.

Per fare tutto questo ricordatevi un elemento fondamentale: la musica.
Ricordatevi che mediante il gioco il bambino scopre abilità di che nemmeno sapeva di avere.
Voi adulti siete un elemento fondamentale nello sviluppo della grinta e dell'autostima.

Motivi Positivi per la pratica sportiva

• Competenza
• Divertimento
• Affiliazione
• Squadra
• Competere
• Forma fisica.

Se dovete preparare i ragazzi per delle gare state attenti ad alcuni elementi fondamentali:

1)fornire modelli di gara semplici
2)moltiplicare le opportunità di successo
3)potersi identificare nella squadra o individualmente o in ambedue
4)offrire molte occasioni per esprimere in vario modo sia aspetti condizionali che motori
5)ricordare che il confronto, in queste età, è strumento di apprendimento
6)valorizzare il sentimento di appartenenza, la solidarietà, lealtà e socializzazione
7)favorire l'accettazione dei propri limiti.

Principi per l’Attività di Gara nei Giovani
• coniugare gioco ed agonismo
• partecipazione totale degli allievi
• possibilità per tutti di esprimersi e realizzare esperienze positive
• consentire ai più dotati di esprimere il loro talento
• fornire un programma gara in linea con gli obiettivi
• assicurare l'apprendimento delle abilità più significative
• consentire performance sia individuali che di gruppo
• mantenere la forma "sportiva" del confronto
• vedere il confronto come momento di verifica
• realizzare un riscontro immediato della performance



DA NON TRASCURARE POI:

Carta dei Diritti dei “Giovani Sportivi”
Diritto di divertirmi e di giocare
Diritto di fare dello sport
Diritto di beneficiare di un ambiente sano
Diritto di essere circondato e allenato da persone competenti
Diritto di seguire allenamenti adeguati ai miei ritmi
Diritto di misurarmi con giovani che abbiano le medesime
probabilità di successo
Diritto di partecipare a competizioni adatte alla mia età
Diritto di praticare il mio sport in assoluta sicurezza
Diritto di avere i giusti tempi di riposo
Diritto di non essere un campione
(Fair Play, educazione alla vita)

( fonte: INTERNET)

SPORT E SALUTE

Perché ci mettiamo in sella ad una bici, oppure dopo una giornata di duro ed estenuante lavoro, decidiamo di affrontare 2 ore di palestra?

Solitamente perché desideriamo mantenerci in forma e stare bene con gli altri. Per fare questo è necessario prima di tutto stare bene con noi stessi.
In palestra poi conosciamo anche persone nuove e ciò ci permette di mantenere viva la nostra capacità relazionale.
C'è poi un gruppo di persone fra voi, immagino, che desidera i risultati ad ogni costo, muscoli, magrezza, coppe...

Troppi interessi economici ruotano attorno allo sport, e questo è molto sbagliato in quanto rovina la vera natura dello sport.
Ci sono fra di voi sicuramente molti " sportivi da divano" come li chiamo io.
Io sono una sportiva attiva per quegli sport che mi sono concessi fare: palestra, bici, jogging,ma per altri mi è impossibile, le gare di formula uno, oppure le regate mi è impossibile praticarli, mi devo accontentare di guardarli in tv e basta.

LO SPORT deve essere per tutti, permettendo un cambiamento degli stili di vita, più sano, più salutare . Vista anche come espressione di un vera e propria libertà e diritto del cittadino.
La formazione della persona per una cultura antidoping deve partire dalla scuola, dove invece si tende a puntare tutto sulla sola educazione fisica, oppure se c'è qualcuno più bravo che tenderebbe ad avere qualche chance da campione lo tendiamo ad " allevare " come un campioncino. Nulla di più sbagliato, a scuola bisogna insegnare a sviluppare l'autostima e la collaborazione di gruppo.
Questo perché altrimenti si fuoriesce dall'importanza di un discorso pedagogico della scuola.

La scuola deve poter insegnare tutti i valori legati allo sport, non i disvalori che portano alla discriminazione del compagno più debole per arrivare poi alla discriminazione dei tifosi dell'altra squadra con ogni mezzo, anche con atti vandalici.

Inoltre lo sport all'interno delle mura scolastiche deve avere tra gli obiettivi:
lo sviluppo della coordinazione grezza e della coordinazione fine, il consolidamento della coordinazione fine e disponibilità variabile.


Io in questo momento mi vorrei rivolgere soprattutto agli adulti: allenatori, genitori, educatori se quel ragazzo, che è stato ucciso " per sbaglio" dal poliziotto all'autogrill fosse stato vostro figlio.
Oppure se a sparare fosse stato vostro figlio ( o vostro marito), voi cosa avreste fatto o detto?

Attenzione quindi che sarà il vostro comportamento e atteggiamenti ad educare i vostri ragazzi più che le vostre parole...

Attendo le vostre risposte e i vostri commenti!

lunedì 17 marzo 2008

ALTRO CHE FITNESS PER LA LINEA...TANTO SONNO!

E per noi patiti della linea, quante volte ci siamo trovati in cucina a fare i conti con le calorie ingerite e con quelle smaltite.
50 calorie un frollino, 10 minuti di cyclette o chissà quanti conti assurdi...Niente di più sbagliato, da oggi non servono molto, basta pensare a dormire 8 ore e il gioco è fatto.

Perché?
Meno sonno più tende ad alzarsi l'ormone dell'appetito, soprattutto carboidrati semplici: cioccolata, biscotti, zuccheri vari. Ogni ora di sonno persa :25% in più di rischio di diventare obesi.

Per un buon sonno, evitate di fare sport dopo le 18, lo sport in serata fa aumentare i livelli di adrenalina che creano insonnia, anche se si è troppo stanche si tende a fare fatica ad addormentarsi.

Attenzione anche all'alimentazione: la cena deve essere leggera , ma gustosa.
Ottime le zuppe di verdura e del pesce al forno o della carne alla griglia.

Ottima anche la pizza, purché sia solo a base di verdura, con della ricotta al posto della mozzarella.

E per digerire bene, assicurandovi un'ottimo sonno..una tisana di melissa e passiflora, verbena, camomilla e finocchio.

Buona notte e buon fitness in allegria, così si arriva toniche alla fatidica prova costume.

venerdì 14 marzo 2008

PER VINCERE IL DOPING

Di certo non ho la ricetta magica, e ne tanto meno la presunzione che quanto dico basti per poter sconfiggere una piaga così dilagante in tutto il Mondo.
E per ora nessuno ce l'ha.
Partiamo dal fatto che quando si mette al mondo un bambino e poi vediamo che eccelle in qualche cosa la cosa più erronea è avere troppe aspettative , caricandolo poi delle nostre tensioni.
In questo modo sarà incapace di elaborare le frustrazioni, dimenticando che possiede delle risorse alternative, ma anche buone e valide qualità.
Rischiando poi l'isolamento, la diffidenza, rapporti di amicizia labili.
Non saprebbe far fronte con la propria autostima e volontà allo stress, perdendo di vista la realtà e vivendo in " un sogno".
Anche i rapporti con l'altro sesso sarebbero in crisi perché fondamentalmente comincerebbe a non riconoscersi più nel suo corpo.

Per cui i genitori e gli educatori devono prima di tutto approcciarsi loro allo sport in modo divertente ed essere informati sulla nocività di queste sostanze.
I ragazzi poi crescono e bisognerebbe incaricarli maggiormente di più se fanno cose illecite.
Prima di tutto però sarebbe importante aiutare i ragazzi ad elaborare verbalmente i propri stati emozionali, a confrontare l'esperienza sportiva con quella scolastica, lavorativa e sociale in generale.
Seguirli nel loro processo di crescita e nella gestione dello stress attraverso processi di consapevolezza.
Insegnare un modo diverso di interpretare lo sport.
Prima di tutto siamo noi adulti che dobbiamo cambiare mentalità e avere una coscienza e una maturità tale da poter diventare punti di riferimento per i nostri giovani e poter attuare un cambiamento nel loro stile di vita.

I SEGNALI PRREMONITORI ALL'USO DEL DOPING

Come per tutte le cose, l'uso delle sostanze è per la maggior parte delle volte assunto quando non ci si sente troppo sicuri di .
Ecco perché è importante valutare e considerare sempre importanti i bisogni dei bambini e dei nostri ragazzi.
Troppe volte mettiamo davanti ad ogni cosa o persona l'importanza dell'apparire prima che dell'essere, ricercando avidamente il campione precoce, massacrandolo con allenamenti estenuanti. Poco importa se è in fase di crescita e l'agonismo è controproducente alla sua fase di sviluppo.

Tutte queste pressioni che il ragazzino riceve non fa altro che aumentare tensione e rivalità all'interno del gruppo.
Poniamo anche che il ragazzino o la ragazzina vadano bene e siano molto bravi. Ad un certo punto non riescono ad affrontare difficoltà e sconfitte, la persona ( e peggio ancora la famiglia) va in crisi. Si possono manifestare 3 sindromi:
- SPECIFICA DA SPORT , quando un'atleta di buone qualità non presenta in maniera continuata il suo standard, tale da far pensare ad un impedimento di natura psicologica limitati all'area sportiva;
- ASPECIFICA MINORE DA SPORT anamnesi e accertamenti dimostrano la presenza di un disturbo ansioso, del sonno, dell'alimentazione o ancora disturbi di personalità.
- ASPECIFICA MAGGIORE DA SPORT: quando l'atleta ormai non rende più.
L'anamnesi presenta un disturbo di tipo schizofrenico, delirante, organico o da uso di sostanze psicoattive.
Troviamo invece anche sindromi specifiche che riguardano più precisamente un'instabilità dell'umore, atteggiamenti paranoici, la paura di vincere e quindi un evitamento della competizione e un'insoddisfazione del risultato, anche se positivo.
L'ansia pre- agonistica e il burn-out sportivo possono portare facilmente all'uso e abuso di doping.
( fonte: materiale redatto da Internet)

LE QUESTIONI PSICOLOGICHE IN ETA' EVOLUTIVA

I bambini, adolescenti e ragazzi di oggi sono molto più svegli dei nostri tempi, ma rimangono sempre persone in fase evolutiva con una forte necessità di avere punti fermi, di ricercare in qualche modo la propria identità.
Nei ragazzi e nelle ragazze che praticano sport c'è una sorta di percezione di a riguardo di competenza, controllo e benessere psicofisico.
Tutto questo però avviene in un modo subdolo: i miglioramenti di performance, la vittoria e il successo fra il pubblico.
Il bambino-ragazzo impara tutto questo perché anche nell'ambiente in cui vive, nelle relazioni che ha nell'ambiente sportivo e nell'ambiente sociale.

Le fasi evolutive dell'atleta sono :
_- un iniziale approccio ludico all'attività sportiva e alla successiva specialità;
- l'intensificazione del training;
- la pratica sportiva ad alti livelli e la successiva professionalità.
Conclusione della carriera e pratica post- sportiva.

Importante è che la scelta di uno sport o di una carriera sportiva sia sempre frutto di una libera scelta. Mentre il più delle volte è un'imposizione o quasi.

I genitori che invitano il figlio a scegliere un sport, così come i loro allenatori devono capire che in una fase iniziale il bambino ha bisogno di conoscere l'importanza del lavoro di gruppo, di movimento, di autonomia mantenendo comunque quel legame di dipendenza dal genitore prima e dall'istruttore poi.

Imparando a superare i conflitti e imparando a costruire delle relazioni significative che gli permettano la crescita dell'autostima.

I RISCHI DEGLI INTEGRATORI

C'è il detto " meglio un giorno da leoni che 100 da..." e quindi si tende a mettere sotto sforzo il nostro corpo.
Assumendo sostanze per vie traverse si rischia la positività al doping in quanto la composizione può essere diversa da quella dichiarata.
I principi attivi possono essere dichiarati con denominazioni non ufficiali e avere sconosciute interazioni con altri farmaci o metaboliti.
Per avere buone prestazioni non serve nulla di esterno, ma solo tanto allenamento, una buona e corretta alimentazione.
Reintegrazione con vitamine e sali minerali servono solo a chi pratica sport a livello agonistico di lunga durata ( maratone, pentathlon,..) e in condizioni climatiche avverse.

La maggior parte degli sportivi si fa affascinare dalle mode, ma attenzione è più importante contare su se stessi, divertirsi, consultare me e vi posso proporre un bel programma di mental training che non assumere sostanze senza scopi e senza controlli.

PER UN USO PIU' CORRETTO DEGLI INTEGRATORI

Innanzitutto cercate di valutare con il vostro medico di fiducia, oltre che con il medico sportivo le vostre generali condizioni di salute.
Un check-up generale vi potrà permettere di:
* modificare la vostra dieta se squilibrata, permettendo un reintegro di perdite per situazioni particolari: viaggi in paesi tropicali, disturbi gastrointestinali, allenamenti e gare in condizioni avverse;
* supportare l'aumentato fabbisogno;

Facendo un uso immotivato e irrazionale si corre il rischio di assumerne in quantità eccessiva, assumere materie di scadente qualità mediante canali di vendita non tradizionali.

LE CONSEGUENZE DEGLI INTEGRATORI

Ognuno di noi si è trovato prima o poi ad avere necessità di un'integrazione che sia a base glucidica per avere più energia, a base di proteine, o per avere integrazione di vitamine e sali minerali.
Tutti, o comunque la maggior parte delle persone crede che possano sostituire un pasto, che solo perché sono a base vitaminica non possano nuocere alla salute. Invece bisogna fare molto attenzione perché sono diversi da cibo e farmaci, le informazioni sul loro impiego nel curare e prevenire le malattie è discutibile e incerto.
Ci possono essere comunque delle interazioni con altri farmaci : es. l'iperico annulla l'effetto della pillola anticoncezionale.

Questi prodotti però hanno fascino per la massa di campagne pubblicitarie, la loro priorità e facile reperibilità....li si trova comunemente al supermercato.

L'atleta o comunque lo sportivo che desidera una buona integrazione deve affidarsi prima di tutto alla sua alimentazione quotidiana, assumendo carboidrati al 65% delle calorie giornaliere e ai lipidi al 25-30/.

L'idratazione è INDISPENSABILE SEMPRE, tanto più durante l'attività fisica, usando bevande arricchite di fruttosio ( facili disturbi gastrointestinali) e le malto destrine.
L'idratazione deve tenere conto della durata dell'attività fisica e delle condizioni climatiche.
Le vitamine in eccesso non fanno bene, in quanto vengono eliminate dal nostro organismo, ma una buona ed equilibrata alimentazione : 5-6 pasti al giorno: 3 principali e 3 spuntini : metà mattina, metà pomeriggio e la sera se andiamo a dormire almeno 3 ore dopo la cena, e sempre con della frutta, la sera è possibile anche un bicchiere di latte, aiutando così a riposare meglio.

giovedì 6 marzo 2008

CON IL FREDDO ...CORRI LO STESSO!

Chi ha detto che perché fa freddo non si può correre all'aperto?
Forse chi non ama lo sport, oppure chi non riesce a capire come una passione può muovere mari e monti.

Così come te amico/ amica carissimi che siete lì lì per decidere se uscire o chiudervi in una palestra.
Sta di fatto che pure di fare sport tutto va bene.
Comunque torniamo a noi.
Quando si comincia a correre il cuore può arrivare anche a 200 pulsazioni al minuto per far fronte ad una maggiore richiesta di energia. Imparare a tenere sotto controllo i battiti è importante per evitare gli sforzi.
Per calcolare il valore da non superare basta un semplice calcolo 220- la propria età.
Se il tuo battito è di molto inferiore aumenta il ritmo, altrimenti l'allenamento è poco efficace.
Scegliete sempre luoghi tranquilli, lontano dal traffico.
All'inizio allenatevi sul piano poi potreste tentare di affrontare qualche difficoltà come l'allenamento in montagna.
Evitate anche i territori troppo sconnessi, buche, superficii sabbiose. L'ideale è trovare una superficie di terra battuta, se manca va bene anche l'asfalto, con le scarpe giuste che permettano di ammortizzare l'appoggio del piede a terra.
Altra tentazione è correre quando non ci si sente in forma per la paura della compromissione di tutto l'allenamento.
Nulla di più sbagliato, per correre bene e fare un allenamento efficace, l'importante è imparare ad ascoltare il proprio corpo e i segnali che ci manda. Questo per evitare anche inutili infortuni.

Ma se sei una persona dubbiosa, che non fa niente se non è in compagnia, regalati un hi-pod scarica la musica che più ti piace e parti.
Ti aiuterà a darti il giusto ritmo, ti aiuterà a superare la monotonia del percorso e ad apprezzare anche lo sport " in solitaria", come dico io.

A me piace fare sport da sola, perché è un momento che dedico solo a me stessa, e mai nulla e nessuno mi priverà di questo piacere.

GYM DA SCRIVANIA PER MIGLIORARE LA CIRCOLAZIONE

Passando molte ore sedute ad una scrivania, spesso si tende a stare anche nella stessa posizione con il rischio di rallentare la circolazione.
Con il risultati di avere gambe appesantite e gonfie.
Questo potrebbe non essere un problema, se non fosse perché ciò aumenta il rischio di trombosi venosa, solitamente è un evento raro, ma mai sottovalutare soprattutto se ci sono altri fattori di rischio ; ipertensione, obesità, uso/ abuso alcol e farmaci.

Ecco per voi qualche consiglio su come stimolare la concentrazione mentre stai lavorando:
1. ricordati di cambiare spesso posizione, evitando di accavallare le gambe,
2. Ogni ora, alzati e cammina, anche per pochi minuti e bevi molto acqua naturale per mantenere un'adeguata idratazione: puoi bere anche qualche te o spremute di agrumi, se ogni tanto vuoi cambiare sapore. Ottimo è il te verde : contro i radicali liberi, favorisce la diuresi, combatte la ritenzione idrica. Ha un sapore un po' amaro, quindi potete aggiungere del miele, o se siete a dieta, del dolcificante.

Cosa trascurata da molti : l'abbigliamento : evita jeans, pantaloni attillati,stivali e biancheria intima che " stringe" l'inguine.
Anche per quanto riguarda le calzature è importante avere un occhio di riguardo: non troppo alte troppo basse per permettere una postura corretta dei piedi e della schiena.
Da seduta poi puoi eseguire degli esercizi che riattivano la circolazione.
allunga le gambe, sollevando da terra i piedi tesi e ruota le caviglie in senso orario e antiorario.
Appoggia le piante sul pavimento e solleva i talloni contraendo i polpacci. 5 volte.
Alla fine fai qualche passo così i muscoli possono lavorare da pompa per favorire il ritorno del sangue verso il cuore, riducendo ristagni e gonfiori.

mercoledì 5 marzo 2008

UFFICIO PIU' SANO

Diverse persone trascorrono molto tempo in ufficio, senza prestare attenzione ad un elemento molto importante: il microclima. Ovvero l'aria che circola nei locali dove si può rischiare poi qualche problema di salute.

Attenzione quindi alla temperatura che deve essere di 18-22 gradi d'inverno e 21-26 d'estate. La differenza tra interno ed esterno non deve essere superiore ai 7 gradi.
Valori diversi possono dare mal di testa, sonnolenza e cali d'attenzione.

Occhio anche al ricambio d'aria che deve essere costante per garantire il giusto tasso di umidità eliminando microbi, batteri e sostanze inquinanti.
Muffe & Funghi possono essere favoriti dall'umidità, le loro sporre si annidano nei sistemi di condizionamento causando allergie.

SOS per il clima troppo caldo o troppo secco in quanto si è a rischio disidratazione mucose, con conseguente irritazione delle vie respiratorie e delle congiuntive. Idrata quindi le mucose con una soluzione fisiologica a base di cloruro di sodio.
( fonte : starbene Marzo 2008)

martedì 4 marzo 2008

MASSAGGIO FAI DA TE!

Ogni momento è buono per farsi un bel massaggio rigenerante e per risvegliare l'energia.
Troppe volte al mattino ci alziamo un po' intorpiditi, ecco un buon automassaggio ampuku sulla pancia. Qui si trova la radice del benessere, la quale andrebbe coltivata quotidianamente.
Mettiti quindi a pancia in su, piega le gambe e rilassati con una lenta respirazione addominale. Ora esplora tutte le aree con delle pressioni delicate. Immagina sulla tua pancia un orologio, posizione la mano sul 12 e piano piano fai tutto il giro. Prova a cogliere tutte le sensazioni, prova a capire le differenze.
La pancia deve essere flessibile, con la parte al di sotto dell'ombelico leggermente più gonfia della superiore.

Lo puoi fare però anche alla sera prima di dormire , ti aiuterà ad addormentarti e ad avere un sonno riposante.
Solitamente la schiena ed il collo sono le parti in qui si sentono maggiormente i benefici del massaggio, in quanto sono i punti in cui si accumulano di più le tensioni fisiche ed emotive, oppure il dolore è anche dato dalle posizioni scorrette che durante il giorno si tende ad assumere.
La schiena è anche il posto più facile da massaggiare essendo una zona ampia. Quando massaggi la schiena di qualcuno prova a sperimentare i massaggi che ti suggerisce l'istinto. Devi però mantenere sempre una distanza di almeno tre centimetri dalla colonna vertebrale e di non premere troppo per evitare qualsiasi lesione alla colonna vertebrale.
Appoggia le mani alla base del dorso del tuo compagno ( o fattelo fare), tenendole a "L" descrivi bene degli ampi cerchi sulla schiena spalmando degli olii essenziali.
Per sciogliere le tensioni impasta le spalle; afferra il tessuto muscolare con un movimento ad impasto prima su un lato del collo e poi su un altro. Torna alla schiena e poi percorri tutta la zona attorno alla colonna con sfioramenti leggeri.
Riprendi poi il messaggio iniziale più energetico. Concludi con il rilassamento della colonna: le mani vanno appoggiate a coppa sotto la testa che deve essere sollevata spingendo piano il mento verso il torace.
( fonte: Starbene Marzo 2008)

IL MASSAGGIO...IDEALE!

Chi di noi non ha nella vita provato un mal di schiena, qualche male articolare che ci paralizza a letto?
Tante immagino. Ma tanti di voi hanno anche tante volte sognato a poter distendersi su un lettino dall'estetista e farsi fare un massaggio ideale per rimetterci in forze nel giro di poco tempo.
Comunque sia ricordatevi che il corpo parla mediante i doloretti, state attenti a non tirare troppo la corda e che quel dolore non sia un messaggio per dire :" Ehilà tu, fermati un attimo, prenditi cura dei tuoi bisogni!".

Ma non sempre è facile scegliere il massaggio giusto, qua cercherò di darvi qualche idea.
Contro il mal di schiena: punta sul metodo Mézières , ideato da una fisioterapista francese, metodo molto efficace per tutti i disturbi della schiena, ma anche per chi è sempre stanco o ansioso.
Per Mézières tanti dolori derivano dal riaccorciamento della muscolatura dorsale; questi muscoli disposti come una catena in tutto il lato posteriore del corpo rimangono contratti per via di posture sbagliate, stress e tensioni. Nel tempo questa rigidità modifica la postura.

Le sedute offerte da tale metodo sono sempre personalizzate e si svolgono con la presenza di un fisioterapista che ci aiuta a prendere coscienza dei propri movimenti, insegnandoci a fare i giusti esercizi anche al nostro domicilio ( info http://www.aifimm.it/).

Hai appena subito un intervento chirurgico, in merito ai massaggi c'è una news: il drenaggio linfatico medico.
A differenza del tipo classico il drenaggio manuale medico è specifico per le persone con problemi di salute.
Punta a riattivare il sistema linfatico, stimolare le linfoghiandole e riattivare l'interstizio, ovvero quel tessuto dove avvengono gli scambi tra cellule e sistema vascolare, spiega Domenico Corda, specialista in fisiatria e idrologia esperto in tale tecnica. Riduce l'edema che può apparire sul braccio dopo interventi di mastectomia, ma anche di protesi al seno, liposuzione ed altri tipi di interventi.
Indicati principalmente per gli edemi da insufficienza primaria e secondaria e per quelli da insufficienza venosa cronica. Una seduta dura dai 30 ai 45 minuti.
Traumi ko con il massaggio sportivo . La massoterapia è entrata di diritto nella preparazione degli atleti, si usa sia prima che dopo l'attività sportiva. Prima della gara ha l'obiettivo di aumentare il tono della muscolatura e riscaldare i muscoli interessati, evitando il rischio di infortuni causati dai movimenti eseguiti a freddo.
Alla fine invece ha una funzione defaticante e rilassante.
In tutto dura 5-10 minuti.

Ci sono sicuramente fra di voi delle persone che hanno sempre mal di testa, bene da oggi via il mal di testa con lo shiatsu medico.
Tale modello è il più diffuso e conosciuto tra i massaggi orientali. Consigliato per le persone che soffrono di contratture muscolari con una componente ansiogena e stressogena; efficiente però anche per mal di testa ed insonnia: in quanto spesso queste patologie hanno una componente ansiogena.
Indicato per alleviare anche dolori mestruali.
( info: www. fis.it).

( fonte: Starbene Marzo 2008)

domenica 2 marzo 2008

CAMMINATA RIVELATRICE

Tutti noi durante la giornata, pigri o meno, camminiamo spesso.
Per molti di voi, magari è anche un buon esercizio, divertente rispetto al solito footing, o alla bicicletta.
Ma pochi di voi sanno che il modo in qui si cammina rivela qualcosa di molto profondo che riguarda la nostra personalità.
Come ogni espressione corporea, camminando riveliamo noi stessi, le nostre emozioni ( fossero anche solo di un momento), ma in generale rivelano il nostro modo di intendere la vita.

Il modo di camminare può essere letto in diversi modi. Rispecchia al volontà di interagire con la realtà che ci circonda, oppure la determinazione che abbiamo nel raggiungere un obiettivo.

Cosa spesso trascurata dalla maggior parte delle persone è che il proprio modo di camminare è l'esito di un percorso di vita, dal punto di vista fisico oltre che psicologico.

Abbiamo imparato da piccoli l'autonomia di camminare con le proprie gambe, conquistandoci a piano a piano i nostri spazi.

Da come stiamo in piedi possiamo scoprire il nostro grado di autonomia, autostima e sicurezza di .

Vediamo insieme qualcuno:
Camminare con le spalle storte: rivela una netta scissione tra due elementi vitali fondamentali, presenti in ogni persona: quella femminile e quella maschile, che rappresentano poi anche il dare e ricevere. Squilibrio che fa vivere fra mille dubbi. Conflitto interiore che causa una difficoltà di relazione con gli altri.
A testa alta : sei contenta di te stessa , fisicamente & psicologicamente. Molto indipendente, volitiva ed abituata al successo. Emotivamente parlando sei tutta d'un pezzo, non riesci mai a lasciarti andare del tutto. Ciò ti rende un po' rigida e schematica in tutto.
Un po' curva in avanti: Sei una persona sensibile e idealista. Chi assume questa posizione potrebbe avere un problema di salute passeggero, oppure essere una persona che tende alla depressione.
C'è in fondo in fondo una richiesta d'aiuto indiretta,
Inciampando spesso: Sei una persona che tende a sognare spesso. Piena di fantasia e creatività, tendi ad avere uno scarso contatto con la realtà.
La goffaggine però può nascondere anche una certa aggressività, che per fattori educativi, troppe volte viene mascherata.
Sei comunque una persona intraprendente, piena di idee e fantasia, piena di entusiasmo.


Comunque sia, ognuno di questi passaggi appena descritti non sono magari mai così rigidi e ben definiti, inoltre possono essere modificati, con la propria volontà di crescere e migliorarsi.

Intanto se volete potete anche scrivere e dirmi come la pensate voi su questo argomento. Aspetto vostre mail.

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