mercoledì 19 marzo 2008

SPORT E SALUTE

Perché ci mettiamo in sella ad una bici, oppure dopo una giornata di duro ed estenuante lavoro, decidiamo di affrontare 2 ore di palestra?

Solitamente perché desideriamo mantenerci in forma e stare bene con gli altri. Per fare questo è necessario prima di tutto stare bene con noi stessi.
In palestra poi conosciamo anche persone nuove e ciò ci permette di mantenere viva la nostra capacità relazionale.
C'è poi un gruppo di persone fra voi, immagino, che desidera i risultati ad ogni costo, muscoli, magrezza, coppe...

Troppi interessi economici ruotano attorno allo sport, e questo è molto sbagliato in quanto rovina la vera natura dello sport.
Ci sono fra di voi sicuramente molti " sportivi da divano" come li chiamo io.
Io sono una sportiva attiva per quegli sport che mi sono concessi fare: palestra, bici, jogging,ma per altri mi è impossibile, le gare di formula uno, oppure le regate mi è impossibile praticarli, mi devo accontentare di guardarli in tv e basta.

LO SPORT deve essere per tutti, permettendo un cambiamento degli stili di vita, più sano, più salutare . Vista anche come espressione di un vera e propria libertà e diritto del cittadino.
La formazione della persona per una cultura antidoping deve partire dalla scuola, dove invece si tende a puntare tutto sulla sola educazione fisica, oppure se c'è qualcuno più bravo che tenderebbe ad avere qualche chance da campione lo tendiamo ad " allevare " come un campioncino. Nulla di più sbagliato, a scuola bisogna insegnare a sviluppare l'autostima e la collaborazione di gruppo.
Questo perché altrimenti si fuoriesce dall'importanza di un discorso pedagogico della scuola.

La scuola deve poter insegnare tutti i valori legati allo sport, non i disvalori che portano alla discriminazione del compagno più debole per arrivare poi alla discriminazione dei tifosi dell'altra squadra con ogni mezzo, anche con atti vandalici.

Inoltre lo sport all'interno delle mura scolastiche deve avere tra gli obiettivi:
lo sviluppo della coordinazione grezza e della coordinazione fine, il consolidamento della coordinazione fine e disponibilità variabile.


Io in questo momento mi vorrei rivolgere soprattutto agli adulti: allenatori, genitori, educatori se quel ragazzo, che è stato ucciso " per sbaglio" dal poliziotto all'autogrill fosse stato vostro figlio.
Oppure se a sparare fosse stato vostro figlio ( o vostro marito), voi cosa avreste fatto o detto?

Attenzione quindi che sarà il vostro comportamento e atteggiamenti ad educare i vostri ragazzi più che le vostre parole...

Attendo le vostre risposte e i vostri commenti!

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