lunedì 25 febbraio 2008

IL SISTEMA EMOZIONALE

Altri segnali ancora attirano l’attenzione su quello che ha scatenato la paura e preparano la muscolatura a reagire appropriatamente. Contemporaneamente i sistemi mnemonici corticali vengono riorganizzati con precedenza assoluta per richiamare ogni informazione importante della situazione di emergenza in atto. E questi sono solo una parte di tutti i cambiamenti meticolosamente coordinati che l’amigdala armonizza arruolando tutte le parti del cervello.Nel cervello gli input sensoriali provenienti dall’occhio e dall’orecchio viaggiano prima diretti al talamo e poi all’amigdala, un secondo segnale viene inviato poi dal talamo alla corteccia: il cervello pensante. Ramificazione che permette all’amigdala di cominciare a rispondere prima della neocorteccia la quale elabora le informazioni attraverso diversi livelli di circuiti cerebrali prima di percepirle completamente e cominciando rapidamente la risposta più raffinata dell’amigdala. La conoscenza di tale circuito è stato importante per spiegare la capacità dell’emozione di soffocare la razionalità.Dal punto di vista anatomico il sistema emozionale può agire indipendentemente dalla neocorteccia, alcuni ricordi e reazioni emotive possono formarsi senza una partecipazione cognitiva cosciente. Nell’amigdala possono esserci ricordi e repertori di risposte che vengono attuati inconsciamente e ciò perché la scorciatoia del talamo all’amigdala esclude la neocorteccia. Aggiramento che sembra permettere all’amigdala di assumere il ruolo di archivio di impressioni e ricordi emozionali dei quali non siamo coscienti. Le Doux ipotizza che sia proprio questo ruolo mnemonico dell’amigdala a spiegare i risultati sbalorditivi di un esperimento nel corso del quale i soggetti manifestavano preferenza strane per figure geometriche. Altre ricerche hanno dimostrato che nei primi millisecondi della percezione comprendiamo in modo inconscio l’oggetto percepito e decidiamo se più o meno piacevole, le nostre emozioni hanno una mente che si occupa di loro e può avere opinioni totalmente indipendenti da quelle della mente razionale.Principale funzione dell’ippocampo sta nel fornire un ricordo particolareggiato nel contesto vitale per il significato emozionale, è l’ippocampo che riconosce il diverso significato, es. di un orso visto alla zoo o nel cortile di una casa. L’ ippocampo ne ricorda i fatti così come sono, l’amigdala ne ricorda le emozioni. Il cervello ha due sistemi mnemonici: uno per i fatti ordinari, l’altro per quelli che hanno una valenza emozionale.L’informazione sugli stimoli esterni raggiunge l’amigdala da percorsi diretti provenienti dal talamo e da percorsi che vanno dal talamo alla corteccia dell’amigdala. La via talamo-amigdala è più breve. Il sistema di trasmissione è più veloce. Si tratta di un percorso di elaborazione veloce ed impreciso, che c consente di rispondere a stimoli potenzialmente pericolosi prima di sapere esattamente cosa siano. Fondamentale nelle situazioni di pericolo.Possiamo parlare di emozione, quando ci troviamo di fronte ad una risposta complessa, che Reinsezein (1983) definisce " sindrome reattiva multidimensionale", la quale comporta una risposta fisiologica, tonico-posturale, motoria , espressiva, accompagnata poi da un’elaborazione cognitiva. Il maggiore studioso dello sviluppo emotivo (Sriufe-1985) afferma che per la comprensione dello sviluppo emozionale non si può prescindere dalla considerazione di come si sviluppa la capacità dell’anticipazione degli eventi, ci come il bambino acquista la consapevolezza di sé e degli altri e quindi, come arriva all’intenzionalità.

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