mercoledì 27 febbraio 2008

LA COCAINA....

" Bevi la coca cola che ti fa bene, bevi la coca cola che ti fa digerire..." , così cantava Vasco Rossi nel lontano 1982.
Immessa nel mercato verso la fine del XIX sec, ingrediente del famoso “ Vin Mariani” venduto come tonico del corpo e della psiche denominato “ Vino degli atleti”: bevanda elogiata da papa Leone XIII che diede una medaglia al merito a Mariani.

Anche Freud la usò per combattere la depressione propagandandola come bevanda tutto fare, in quanto dopo averla sperimentata dopo pochi minuti sentì subito felicità e senso di tranquillità.Uso della coca fu interrotto negli anni 20, diversi anno dopo, intorno agli anni ’60 è ricomparsa come uno dei principali farmaci d’abuso.

Agisce sul cervello in modo complesso. Primi effetti più evidenti : riduzione del senso di fatica , aumento dell’attività motoria e della loquacità, associata ad una generale euforia e benessere. Effetti che terminano presto e vengono sostituiti dalla disforia e dal peggioramento dell’umore.

Induce dipendenza.Può essere assunta per via iniettiva, orale , intranasale o inalatoria. La somministrazione orale da i suoi effetti massimi dopo tempi soggettivamente variabili e così le modificazioni comportamentali che possono durare fino ad un’ora.Così per la sniffata intranasale, gli effetti cominciano dopo 5-10 minuti, stessa durata.

L’inalazione di cocaina “ base”, produce i suo effetti in pochissimi secondi, gli effetti fisiologici poi sono brevissimi, pochi minuti.Fortissima dipendenza e chi ne abusa può andare incontro a una sindrome psicotica acuta, compiendo gesti irrazionali, in aggiunta ala ben nota euforia. Si può rilavare una psicosi paranoide analoga a quella indotta da amfetamine, con confusione e delirio.

Abbassamento della soglia convulsiva con attacchi epilettici manifesti, i quali si possono avere anche con assunzione di piccole dosi, ma ripetute,che possono rivelarsi più tossiche di assunzioni meno frequenti di dosi anche maggiori.

L’uso della cocaina è associato all’insorgenza di attacchi cerebrali causati da una rottura dei vasi cerebrali. Qualcuno di questi attacchi possono essere dovuti a vasculopatie preesistenti.La cocaina è responsabile anche di altri disturbi cardiovascolari.

L’idea che la vasocostrizione indotta da cocaina porti a un sovraccarico del miocardio per discrepanza tra apporto e richiesta di ossigeno sembra troppo semplicistica. Probabilmente è una complessa interazione tra diversi fattori: vasocostrizione, trombosi, accelerata arteriosclerosi coronarica.

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