PREVENZIONE AL DOPING

Contro il doping però la sola azione repressiva è insufficiente. La lotta al doping può partire solo dalla PREVENZIONE che si caratterizza nella capacità di tutti gli operatori sportivi di stroncare sul nascere ogni forma o strumento distorto usato per perseguire e raggiungere buoni risultati e facili prestazioni. Istituzioni sportive ed amministrazioni locali hanno in passato sottovalutato lo sport come strumento sociale. Ciò ha portato alla mancanza di una formazione capillare di tutti gli operatori sportivi chiamati a gestire la crescita e la formazione dei bambini, adolescenti e dei giovani, che ha sicuramente contribuito all’emergere di forme devianti.Il dirigente deve svolgere un ruolo di “ facilitatore” della comunicazione tra vari ruoli e professionalità , per verificare ed uniformare gli obiettivi, confrontarsi sulle esperienze reciproche, innescando un dialogo permanente con l’obiettivo di facilitare il percorso atletico, agonistico e formativo di ogni atleta. Obiettivo: benessere dell’individuo / atleta. Occorre tendere all’organizzazione di un lavoro di collaborazione fra tecnico e dirigente per essere in grado di osservare, incoraggiare, spronare e consolare il possibile futuro campione che l’atleta più scarso, solo così possiamo recuperare disagi latenti. Il ruolo del dirigente sportivo va rivalutato. Solo con un impegno concreto sulla formazione degli operatori sportivi promosso ed organizzato dalle Istituzioni sportive centrali e calato in ogni realtà periferica, in stretta collaborazione con gli Enti Locali, si potrà sperare di avere in futuro uno sport più pulito. Sollecitando comunque sia anche l’intervento dello Stato.