STRATEGIE GLOBALI PER LA DIETA, ATTIVITA' FISICA E SALUTE

Nel 2004 è stata presentata la STRATEGIA GLOBALE PER LA DIETA, L’ATTIVITA’ FISICA E LA SALUTE , ma ancora da approvare dagli Stati Membri dell’OMS. Per la prima volta considerati i condizionamenti ambientali che interferiscono sulla facoltà decisionale dell’individuo e che rendono difficile la messa in salvaguardia della salute. A partire da questa osservazione di base, la Strategia Globale sottolinea la necessità di un’azione coordinata da parte dei governi, tesa a monitorare regolarmente l’ambiente e ad intervenire laddove si incontrino ostacoli, indipendenti dalla volontà dell’individuo, all’adozione di corretti stili di vita. Vanno create condizioni favorevoli perché ognuno faccia proprio il bisogno di orientare la sua volontà verso scelte salutari sia perché i fattori esterni non devino le buone intenzioni. Occorre quindi, formare prima di tutto la volontà del singolo per determinare in ciascuno una propensione interiorizzata e stabilizzata ad operare scelte indirizzate al proprio benessere. E’ importante predisporre un percorso educativo che mediante la conoscenza dei TRE SAPERI ( sapere, saper fare, saper essere) insegni ad ognuno di noi la conservazione del proprio benessere. La visione del Mondo , modalità di approccio alla soluzione dei problemi, stili di vita che l’uomo adotta nella maturità trovano la loro matrice nella varietà delle esperienze vissute in età evolutiva, negli atteggiamenti e comportamenti che in quella fase di rapida crescita si strutturano in una personalità ben formata. E’ importante un intervento precoce fin dalle tenere età, ed un intervento collaborativo tra scuola e famiglia, infatti non è dato “ saper essere “ se la dimensione psichica non si integra con la fisicità, se al benessere della mente e dello spirito non si accompagna costantemente anche quello del corpo. Il processo di sviluppo delle abilità motorie è legato con l’immagine mentale del proprio corpo che il bambino sta strutturando. Tanto più che tale immagine corrisponde alle sue reali potenzialità, tanto più è per lui semplice coordinare i movimenti complessi che chiamano in gioco singolo segmenti del suo organismo. All’interiorizzazione dello schema corporeo è strettamente legata all’acquisizione del senso dello spazio inteso come capacità di collocare il proprio corpo in tale dimensione e dominarlo in relazione ad essa. Prendendo quindi coscienza delle proprie potenzialità in termini di ritmo e di forza.